#3 7 giugno 2024, ore 22.45

Hola, sono Momo ^^

Comunque, ehh sinceramente boh, sto un po' incasinata perché non trovo la forza di mangiare :)

Sto avendo problemi nei confronti del cibo e non mi ritrovo da nessuna parte, la gente mi consola ma non cambia niente e non trovo un punto di riferimento da nessuna parte (nemmeno nella musica il che è grave), per questo sono molto confusa e persa, anche perché i Miei genitori, (che in realtà sarebbero mio padre e la sua compagna) quando mi vedono mangiare di meno mi dicono che "è come sputare in faccia a chi ti cucina con amore" invece di chiedersi perché non sto mangiando, e il fatto che questa cosa sia quotidiana mi fa pensare che o sono scemi loro o sono brava a mentire io. Mi dicono tutti che dovrei parlagli ma raga, ceh se i genitori vi sputano addosso le peggio cose per le informazioni "esterne" e le azioni che vi vedono svolgere se gli confessaste le vostre insicurezze sarebbe un bel casino, almeno con i miei, perché non hanno un filtro e tutte le cose, anche quelle normali e addirittura buone diventano cattive, e mi dipingono come un parassita. E poi se glielo dicessi non potrei continuare ad autodistruggersi per fatti miei, perché so Che ne uscirò ma lo voglio fare da sola, con le mie forze e senza venire costretta a mangiare, anche perché sarebbe peggio dopo. E nulla, sono le undici meno un quarto quindi vedo se mi posso cucinar qualcosa, bacini <3

RISPONDO

Ciao Momo, forse in questo caso sembrerò banale nella risposta. Spesso sento da parte di chi scrive su wattpad che c'è incomunicabilità tra ragazzi e genitori.

Molti di voi sono in un momento della vita in cui è normale opporsi ai genitori, e i genitori finiscono per leggere QUALSIASI comportamento dei figli come oppositivo, vedi ad esempio il non mangiare perchè "è come sputare in faccia a chi ha cucinato".

Io penso che tu debba prendere i tuoi genitori e farli sedere al tavolo, e dire loro che stai parlando con la massima sincerità e con il cuore in mano: guardali negli occhi e di' loro che ti senti molto confusa e questo si riverbera nella mancanza di voglia di cibo. Potrebbero cambiare atteggiamento nei confronti del tuo problema, potrebbero (come è giusto che sia, se la cosa diventa patologica) semplicemente lasciare che tu non mangi.

Magari assieme, con calma, potete trovare una soluzione senza andare fuori di testa. Io ad esempio conosco una ragazza che ha superato questi problemi proprio cucinando. Ovviamente non siamo tutti uguali e magari a te non frega nulla di cucinare, ma vedere che le cose si "creano" tra le proprie mani e un alimento grezzo si trasforma in qualcosa di bello e buono, può farti tornare la voglia di nutrirti e può darti un obbiettivo allo stesso tempo.

Mi farai sapere.

Intanto ti abbraccio e se vuoi rispondermi, usa sempre il google form iniziando il tuo intervento con:

#3


16 giugno 2024, ore 14.30

#3

Ma salve, sono ancora Momo. Da brava boomerang quale sono ritorno sempre indietro a rompere la minchia :)

Che dire, in realtà ciò che mi hai detto, per quanto giusto, non funziona. Quella di cucinare è stata la mia prima idea, e devo dire che in parte funziona: mangio, e anche se dopo desidero di non averlo fatto non sono a digiuno, il che è positivo. In secondo luogo...non conosci i miei genitori. Vogliono che io sia perfetta, e adoooorano giudicare. Tutti. Dicono che i miei amici sono disagiati solo perché hanno dei problemi, come un mio amico che soffre di depressione dovuta alla bipolarità, la mia migliore amica che (è stata bulimica) a volte ha atteggiamenti bulimici e altro. Non posso aprirmi con loro perché i miei problemi sono per loro dati che io condivido. Semplici dati, che magari possono assimilare e possono anche capire, ma alla prima discussione mi scaglierebbero tutto contro come è già successo in passato. E non sempre ho il lusso di venire capita, perché prima di smettere di parlare dei miei problemi con loro, venivo spesso ripresa perché "aNcOrA dEvO vEdErE". Quella del cibo è poi una cosa che io temo molto, perché è dovuta al fatto che secondo il mio medico e mio padre io DOVEVO avere un disturbo alimentare. Essendo sotto peso, il mio medico ha iniziato a fare lo psicologo di turno dicendomi che di casi così ne ha visti tanti, e io mi stavo trattenendo dal rispondergli di mettere un paio di occhiali. Questa cosa però mi ha segnato e da lì ho una sorta di ossessione. Controllo spesso il mio peso e uso vestiti larghi che mi facciano sembrare un po' più in forma diciamo. Ultimamente non mi lamento, non sto avendo problemi col cibo e sono tornata a mettere top, vestiti aderenti e magliette corte perchè secondo me mi stanno bene e non ho problemi a guardarmi allo specchio senza provare disgusto. Sono sicura che però è un periodo temporaneo, questo mostro tornerà. Ma magari parlandone con te posso trovare un modo per batterlo sul tempo e sconfiggerlo, magari con le sciabole di Tengen, giusto per fare una figura "sgargiante". Grazie di tutto, dai un abbraccio ai tuoi figli da parte mia <3

Quello del rapporto con i genitori non è semplice, ed è ancora meno semplice l'accettazione da parte dei genitori di amici che non sono come vorrebbero loro.

Questo si ripercuote su di voi che, giudicati, vi sentite imperfetti, e dove si sfoga principalmente questo sentirsi imperfetti? Nel concreto del corpo.

Sono felicissimo che tu stia meglio con il cibo e ti veda gnocca con top e vestiti aderenti perché questo è un grandissimo passo in avanti. Potresti in tal senso scattarti qualche foto e tenerla pronta nel caso ti torni il disgusto: vedrai che sei sempre la stessa di quelle foto, che i microscopici cambiamenti che sono in te non valgono il disgusto che provi!

E poi se ti serve qualcuno che abbraccia e fa un sacco di complimenti, mio figlio minore di 9 anni cerca fidanzata. Potresti provare il brivido del toy boy!

Spero che vada sempre meglio e comunque io sono sempre disponibile con il numero:

#3


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