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La Morte

14 marzo 2013
Il mio nome è Angel. Non ho un cognome perchè nessuno ha mai voluto darmene uno, nessuno ha mai voluto avere a che fare con me, nessuno voleva che facessi parte della loro famiglia. E non posso dire che non mi vada bene. Sono libera. Non ho alcun vincolo. Posso essere chi voglio, fare ciò che voglio, sempre. Come adesso, ad esempio. Mi è arrivata una lettera. Diceva cose strane, ma non mi importava. Ho preso le mie cose e sono scappata dalla casa famiglia in cui stavo. Ashford è la mia destinazione. Non so perchè quella strana lettera sia arrivata a me, ma poco importa. E ora vado, sembro essere arrivata.

19 giugno 2014
Sto scrivendo su uno schifoso e oleoso sacchetto marrone, che era della focaccia che ho appena mangiato. È l'unico posto su cui possa scrivere in questo momento. Non posso spendere soldi per comprarmi un quaderno. E nemmeno una matita decente, se è per questo. Scrivo con una mezza matita mangiucchiata che mi ha prestato uno scappato di casa, seduto di fianco a me.
Sono su un pullman diretto a Londra, comunque.
Me ne sono dovuta andare un'altra volta. È stato terribile, però. Questa volta è stato terribile dovermene andare. Mi sono sentita tremendamente sola. Dopo un anno in quella casa, che finalmente avevo sentito mia, tornare fuori, con solo cento sterline nelle tasche per una vita intera... mi ha tolto il respiro. Il gruppo si è sciolto. La famiglia si è divisa. Ma non mi hanno detto niente, ovviamente. Sono la più piccola e la meno considerata. Mi hanno semplicemente ordinato di fare le valige perchè non avrebbero più fatto niente. E quando ho detto che non avevo una casa, non avevo dove stare, non avevo nessuno... mi hanno detto di arrangiarmi, che ormai sono grande.
E quindi mi sto arrangiando.
Direzione Londra. Lì sicuramente potrò trovare lavoro in qualche bar. Qualche tempo per strada e poi potrò anche comprarmi un piccolo appartamento, ovviamente da condividere con qualcuno. Ce la posso fare. Ma ora basta, non posso più scrivere, sta finendo lo spazio.

20 settembre 2015
Lavoro, casa, compagna di stanza.
L'avevo detto che ce l'avrei fatta. E, infatti, eccomi qui. Dopo tanto tempo, di nuovo a scrivere su un taccuino vero, con una penna nuova di zecca, su un tavolino tutto mio, e non di uno dei soliti squallidi bar. Non posso certo dire di essere la persona più realizzata del mondo, perchè non lo sono, ma sono comunque felice perchè ce l'ho fatta. Ce l'ho fatta da sola e ce la farò sempre.
Ma mi manca Ashford.
Mi manca Ashford, casa mia, il mio rifugio dai demoni, che poi, alla fine, si sono rivelati nella mia famiglia, quella che mi ha abbandonato. Perchè si sono presi le anime della mia famiglia? Perchè gli piace tanto giocare con la mia testa, con la mia felicità, togliendomi la speranza di averne una? Cosa ho fatto di male oltre ad essere nata con questo innato dono della mente?
Non ne ho idea. E ora, per riuscire a scacciare le voci e i dolori, ogni mattina, spruzzo del profumo per ambienti alla menta piperita in tutta la casa. Non potrei farcela altrimenti. I demoni possono essere ovunque e a me non va proprio di essere sorpresa un'altra volta. Non voglio che mi rovinino ancora. Voglio bene a Cassity, la mia compagna di stanza e mia migliore amica, che sa tutto di me, persino del mio dono e dei miei demoni e mi supporta, mi aiuta sempre. Non ce la potrei fare senza di lei. Si preoccupa più per me che per sé stessa. È fatta così. Le voglio un bene dell'anima, e poi ha dei bellissimi capelli rossi che mi ricordano tanto... Lei. Ma è brutto pensare a queste cose. Non mi piace. Anche se mi manca Ashford, non potrò rimpiangere per sempre il fatto che la Compagnia si sia sciolta. Devo andare avanti, e non solo trovando un lavoro e una casa, ma devo riuscire a sconfiggere anche tutti i miei demoni. La terapista ha detto che scrivere un diario, mi avrebbe aiutato, e, in effetti, sto ammettendo cose che con lei, forse non sarei mai riuscita a tirare fuori. Proprio una brava donna Hermione. Una grande terapista! Anche lei è sempre gentile e mi aiuta con i demoni. Spero solo che Loro non si prenderanno anche le mie due più care amiche. Sarebbe terribile. Ci morirei, probabilmente. Sì, probabilmente ci morirei.
Ma ecco che Cassity mi ricorda di stasera. Dobbiamo andare ad una festa. Una di quelle in discoteca, nelle quali ti ricordi solo la prima ora, perchè poi bevi troppo per ricordarti cosa fai dopo. Sì, quelle feste alle quali mi hanno sempre vietato di andare ad Ashford. Ma mi divertirò un mondo. Tanto per staccare un attimo. Non lo faccio spesso, solo quando ci sono gli amici miei e di Cassity, sempre gentili anche loro, che mi riportano a casa quando sono troppo brilla. Beh, in realtà non tutti sono gentili. C'è un tipo, Cole, uno con i capelli scuri e gli occhi azzurri, non di certo un principe azzurro, nemmeno tanto muscoloso. È l'amico di un amico di Cassity, uno un po' tenebroso. Una volta gli ho fatto un giochetto con il mio dono e lui è rimasto così sorpreso che mi ha fissato per tutta la serata, ma per il resto è abbastanza scorbutico. Ma mi piacciono le imprese difficili, perciò, lo farò diventare gentile con me. Lo convincerò che sono una brava persona e anche se ho dei demoni, li so contenere e potremo essere amici tutti quanti. E so di sembrare quasi una bambina con questa mia mania dell'essere tutti amici, ma me lo ha detto la cara Hermione! Più amici hai meno demoni intorno ti ritroverai. È quasi la filastrocca della buona notte per me! E poi, come ho già detto, Cole è una sfida interessante, come un problema di trigonometria avanzata impossibile!
E ora devo davvero andare! Sono ancora in pigiama e i ragazzi ci passano a prendere tra meno di un'ora!


