Che fai, bastardo a metà?


Il sole era alto nel cielo.

Tutto era tranquillo e sereno, se non fosse stato per delle urla che risuonavano per tutto il castello.

Bakugo si stava allenando con Votòlor.

Stava cercando di mettere a punto delle nuove tecniche in modo da diventare ancora più forte. Più forte di Todoroki.

«Kacchan!».

«Che vuoi, Deku?» si girò arrabbiato per essere stato interrotto.

«D-dovrei u-usare la s-stanza per a-allenarmi».

«Vai da un'altra parte».

«I-il cavaliere A-Aizawa mi ha d-detto di v-venire qui».

«Non mi interessa».

Midoriya rimase in silenzio, con la testa china.

Bakugo sbuffò.

«Un'ora e non di più, capito?».

Il volto di Izuku si illuminò: «Grazie Kacchan!».

Katsuki gli fece un cenno con la testa e poi uscì insieme a Votòlor.

Il drago ne approfittò per andare a mangiare.

Lui, invece, che poteva fare?

Guardò il castello e sorrise.

Ma certo, poteva deflorare il principe.

Lo trovò nella sua stanza, intento a scrivere una lettera.

Perfetto, non stava facendo nulla di importante.

«Ehi, bastardo a metà, hai voglia di un po' di movimento?» disse, con un ghigno stampato in volto.

Todoroki arrossì.

Gli piaceva vedere quell'espressione sul suo viso.

Lo faceva sentire amato.

Shouto si alzò dalla scrivania, avvicinandosi a lui.

«Perché no?» sorrise. «Però questa volta sarò io a stare sopra».

Voleva fare tutto lui?

Sarebbe stato più difficile muoversi così, però potevano provare.

Lo baciò, facendogli capire che andava bene.

Sentì il principe sorridere sulle sue labbra e approfondire il bacio.

Sentì la sua mano scendere sul suo sedere e...

Ebbe un fremito.

Dove lo stava toccando?

«Che intenzioni hai?» domandò cercando di scostarlo.

Non poteva toccarlo lì, nemmeno per idea.

«Non è chiaro?» gli sussurrò all'orecchio Todoroki. «Voglio deflorarti».

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