prologo

Monastero di Firenze, 3 mesi all'ora zero

Il Professore scorge una figura nell'ombra, seduta su una poltrona con le gambe accavallate, si intravedono solo i tacchi rossi e lucidi e il fumo che le esce dalla bocca.

"Ciao Serchio, come mai qui?" Sibila una voce, "È passato tanto tempo, non credi?" Continua, "già si, venite tutti a piangere da me alla fine" si alza dalla poltrona, e il Professore riconosce il suo viso.

"Mi dispiace di essere piombato qui all'improvviso" lei si porta la sigaretta alla bocca, "allora perché lo hai fatto?" Chiede con disinvoltura.

"emh io ecco, devo chiederti un favore" balbetta lui, "un altro" ribatte calma, "ebbene?" Lo incalza.

"ho bisogno del monastero, per il...vecchio piano alla Banca" lei alza lo sguardo, "perché mai?" Il suo tono si fa più tagliente.

"vorrei, metterlo in atto".

Lei si versa del Brendi in un bicchiere, "ti aspetti un si?" si volta guardandolo, "io ecco emh, diciamo che ci speravo" lei si porta il bicchiere alle labbra, bevendo un piccolo sorso.

"perché adesso? Tu non eri d'accordo al tempo, sbaglio?" Lo incalza con un ghigno tagliente sulle labbra.

"Beh si ma, è per... necessità ecco" lei alza un sopracciglio, "necessità?" Ripete confusa, "si ecco, è una lunga storia e so perfettamente che questo posto è tuo e-" "esattamente, questo posto adesso è mio, quindi decido io" lui la fissa in attesa di una risposta

"prego, siediti, facciamo due chiacchiere" si accomoda di nuovo sulla poltrona e invita il Professore a fare lo stesso.

"Senti, un membro della banda è stato catturato e-" lei lo ferma con un gesto della mano, "capisco, alla fine tutto si riduce alle necessità di quei principianti, tutto chiaro" sibila irritata.

"mi dispiace per quello che è successo lo sai".

"ma certo che lo sai, ma questo piano non è tuo Serchio, e adesso che lui è morto in quella cazzo di Zecca di Stato, metterlo in atto non ha più alcun senso, e per di più, usare questa meraviglia per risolvere una delle cazzate della tua banda da 4 soldi? Poi, non ti è andata bene neanche la rapina alla Zecca, che hai studiato per 20 anni, hai fatto morire 3 persone, fra cui tuo fratello, e pensi di riuscire a realizzare questo? Che non hai neanche mai considerato possibile? Non raccontare stronzate Serchio".

Si alza di scatto, "mi dispiace Carmen, ma ti prego" "no ti prego io Serchio!" La sua voce si alza, "Carmen, ragiona" "sto ragionando, e mi sono rotta il cazzo della tua combriccola con nomi di città!" Anche lui scatta in piedi, "Carmen, quella combriccola con nomi di città sono la mia famiglia!".

Lei spalanca la porta, "ah sì? Loro? Loro sono la tua famiglia? Ricordati chi ti ha insegnato quello che sai, vattene!" Sbotta, "Carmen" "NO! LO HAI AMMAZZATO!" urla, "LO HA SCELTO LUI!" silenzio.

"Serchio, che vuoi fare?" Chiede esasperata, "voglio usare il piano per salvare Rio" lei scoppia a ridere, "ah sì, il ragazzino Hacker, ma certo, lo sfigato di turno, poi chi abbiamo? Ah Tokyo, la ragazza che avete consegnato alla polizia, fidanzatina del ragazzino, ah ecco, Oslo, è morto mentre chissà che cazzo facevi, Mosca, ucciso per colpa di Tokyo, poi...ah sì Nairobi, che non si è accontentata di 984 milioni di euro e ha tardato con le macchine, facendo e entrare la polizia, oh Denver, che testa calda! Vediamo un po', Helsinki! Quello che non ha distrutto la Ibiza, eh in fine...Berlino! Wow, che hai fatto uccidere per salvare il culo a questi idioti, loro sono la tua famiglia? Non io Andrés e Martin noooo, è grazie a me che riesci a fare quei bei numeri di illusionismo, ma questo la banda non lo sa vero? Pensano tutti che tu sia il genio, ti venerano, DIGLIELO CHE STANNO VENERANDO UN ASSASSINO!" urla.

"Tu ti sei chiusa qui dentro Carmen, isolandoti da tutti, compresi me e Martin" "glielo hai già proposto?" Lei incrocia le braccia, mentre lui scuote la testa, "non accetterà mai, sai bene che rapporto aveva con Andrés" risponde con nonchalasche, "vale la pena tentare" "ne vale la pena Serchio? Vale la pena salvare la vita di quel ragazzino? Mettere in pericolo delle vite per salvarne una?" Ora la sua voce è triste, malinconica, "non solo lo penso, ma ne sono anche convinto" lei si morde il labbro, "se accetto, ti affiancherò come cervello della banda" lui abbozza un sorriso, "d'accordo" lei annuisce, "non sei cambiato di una virgola sai?" Lui ridacchia.

"Che dici? Ripassiamo il furto più grande della storia?".

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top