#17 9 luglio 2024, ore 2.00

Ciao <3

Allora, non saprei come partire. Vorrei sfogarmi di tutto.

È da un anno ormai che mi sento sempre giù. Da quando ho iniziato la prima superiore.

Da piccola pensavo che avere 16 anni fosse figo: sei grande, esci con gli amici, hai più libertà eccetera. Cavolate.

Il tempo è passato troppo in fretta e avere quest'età non è affatto come immaginavo. Quando ripenso ai miei momenti divertenti da piccola, di quando andavo alle elementari, mi salgono le lacrime agli occhi perché vorrei disperatamente tornare indietro a riviverli tutti senza avere fretta di crescere. Invece posso solo andare avanti.

Più divento grande e più la gente inizia a darmi addosso. So che è normale perché tutti ora fanno più affidamento su di me, ma questo spesso è pesante. Ho paura di deludere i miei genitori, che continuano a fare sacrifici per farmi studiare tanto. Ho davvero paura di deluderli. Perché anche se a volte non sembra, anche se a volte rispondo male o mi comporto male, ci tengo moltissimo a loro, con tutta l'anima. Deludere le persone che amo mi fa stare male.

Il problema è che per quanto siano disposti ad aiutarmi, non me la sento di dire loro certe cose lo stesso perché le prenderebbero alla leggera. Anche se sono davvero cose leggere, in questo periodo mi fanno stare male quindi i discorsi da "passerà, non farne un dramma" non mi farebbero stare meglio. Vorrei dire a qualcuno del disagio che provo ogni giorno sempre di più, soprattutto a scuola e in mezzo ai coetanei. Ho sviluppato una strana ossessione: quando in giro vedo una ragazza della mia età, guardo subito le sue braccia e la sua vita per confrontarle con le mie. Sono molto magra, forse troppo, quindi questi paragoni con le altre mi fanno sentire ancora più insicura. Anche vedere le altre ragazze in classe, tutte più carine di me, mi fa sentire inferiore. A casa da sola ragiono e mi dico che dovrei smetterla, ma appena inizia un altro giorno, iniziano altre insicurezze. Alle medie ero un inferno per i prof, parlavo in continuazione ed ero amica di tutti. Adesso al liceo non ho nessuno con cui parlare in classe e mi sento spesso male. Rischio di piangere davanti agli altri per motivi banali e nessuno se ne accorge. Sono scoppiata a piangere davvero quando una prof ha iniziato a criticarmi davanti a tutti, non ho retto. Era la prima volta che piangevo a scuola. Sono andata in bagno ed è stato terribile, non riuscivo a respirare bene e avevo la nausea, tremavo e mi sentivo letteralmente uno schifo, sono rimasta lì per almeno dieci minuti ma nessuno è venuto a controllare se stessi bene, sapendo anche la situazione. Tornata in classe la prof mi ha interrogata anche se non mi ero ancora ripresa. La cosa peggiore è che avrei voluto spiegarle che non stavo piangendo perché non avevo studiato (come pensava lei) ma perché avevo troppe cose dentro e non sapevo più che fare. È stato orribile. Da quel giorno ho sempre avuto ansia a stare in classe. Non parlo mai con nessuno, sto per le mie e cerco di interagire il meno possibile con gli altri. Nessuno riesce a capire come mi sento, se mi escludono si giustificano che sono io a non parlare mai. Non so che fare. Voglio tornare piccola, a quando non mi preoccupavo per il mio aspetto e mi piaceva farmi nuovi amici. Nessuno capisce quanto mi fa male sapere che sto crescendo. Mi viene da piangere solo a pensarci, come adesso. Ho paura del futuro, ho paura di essere ancora più sola e di deludere tutti. Diventare grandi non è per niente bello come speravo che fosse. Se avessi saputo che sarebbe stato così, avrei avuto meno fretta. Vorrei solo che qualcuno mi abbracciasse e mi dicesse che è pronto ad ascoltarmi, senza interrompermi e senza dirmi che mi preoccupo di cose stupide. Magari uno psicologo, anche se il mio vero desiderio sarebbe che fosse una persona a me cara a dirmelo. Soprattutto vorrei accettarmi di più per come sono, ci stavo riuscendo ma all'improvviso è crollato tutto.

