Novembre:

le querce ,i ciliegi e i roveri

perdevano vita.

L'asfalto

di polvere ,melma e acqua plumbea

si ricopriva.

Seduta,

spensierata e colma di pensieri,

mi nutro di solo pane.

Chiudo gli occhi

e odo il lieve e dolce tintinnare della pioggia .

Oggi ,persino la pioggia mi appare come rugiada.

Sotto il freddo,

osservo la mano dell'Amore

e sbriciolo il pane.

Occhi neri e lucidi

,ma tristi

mi guardano dentro.

<<Chi sei ?>> ,ti domando.

E tu ,senza emettere alcun suono, mi rispondi.

È il nostro silenzioso incontro

di anime e di cuori.

Dentro di me,

ti ricordo con Amore, passerotto comune.