Prologo



Il sole splendeva alto nel cielo e il principe Todoroki, come sua abitudine, stava cavalcando nei dintorni del castello.

Gli piaceva sentire la brezza che gli carezzava il volto. Trovava che avesse un effetto calmante.

E lui di un po' di tranquillità, in fondo, ne aveva bisogno.

Non ne poteva più di tutte le pressioni che gli faceva il re suo padre.

Doveva sempre essere il migliore. Non poteva mai sbagliare.

Era seccante.

Non era perfetto e non lo sarebbe mai stato.

Perché suo padre non riusciva a capirlo?

Tirò le redini del cavallo quando notò una figura addormentata sul ciglio della strada.

Trattenne a stento una risata.

Era Bakugo.

A vederlo così sembrava un angioletto. Invece era tutt'altro.

Scese dal cavallo e si avvicinò al giovane dai capelli biondi.

Gli toccò una guancia e gliela congelò.

Bakugo aprì gli occhi.

«Che diavolo fai, bastardo a metà?» gli urlò.

«Dovresti ringraziarmi per averti svegliato».

«Congelandomi la faccia?».

«Volevi che te la bruciassi?».

«Saresti esploso ancora prima di riuscirci».

«Davvero? Io non credo».

Si guardarono, seri in volto.

Tutto sembrava essersi fermato in attesa di una loro mossa.

«Sei fortunato che sono di buon umore, altrimenti ti avrei fatto saltare in aria» disse dopo un po' Katsuki.

«Che gran fortuna!».

Todoroki si sentì tirare per il colletto.

«Non farmi cambiare idea, bastardo a metà».

I loro volti erano davvero vicini.

Poteva sentire il respiro di Bakugo sul suo volto.

Era piacevole.

No, non poteva averlo pensato veramente.

Forse tutta l'aria che gli era arrivata addosso durante la cavalcata gli aveva dato alla testa.

Si, non c'erano altre spiegazioni.

Lo spinse via.

«Ti sta andando a fuoco la faccia» gli sorrise divertito Katsuki.

Cosa?

«Mi sa che ti si è congelato il cervello. È impossibile che io...».

Bakugo gli voltò le spalle. «Andiamo prima che si faccia notte».

Non poteva ignorarlo così.

Lui era pur sempre il principe.

Lo raggiunse e gli prese il volto tra le mani: «La notte riserva sempre molte piacevoli sorprese».

Detto ciò prese le redini del suo cavallo e si allontanò.


Angolo Autrice.

Visto che non ci sono molte storie sulla Todobaku (perchè? Sono così carucci insieme), ho pensato di scriverne una io. Spero possa piacervi! ^^


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