III

Song
[Boss Bitch, Doja Cat]


Monastero di Firenze, 2 mesi all'ora 0

...you ain't even here to party, Ken in the club tryna pipe a Barbie...

Il rumore insistente contro la porta della sua camera fa aprire di scatto gli occhi di Carmen, che sa perfettamente chi sia la persona dietro alla porta, e alza gli occhi al cielo al solo pensiero di doverle parlare ancora.

...i don't wanna go, go, go with the flow...

Inizia a pentirsi della confessione fattela la notte passata, forse doveva semplicemente mandarla via a calci in culo.
Si, sarebbe stato meglio cosí, ma purtroppo non si torna indietro.

...backbend 'til i touch mi toes..

Si sistema velocemente i capelli e ancora assonnata, si avvicina alla porta.
"Che vuoi?" Borbotta con voce impastata, "fammi entrare!" Sbuffa, "sono le otto del mattino Tokyo, non possiamo parlarne un'altra volta?" La intima sfinita, "no!" sbuffa nuovamente facendola entrare.

Tokyo si guarda intorno, non aveva mai notato quanto la stanza di Carmen rispecchiasse la sua personalità.
I muri sono pieni di quadri, repliche di opere molto famose come "La notte stellata" di Vincent Van Gogh, oppure "il bacio" di Klimt, e queste sono solo quelle che ha notato.

Carmen, a quanto pare, è anche una appassionate dell'arte.

...i don't row, row, row the boat, wrist full of rocks and i hope i float...

"Beh? Che vuoi?" Si siede sul letto, anzi, ci si butta a peso morto.

"Ho bisogno di un caffè" la sua voce risulta ovattata dal cuscino che le copre il viso "cos'era quella cosa della teoria dell'eleganza?" Carmen sbuffa, "oddio, ma perché ne dobbiamo parlare proprio adesso?" Protesta, "perché si" alza la testa e guarda Tokyo, "è il metodo perfetto per rapinare, l'illusionismo è anche eleganza Tokyo" si alza dal letto,

..big up yourself 'cause they known they don't...

"come? Aspetta in che senso?" Carmen inizia a spazzolare i capelli canticchiando una melodia, per poi roteare gli occhi, "prova a pensare alle tue rapine, ti renderai conto della differenza"

...i chew, chew, chew 'cause they hope i choke (hey)

Prende un elastico e lega i capelli in una perfetta coda alta, "ma i-" "Tokyo, basta per favore" inizia a mettere il mascara, mentre Tokyo incrocia le braccia, "non mi muoverò da qui" afferma decisa, Carmen è sempre più infastidita mentre dipinge le sue labbra di rosso, "cosa vorresti sapere?" Chiede monotona.

"Voglio imparare quella cosa di cui mi hai parlato!" Il suo tono di voce di alza leggermente, "non è qualcosa che si impara così" risponde Carmen schioccando le dita, "e poi fra poco voi avete lezione" aggiunge disegnando una linea nera sull'occhio con la matita, "e tu non vieni?" La sfida Tokyo, "non lo so, io questo piano lo conosco come i palmi delle mie mani, se non di più, quindi sarebbe solo una perdita di tempo" risponde con nonchalace, "ma-" "ZITTA!" Tokyo sussulta, "mi hai fatto sbagliare!" Impreca Carmen alludendo all'occhio, "adesso sparisci!" Tokyo è sorpresa dal suo improvviso cambio di umore, ma obbedisce senza fiatare.

...i'm a bitch, i'm a boss, i'm a bitch and a boss...

Skip time

"Carmen" lei rotea gli occhi, "fratello caro" cantilena sarcastica, "che cosa è successo in camera tua? Ho sentito delle urla" "stolker" "fanculo" "cosa dovrei dire?" "Spiegazioni, voglio delle spiegazioni, perché racconti solo stronzate!" Carmen alza lo sguardo, "a cosa ti riferisci? Io dico tante di quelle bugie"

...i'ma shine like gloss...

Palermo rotea gli occhi, "non è vero, tu non hai accettato" lei si morde il labbro, "è meglio così, sennò non sarebbe stata zitta, Tokyo è una testa calda, e io odio le persone così" spiega piatta, "ti darebbe fastidio se le dicessi la verità vero?" La sfida, "basta Martin" sibila, "sennò che mi fai?" lei prende una bottiglia di vino e gliela lancia contro, provocandogli un grido di dolore, sorride soddisfatta, "sei tu che hai cominciato" alza le spalle e lo saluta con la mano.

... i'm a bitch, i'm a boss...

Monastero di Firenze, 5 mesi all'ora 0

Il mio sonno fu interrotto dalla voce di Martin, che chiamava a gran voce il mio nome, roteai gli occhi, pensando ad una delle sue solite cazzate.
"CARMEN!" aprii la finestra, e la pioggia mi bagnó i capelli, "CHE CAZZO VUOI?" urlai, "LO HANNO UCCISO! ANDRÉS È MORTO" spalancai gli occhi, mentre Martin crollava sulle ginocchia, e le sue lacrime si confondevano con la pioggia, il mio respiro si fece irregolare, mi portai una mano al petto, lasciandomi scivolare lungo la fredda vetrata, mi tappai la bocca per soffocare i singhiozzi, guardai il muro pieno di appunti e ci buttai contro ogni oggetto che mi veniva sotto mano, mentre le lacrime mi rigavano le guance.

Monastero di Firenze, 2 mesi all'ora 0

Carmen chiude gli occhi e si scrolla di dosso quel brutto ricordo, che non smette di tormentarla.

... i'm a bitch, and i'ma shine like gloss...

Quel ricordo non voleva lasciare la sua testa, lo riviveva ogni notte sotto forma di incubi, e ogni volta che guardava Martin negli occhi.

Butta un ultima, irritata, occhiata alla lavagna, scrolla le spalle e lascia la cappella, con ancora quell'immagine impressa nella mente.

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