Un bambolotto di porcellana e silicone

E tu
Chi sei?
Tu
Che sorridi dolcemente
Quando lui
Ti castiga corporalmente

Tu
Che ti nascondi
Dietro mille parole
Dietro chi ti circonda
E dietro
Chi ti comanda

Tu
Che aspetti me
Per farti proteggere
Tu
Che aspetti un mio ordine
Affinchè superi
Gli ordini degli altri

Tu
Che una volta
Eri simile a me
Una bambola o un bambolotto
Di porcellana

Ora sei sempre
Di porcellana come me
Ma hai il retro di silicone

E tu
Che vuoi me
Che comandi di avermi
Come chi ti castiga
Al posto loro

Tu
Che piangendo mi ami
Come un cucciolo
Ama i suoi tutori

Tu
Che sorridi nascondendo un pianto
Dietro degli occhiali da sole
Dell' ultima generazione

Tu
Che sogni una ragazza
Che sia magia
Desideri
E
Sole cocente

Tu
Che mi ami da tanto
Che hai sofferto per me
Quando io non me ne accorgevo

Tu
Che per avermi
Cambieresti cielo
Stelle
Oceani
Mari
Spiagge
Mondi
Universo

Perchè dunque
Mai mi parlasti?
Io non sapevo
Tu si
Ma muto restasti

E vivo eri
Innanzi al suo sposo
Che bruciava
Di rosso ardente
E piangevi
Nascondendo le lacrime
Dietro a un sorriso

Come il tuo in foto
Come il tuo qualche minuto fa
Soffrivi in silenzio
Pur sapendo
Che io c' ero
Seduta tra la folla
Con quel vestito lungo e ricamato
Di rosa confetto
Dell' antichità  di una volta

Invece di parlarmi
Tu
Contavi il mio pizzo
Illudendoti di un sogno
Che non sai
Se realizzerai

Io non sapevo
Io non ti capivo
Io ero una bambina
Nascosta in un mondo
Che pian piano moriva

Tu già  da allora
Sapevi chi ero
E gettavi coriandoli
Invece che confetti
Conoscevi i miei ricci
I capelli castano dorato
E guardavi i miei occhi
Sperando in un segno

Sapendo
Però
Che il castano scuro delle iridi
é vuoto
E letale
Per chi lo vuol ferire
Conoscevi tutto tu
Non i miei occhi

"Credi alla schiavitù per amore?"
Mi domandasti
Ed ora
Innanzi a me ti volti
Come un bambino monello
Colto nel fatto

Tu
Ne leggevi le leggi
Mentre io
Non ne capivo le sillabe
Perchè ora
Non mi parli ancora?

Se però ti leggo
Gli occhi nocciola
Sotto i vetri scuri
Scopro anche
Tutta la tua fragilità 
Io infatti
Leggo volti
Anime
Persone e sguardi

Non leggi
Quelle le conosci tu

A me non interessano
In quanto donna
Il blu del cielo mi basta

Ma a te no
Tu sogni
Il blu nei miei occhi
Che in quanto scuri
Ne nascondono i raggi
I raggi di un cielo
Ancora agli uomini sconosciuto

Io ora ti scelgo
Per essere per te
Ciò che il tuo intimo vuole
Ti prenderò io per mano
Poichè ti capisco
Più di tutti in questo mondo

Avrai la tua bambola
Che però è fatta di vetro e porcellana
Non di silicone
E tu sarai
Il suo bambolotto
Come sogni da sempre

Ecco che ora
Ti rendo il mio compagno
Basta che tu
La smetti di piangere

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