Scontro al chiaro di luna
La mezza luna illuminava l'entrata della grotta.
«Non credevo che fossimo rimasti là dentro così tanto» mormorò Bakugo. «È tutta colpa tua, bastardo a metà».
«Cos'è, hai paura del buio?» domandò ironicamente Todoroki.
«Io non ho paura di niente».
«Questo non è vero».
«Come?».
«Esattamente quello che ho detto. Tu hai paura dei tuoi sentimenti. E ti capisco, perché anch'io ne ho timore».
«Non so di cosa tu stia parlando» rispose irritato, svicolando il suo sguardo.
«È perché è qualcosa di nuovo, di inaspettato che non riesci ad accettarlo. Perché è qualcosa di diverso» continuò Shouto, ignorandolo.
«La caduta di prima deve averti fatto male alla testa».
«Al contrario, mi ha fatto svegliare e capire cosa voglio realmente».
Todoroki avanzò, prendendo le mani di Bakugo nelle sue.
«Non scapperò più. Ti dirò ciò che sento. Io...».
«Lasciami andare, bastardo a metà, o giuro che ti ammazzo!» tentò di liberarsi l'allevatore di draghi, scosso.
«No, non lo farò».
Si guardarono negli occhi per attimi che sembravano interminabili.
«Tu devi sapere che io...».
Katsuki con un forte strattone si liberò dalla presa ed estrasse il pugnale, ferendo Shouto alla guancia.
«Se continui, ti farai molto male» disse.
«Sei tu che ti farai del male continuando a reprimere ciò che provi».
«Basta, smettila di dire sciocchezze!».
«Ma non lo sono...».
«Si, lo sono. E sai perché, bastardo a metà? Perché io non provo niente per te. Niente».
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