L'uno contro l'altro
La seconda prova si era svolta senza particolari difficoltà.
I partecipanti erano radunati all'interno del cortile del castello.
Su un grande cartello era appesa la graduatoria dei primi dieci che avevano totalizzato il punteggio più alto e per questo ammessi all'ultima prova.
Todoroki si fece largo tra la folla.
Con tutta quella gente ammassata, non riusciva a vedere nulla.
«Ce l'ho fatta per un soffio» sentì dire ad Uraraka.
Guardò il cartellone.
Strinse forte i pugni.
Era secondo.
Neanche a dirlo, il primo era Bakugo.
Dannazione.
Sentì su di sé lo sguardo gelido di suo padre.
Pensava che anche questa volta avrebbe perso, glielo si leggeva in faccia.
Ma si sbagliava.
Questa volta avrebbe vinto.
A qualsiasi costo.
«Coloro che sono stati promossi vengano da questa parte» disse Aizawa.
Shouto si incamminò, silenzioso.
Bakugo, Midoriya, Asui, Kirishima, Kaminari, Iida, Tokoyami, Yaoyorozu e Uraraka lo affiancarono.
«Sarete divisi in due gruppi da cinque persone ciascuno» iniziò a spiegare il cavaliere. «In base a ciò che ha stabilito la precedente classifica, il primo di ogni cinque impersonerà l'avversario da battere. In questo caso, parliamo di Bakugo e Kaminari».
Il primo sorrise, mentre il secondo si mise le mani tra i capelli.
«Non ci credo, dovrò affrontare da solo quattro persone!» brontolò.
«Su su, sarà un buon allenamento» cercò di incoraggiarlo Kirishima.
«Potrete utilizzare tutte le armi e le cavalcature che volete» proseguì Aizawa. «E ricordatevi che, in questo caso, non è importante chi vince, ma chi agisce nel modo migliore. Bene, se è tutto chiaro, procederei ai sorteggi per le squadre».
A Bakugo e Kaminari venne dato un bastoncino, rispettivamente di colore blu e giallo.
Agli altri venne fatta passare un'urna contenente delle palline.
Todoroki ne presa una.
Era blu.
Bene, questo significava che doveva affrontare Katsuki.
Gli sorrise.
L'interessato distolse lo sguardo.
Che gli prendeva?
«Todoroki, a quanto pare siamo in squadra insieme» disse Midoriya, avvicinandosi insieme ad Iida e Uraraka.
«Facciamo del nostro meglio» aggiunse Tenya.
«Non illudetevi, non riuscirete mai a battermi» ghignò Bakugo.
«L'unione fa la forza, Kacchan».
«Si, ma non contro di me, Deku. E poi, ho una ragione in più per vincere».
Shouto arrossì senza volerlo.
«Forza, non perdete tempo. La prova sta per iniziare. Andate a prepararvi!» li rimproverò Aizawa.
Todoroki salì in sella al suo cavallo bianco e si diresse verso il luogo dell'esame.
Sentì una folata di vento scompigliargli i capelli.
Guardò in alto e vide una possente ala rossa.
Era Votòlor.
«Sei pronto a perdere, bastardo a metà?» domandò Bakugo da sopra il drago.
«Se mani, sono pronto a vincere» ribatté.
«Oh davvero?».
«Ci puoi scommettere».
Bakugo lo guardò, serio in volto.
«Non ci andrò leggero, anche se...».
Anche se?
Midoriya, Iida e Uraraka li raggiunsero.
Che cosa stava per dire Katsuki?
Forse...
Scosse la testa.
Non poteva certo essere quello.
Ad ogni modo, era l'ultima cosa a cui doveva pensare in quel momento.
C'era solo una cosa importante.
Vincere.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top