Voglio deflorarti.

Quelle due semplici parole cominciarono a vorticargli nella testa.

Non poteva averlo detto davvero.

«Scusa?» lo scostò incerto.

«Hai sentito benissimo» sorrise Todoroki.

«Sono io che defloro te e non il contrario!».

«Perchè?».

Come perchè?

Perchè lui era Katsuki Bakugo e non si lasciava certo deflorare.

«Hai forse paura?» lo provocò il principe.

«Di che cosa?» rispose piccato.

«Di essere dominato».

Scoppiò a ridere.

Si avvicinò a Shouto, ghignando: «Nessuno mi può dominare, nemmeno tu».

«Ah si?».

Todoroki ridusse la distanza e poi cominciò a baciarlo sul collo.

Passò poi al petto e agli addominali, fino a scendere sempre più in basso.

Bakugo si costrinse a rimanere in silenzio.

Non poteva certo dargliela vinta.

Riuscì a mantenere un minimo di controllo, seppur con fatica, anche quando il principe cominciò a slacciargli la cintura e sbottonargli i pantaloni.

Credeva che glieli avrebbe tolti, invece non glieli abbassò.

Che intenzioni aveva?

«Ehi, bastardo a metà» lo chiamò, vedendolo sedersi con noncuranza. «Non penserai che sia finita qui, vero?».

«Certo che no».

Lo afferrò con forza, facendolo mettere sopra di lui, in modo tale da sfregare il basso ventre con il suo.

Continuò così per un bel po'.

Bakugo si lasciò sfuggire un gemito.

Todoroki sorrise.

«Vedo che ti piace».

Solo allora l'allevatore di draghi si accorse dove Shouto lo stava toccando. Di nuovo.

Avrebbe voluto spingerlo via come prima, ma questa volta non ci riuscì.

Stava cedendo, ne era consapevole.

Ma, accidenti, quella sensazione era estremamente piacevole.

Sentì come un vuoto quando il principe si fermò.

«No» disse involontariamente.

«Vuoi che continui?».

Si morse il labbro, imbarazzato.

Non si era mai sentito così e non aveva mai pensato di essere deflorato, però...

«Solo per questa volta» rispose.

Todoroki sorrise, stendendosi sopra di lui e baciandolo con passione.

«Non te ne pentirai».