23 Ottobre 2015
Pazzesco come in pochi giorno possa cambiare tutto! Vorrei raccontarti ogni dettaglio, caro diario, ma, probabilmente impiegherei tutto il mio quadernino. È così bello! È così completa, ora, la mia vita! Mi sembra di non aver mai sorriso così tanto in tutti questi anni! È così bello! Così bello! Se te lo stai chiedendo, mi sono innamorata. Mi sono innamorata e lui si è innamorato di me! Non ci crederai mai! Nemmeno io ci credevo all'inizio, mi sembrava così assurdo che potesse succedere a due persone come noi! E invece, sì! Io e Cole! Non me lo sarei mai immaginata, e nemmeno sognata, per sbaglio!
E invece sì! La storia di amore più bella e bizzarra che conosca! Ah, sono così felice! E anche Cassity lo è! Non fa altro che ripetermi quanto non se lo sarebbe mai aspettata, soprattutto in solo un mese! Eppure sì.
All'inizio, alla festa, mi ha praticamente salvata dall'andare a letto con uno sconosciuto che continuava a volermi fare bere, poi mi ha riportata a casa ed è rimasto con me tutta la notte! E a quel punto già sentivo le farfalle nello stomaco e mi è venuta così tanta fame che il giorno dopo siamo andati insieme a fare una super colazione da Momi's (un posto bellissimo dove fanno dei cappuccini fantastici e dei donut squisiti). Poi ha iniziato a invitarmi fuori, prima con i suoi amici e poi da soli e adesso... ci siamo dichiarati. È successo talmente in fretta! Un secondo prima stavamo guardando "L'Amore è una cosa Meravigliosa", mentre dopo lui mi ha preso le mani e mi ha detto: «Non mi importa dei tuoi demoni, Angy. Io sarò sempre con te e se dovrai affrontarne uno, non sarai mai da sola...» poi disse le tre paroline magiche e io ho risposto, ovviamente: «Anche io», e poi ci siamo baciati e baciati e baciati e abbiamo finito di vedere il film abbracciati, con qualcosa di più nel cuore. Un calore che mai avevo sentito prima e un sorriso perenne stampato in faccia.
Ma ora devo andare, mi ha invitata a cena, andiamo in un locale molto carino di Londra. Sarà sicuramente tutto perfetto.