Scusa se ho scritto troppo

Grazie per questo servizio , ti voglio bene <3

PS. per il momento lascio anonimo, se me la sento ti scrivo nei commenti chi sono

RISPONDO

Vorrei abbracciarti, perchè lo so, a volte crescere fa schifo e il passaggio tra le scuole medie e le superiori non è per nulla facile. E fin qui ho detto delle banalità, che penso ti abbiano detto un sacco di persone e di cui forse hai anche le tasche piene.

Per questo motivo adesso dirò una brutalità: se la gente ti vede meno carina delle altre ragazze, lo farà anche se te ne stai in un angolo in silenzio. Il pretty privilege esiste, come dimostra l'invasione di culi e tette che c'è sui social network. Dobbiamo farci i conti e guardare oltre, e come fai? Guardando oggettivamente la questione: cosa ti faceva essere l'amica di tutti alle medie? L'espansività, non la bellezza, su, lo sai.

E cosa può farti cambiare rotta? Tornare ai pensieri positivi è la prima cosa che viene in mente, ma è anche una frase banale, per cui si curamente, quando l'hai letta avrai pensato "Eh sì, facile da scrivere per te, vecchio rompicoglioni!"

Io proprio verso la tua età mi sentivo uno sfigato. Stavo per scrivere "Non puoi capire quanto" ma poi ho pensato che forse lo capisci, è per questo che parlo con il cuore in mano: non rinunciare alla bellezza dei rapporti con gli altri solo perchè pensi che esistano canoni estetici che distinguono chi ha diritto a una vita di amicizie e amori e chi no, mostra agli altri quello che sei, nel bene e nel male. Fingere di essere chi non sei funziona solo se sei un'influencer, ma prima o poi ti beccano.

In questo, scrivere mi ha aiutato infinitamente: se sulla carta, mano a mano, ci finisce ogni paura, ogni ansia, ogni cosa andata male, ogni esperienza negativa, ogni rimpianto, questi in un certo senso perdono valore, e puoi guardarli con distacco, quando sono scritti su un foglio (o su un pc).

Ecco, su questo mi sento di dire una parola in più, da vecchio rompicoglioni: trovo che su Wattpad ci sia un sacco di letteratura di evasione, dove un sacco di tizi e tizie bellissim* scopano come opossum, ma ci sia poco posto per i sentimenti che ci vengono profondamente da dentro. Vorrei più gente che avesse il coraggio, come fate voi in questa rubrichetta molto alla bell'e meglio, di raccontarsi anche nelle paure, nelle ansie.

E lo sai perchè? Perchè molta più gente si ritroverebbe a rimangiarsi la frase "Nessuno riesce a capire come mi sento" perchè vedrebbe che il suo sentire è anche quello di molti altri.

Io sarei pronto a scommettere un miliardo di dollari di Zio Paperone sul fatto che molte tue compagne hanno hanno le tue stesse paure, forse c'è chi le maschera meglio, ma ripeto, non è questione di mascherarle, è questione di affrontarle, e di superarle, perchè non è dalla circonferenza di un braccio che va giudicata una persona.

MA

(che questo ti sia chiaro)

se tu alzi il ponte levatoio, ciò che gli altri vedranno di te sarà solo un muro invalicabile, e come ho scritto anche nella precedente lettera, in un'epoca di consumismo emozionale, questo forse ti taglierà fuori ancora più che nel mondo di vent'anni fa.

Un'ultima cosa sui genitori: sono genitore a mia volta e faccio una miriade di errori, ma voglio bene ai miei figli e se c'è qualcosa che mi fa aprire il cuore e che loro vengano a raccontarmi le loro ansie e i loro guai. Questa parte non era così all'inizio, e ora è frutto di una riflessione più seria, che mette da parte quello che è il mio ottimismo: non tutti i genitori sono uguali. Quello che è giusto dire è che, secondo me, con i tuoi dovresti riprovarci, perché sicuramente ti vogliono bene, ma  appartenendo a generazioni diverse dalla tua, potrebbero avere difficoltà, anche grosse, a settarsi su un giusto registro di ascolto (= potrebbero non saperti ascoltare). Riprovaci a fargli capire quanto una cosa ti fa stare male perché sono loro 1) i genitori, 2) gli adulti, e in quanto tali dovrebbero fare di tutto per capirti. Per quanto mi riguarda, ma ovviamente io non sono i tuoi genitori, già leggere una lettera del genere mi trasformerebbe in uno zerbino nei confronti di mia figlia, perchè si sente dalle parole che provi malessere, e non potrei sopportare una tale situazione senza reagire per migliorarla.

Un abbraccio e se hai bisogno cercami pure con il numero:

#17

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