#36 - 12 agosto 2024, ore 10.45

È un problema essere schietti? No perchè, ti spiego. È ormai da una vita che mi sento sempre dire che dovrei avere più tatto, quando dico determinate cose. Mettiamo esempio: L'altro giorno ero in chiamata con delle persone e ad un certo punto entra questo ragazzo, che non conosco chissà quanto bene ma con cui ci avevo parlato ogni tanto, e che non mi andava molto a genio. Parlando un po' insieme agli altri, questo qua se ne esce che vuole farmi una domanda, ovvero: "Ma ti sto sul cazzo?". Io lì sinceramente non mi sono fatta chissà che problemi e gli ho risposto "beh, si" e lui è rimasto "ah okay, tanto per sapere". Ma la parte che mi ha fatto pensare è stata che dopo che ne se è andato, gli altri miei amici, mi hanno detto che secondo loro sono stata troppo cattiva. Allora mi sono detta se effettivamente lo fossi stata? Perché io ho sempre seguito una filosofia: Se una persona mi fa una domanda, nonostante la mia risposta non possa piacergli, io gli rispondo con quello che penso veramente e per me è una cosa normalissima che faccio da sempre ormai, in più non credo che lui se la sia presa così tanto. Se mi fai una domanda, che senso avrebbe mentirti? Che sarebbe cambiato se gli avessi risposto di no, nonostante si noti che quando ci parlo non mi va a genio? Ceh, perchè nascondere i fatti? Soprattutto non mi sento molto empatica, ma sono ottima a dare consigli e aiutare quando serve, nonostante le emozioni altrui io non le capisca, mi piace essere realista quando cerco di aiutare qualcuno e per questo sono una pippa a consolare.

Ammetto di essere anche timida delle volte, sono umana anche io, ma non riesco a mentire se il pensiero di qualcos'altro che voglio dire mi viene in testa. Ma allo stesso tempo mi sento dire anche troppo spesso che potevo evitare di dirlo o rispondere alla sua domanda con meno sincerità, nascondendo che mi sta sulle palle. E sono anche consapevole che non è una cosa così comune, però credevo fosse okay. Quindi, sbaglio io? Dovrei avere più tatto?

RISPONDO

Nel caso specifico tra "non mi andava molto a genio" e "mi stai sul cazzo" passa un po' di acqua. Dovrei capire dove stava esattamente il tuo pensiero, perchè la risposta poteva anche essere quella che mi hai scritto sopra:

"Ma ti sto sul cazzo?"

"Non ti conosco molto ma così a pelle non mi vai molto a genio"

Questo per dirti che ovviamente tutto è lecito, ma non tutto è utile. Non nascondere le proprie simpatie/antipatie secondo me è molto corretto nei confronti di chi ci sta davanti ma devi capire che ogni parola ha un peso. Se ti dicono "mi stai sul cazzo" significa che proprio non ti sopporta. Io credo non non sopportare proprio AL MASSIMO cinque persone (oltre a molti politici).

Ripeto, non devi nascondere simpatie e antipatie, ma devi pensare se un certo tipo di parole creano nell'interlocutore l'effetto che tu desideri oppure se rischiano una overreaction rispetto a ciò che vuoi. Se semplicemente preferisci non parlarci più, a volte basta dire "preferisco non parlare con te" più che "mi stai sul cazzo".

Questo ovviamente è un mio parere. Un abbraccio e se hai bisogno cercami pure con il numero:

#36


21 agosto 2024, ore 15.15

#36

hai ragione, c'è tanta distanza tra le due cose, ma non so cosa mi blocchi dal non dare la risposta diretta e sincera. Mi sono imparata a moderare quando si parla di amicizie e aiutare qualcuno. Ho la mia migliore amica, ormai da 3 anni, che é abbastanza sensibile e con lei quasi sempre modero ciò che devo dire. Un giorno però quando stavamo parlando di qualcosa, dove lei aveva fatto una cazzata e io cercavo di spiegarle il perchè, mi è uscito un "vabé" in modo scocciato e stanco perché continuare a parlarne mi sembrava inutile. Ecco ho sbagliato, perché di solito nonostante mi sembri inutile, filtro le cose e cerco di chiudere il discorso lì. E questo è solo uno dei tanti esempi che poi mi ha portata a modificare tutto quello che credo di dover dire. Mi è sempre stato detto che sembro maleducata a non avere tatto, sicuramente potrei evitare molte cose di dirle, ma anche la gente con domande del genere non capisco cosa ci si aspetti. Quella persona in particolare non la sopportavo per un dialogo che ci avevo avuto la prima volta che ci ho parlato e per questo mi è venuto da rispondere così, non pensando di poter sembrare così cattiva(?). Credo anche che sia lento girare attorno a determinate cose, quando essendo sinceri si potrebbero evitare una marea di altre cose. Non lo so, sono confusa, sicuramente mi sento fuori posto nell'essere così.

RISPONDO

Vedi, ci sono tante istanze dentro di te. C'è l'esigenza di non mediare le risposte per un senso di "verità", c'è il dispiacere di far risentire gli altri, e quello di perdere contatti sociali, c'è la voglia di non sentirsi fuori posto ma anche quella domanda "È un problema essere schietti?".

E non è facile trovare l'equilibrio, perchè è fisiologico perdere amicizie, trovarne altre. Sicuramente, come si legge in qualsiasi testo che parla di comportamenti di adolescenti, si sottolinea come i social permettono la comunicazione a distanza ma allontanano fisicamente le persone che devono comunicare.

Sta qui il problema: il "fattaccio" che raccontavi era in chiamata, quindi ognuno a casa sua. Sono sicuro che di persona, la dinamica sarebbe stata diversa, ma non solo di quella conversazione ma anche delle precedenti. Magari lui si sarebbe comportato diversamente.

Questo è uno dei motivi per cui dico sempre ai ragazzi di limitare il più possibile la comunicazione di emozioni, sensazioni, pareri personali attraverso le chat e in generale i social, perchè passa poco, passa troppo poco rispetto a quanto investite a livello di emozioni. Fallo di persona e scoprirai che il mondo è diverso e tu stessa sei diversa e meno tagliente di quello che pensi!

Un abbraccione!!!

Sempre al #36 puoi trovarmi.

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