12 Dicembre 2017
Ci siamo sposati. Sette mesi fa. Il giorno più bello della mia vita. Li avevo invitati tutti, quelli della mia vecchia famiglia, ma solo Lei è venuta. Mi ha accompagnata all'altare, quasi piangendo. Sapevo che non si era dimenticata di me, infatti, poco dopo, al ricevimento, mi disse che tutti i giorni meditava per me e per tutti gli altri, senza volerci dimenticare mai. Non so se questo sia vero, ma per me contò molto. Io e Cole eravamo finalmente felici, sposati.
Ma ora... ora finirà tutto.
Mi è stato diagnosticato il cancro al cervello. Non ci potevo credere e nemmeno ora posso crederci. Morirò entro questo mese. Non si può fare nulla. È tutto finito. Tutto finito. Cole è sempre con me, lotta fino all'ultimo, anche se sappiamo entrambi che non sarò io quella che soffrirà più di tutti, ma lui. Eppure è sempre lì. Fino alla morte, come abbiamo promesso. Ma come posso... Insomma, caro diario, come posso vivere questi ultimi mesi con serenità? Come posso sorridere e dire a mio marito che andrà tutto bene, di andare avanti anche quando sarò morta?
Perché i miei demoni si stanno prendendo anche me, dopo tuto ciò che ho passato, dopo tutte le battaglie che ho combattuto per riuscire ad essere felice? Ora è finito tutto. E 'fanculo te, diario, 'fanculo Hermione, 'fanculo Cassity, 'fanculo felicità, 'fanculo Lei! 'Fanculo a tutto! Perché devo morire in questo modo? Sono un genio, il mio cervello è diverso da quello di chiunque altro, ma... ironia della sorte, la mia malattia si trova proprio lì. Io non voglio morire. Non adesso, che ho trovato la ragione per andare avanti, non adesso che Cole mi stringe la mano, mentre dorme sul mio ventre che mai potrà dare alla luce il nostro secondogenito.
È terribile! Farò soffrire così tante persone! Si riuniranno tutte lì, al mio funerale, attorno alla mia tomba, a piangere. E poi Cole, il mio amato Cole! Rimarrà solo con il piccolo Thomas, il nostro primogenito, un bellissimo bambino di tre mesi (una delle cause per il quale il matrimonio è stato anticipato così tanto), il mio piccolo angioletto, che da me a preso solo gli occhi verdi e le lentiggini, mentre per il resto è identico al papà. Non ho certo paura che possano avere problemi economici, insomma, Cole ha un lavoro importantissimo e, in più, dei genitori generosi e molto benestanti. Ho paura che dopo di me non riesca ad andare avanti, a essere felice di nuovo... chissà, magari con un'altra donna che potrà diventare una madre per il mio piccolo Thomas.
Ma ora devo andare. Cole si sta svegliando e non voglio che legga ciò che scrivo ancora su questo vecchio diario. Ti lascio e cercherò di scrivere ancora, se il mio cervello me lo permetterà.


26 Dicembre 2017
La morte non è terribile.
È un soffio, un respiro, un battito, un pensiero.
Prendetela come volete, ma a me, la morte non sembra così terribile.
L'unica cosa terribile, orribile, terrorizzante della morte, sono le persone.
I familiari, gli amici.
Loro, con i loro sorrisi falsi, la loro pena nei miei confronti. Il loro dolore.
Io morirò, in un modo o nell'altro con l'anima in pace.
Con tutte le mie questioni risolte, tutti i miei baci dati, tutte le mie raccomandazioni mandate.
Posso persino dire che morirò felice.
Mentre loro resteranno qui, chissà, alcuni magari distrutti, alcuni tristi.
La morte non è terribile.
La vita dopo la morte di qualcuno è terrificante.


2018
Quelle furono le ultime parole che Angel scrisse sul suo diario. Ne disse molte altre nei suoi ultimi giorni di vita, ma non si può raccontare tutto. Fu forte fino alla fine, e anche Cole. Nessuno dei due si perse d'animo e quando Angel fece il suo ultimo respiro, tutti erano in pace con lei e sapevano che sarebbe andata in un luogo migliore e che avrebbe vegliato su di loro come un angelo. Non ci potrebbe essere finale migliore per una storia del genere.
Sfortunatamente, però, quello non fu il finale.
Tutto finì durante quest'anno, in una fredda notte invernale. Al cimitero. Un uomo si avvicinò alla tomba di Angel. Su di essa c'era scritto: Angel Jones, 1994-2016, e poi una piccola frase, dolce, simile a molte altre. Ma all'uomo non importava di certo. Prese il suo martello, e iniziò a picchiare e picchiare la tomba, fino a che non rimasero solo delle pietre bianche sparse su una terra morta, poi fece un falò... quasi commemorativo. Lasciò un messaggio, sperando che Lei avrebbe capito, e quando iniziò a sentire le sirene dei pompieri, scomparve nell'ombra.

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