Intervista Ad Antonio Sabini
Andrea: Ciao Antonio, per prima cosa parlaci un po' di te fatti conoscere.
Antonio:Bene. Sono un disegnatore e scrittore autodidatta, ho 24 anni e sono studente universitario "all'occorrenza". Ho scoperto Wattpad grazie a un consiglio da parte di un gruppo LARP, che me ne aveva parlato, aveva pure realizzato diverse storie fanfiction, e così mi ha permesso di mostrarmi come autore.
Andrea: Interessante l'utilizzo di "studente universitario 'all'occorrenza' ".
Antonio: Sì perché in effetti il mio proposito dovrebbe essere lo studio, ma ahimè non sono esattamente un tipo studioso.
Andrea: Facci sentire come mai questa passione per la scrittura e a quanti anni hai scritto o ti é venuta la prima idea per scrivere.
Ah ecco.
Antonio: Sono circa due anni che ho scoperto una strana predisposizione, se così si può definire, per la scrittura. Non pensavo di avere un particolare talento nello scrivere, ancor più scrivere in maniera creativa. La mia prima idea nella scrittura era una sorta di biografia per un progetto LARP (live action role-playing) sulla serie di Assassin's Creed, al quale avrei potuto prendere parte, dato che mi piace la serie, ma che poi ho deciso di non seguire, perché mi dicevano che non sarebbe stata una grande idea. Così, ripensando al consiglio di un ragazzo che faceva parte di questo gruppo, ho deciso di aprire un account su Wattpad e ho inserito il background (così chiamato nel linguaggio LARP) adattandolo però a una storia vera e propria, seppur breve, che è possibile trovare sul mio profilo: Assassin's Creed: Lord of Owls. Lord of Owls era un esperimento, che però ha avuto un discreto successo e mi ha fatto scoprire delle doti che pensavo di non avere. Dopo quello ho realizzato un'altra fanfic su Assassin's Creed, intitolata Golden Wings, che reputo migliore della precedente perché l'ho pensata con più cura e con uno stile diverso, e arriviamo a oggi con la mia primissima opera originale: Le Cronache di Hectoria.
Andrea: Allora io ti ho conosciuto nel contest "Flowers...." dove nella categoria narrativa storica c'era proprio la storia "Assassin's Creed: Golden Wings" e su le iniziali 22 storie è arrivata quarta. Direi un buon risultato. Te lo saresti aspettato questo successo con quella storia?
Antonio: Più no che sì. Perché pensavo di non riuscire a lasciare un segno con quella storia, invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. Ovviamente, essendo fan comunque rispettoso del materiale, ho cercato di rendere la storia come legata e al tempo stesso slegata dal canone. Premettendo che non era canonica, ma comunque dando una mia visione di come poteva essere un fantomatico gioco della serie nel periodo risorgimentale, che prima schifavo per poi scoprirne l'importanza.
Dopo un po' però mi sono detto "ok che sono opere fanmade, quindi possono essere fatte bene ma non sono mie, originali". Decisi di realizzare una nuova storia, su un genere che mai avrei potuto trattare ma di cui dovevo dare una mia visione, da lì Hectoria.
Andrea: Ti posso dire che con "Assassin's Creed: Golden Wings" hai fatto un fantastico lavoro e che se tutti i libri di storia scolastici fossero romanzati i ragazzi sarebbero più invogliati a studiare la storia.
Antonio:Lo penso anch'io. Del resto la storia può insegnare anche se la si romanza.
L'importante è non essere inaccurati.
Andrea: Sì infatti. Potresti fare storie su tutti i periodi storici e collaborare con le scolaresche.
Nello stesso contest avevi anche la storia creata da te e non una diciamo "Fanfiction".
"Le cronache di Hectoria - La conquista di Roccanube" nel genere Fantasy umoristico. Lì non è riuscita a passare tra i primi cinque, mi sembra sia arrivato settimo o ottavo, anche se per me meritava di essere tra i primi tre, ma anche perché no di vincere.
Mentre appunto nel mio contest è arrivata prima con molti punti di distacco dalla seconda. Anche in questo caso ti aspettavi questo risultato?
Antonio: Anche, ma non vedo perché dovrebbe dispiacermi. Bisogna sempre tastare il terreno. Non puoi mai sapere se il tuo grande progetto incontra o no certi gusti. Nonostante questo, sono comunque lieto di aver preso parte al contest. Mi serve a migliorare e se non ho fortuna, pazienza. Passo oltre e cerco altrove fortuna. Molta gente su Wattpad pensa di trovarsi tra le mani una storia da premio, ma bisogna tenere conto del fatto che non tutto ci è dovuto e bisogna mettersi in gioco. Sempre.
Andrea: Infatti concordo con te se non ti metti in gioco, non ti fai conoscere e quindi non saprai mai se quello che scrivi piace o meno. Hai parlato di disegni, nella storia succitata ne ho visto qualcuno.
Sono opera tua?
Antonio: In Hectoria? Sì, sono tutti opera mia. Ho deciso di fare una cosa poco frequente su Wattpad: un libro illustrato, specie un fantasy. Molto spesso, per via dell'ambientazione e dell'aspetto dei personaggi in un mondo che risponde a leggi diverse dalle nostre, un riferimento visivo aiuta molto.
Ma oltre a creare i disegni, mi divertivo ancora di più a scrivere certe situazioni.
Andrea: Infatti ho notato, hai avuto una buonissima idea e concordo con te, nel genere di cui tratta la storia un supporto visivo è molto utile. Essendo un autodidatta posso dirti che sei davvero bravo anche col disegno. Hai iniziato a disegnare per i tuoi libri o l'hai sempre fatto?
Antonio: Sempre fatto. Da piccolino. Man mano però sono migliorato molto eppure continuo a dirmi che posso ancora fare di meglio per come disegno.
Andrea: La crescita c'è sempre in qualunque cosa sia nel modo di scrivere che nel disegno. Ti piacerebbe vedere uno dei tuoi libri rappresentato in televisione o al cinema.
Antonio: Non saprei. Credo di no, se no poi sono costretto a vedere qualcosa che non rispetta la mia visione.
Andrea: Concordo con te. Oltre la scrittura e il disegno hai altre passioni?
Antonio: Beh più o meno. I videogiochi sono tra queste, ma anche passatempi più salubri. qualche volta leggo un libro o mi diletto con la Settimana Enigmistica quando capita.
Mi piacciono anche i fumetti, che siano comics o manga poco importa. E adoro il mondo dell'animazione, specie film cult sottovalutati o serie animate degli anni '90.
Andrea: Videogiochi piacciono anche a me, hai mai pensato di scrivere qualcosa su un videogioco in particolare o in generale.
Magari una semplice guida di videogiochi che secondo te spaccano, oppure creare una storia su che ne so Pacman o Supermario?
Antonio: Su questi ultimi due non troverei molto materiale. Una guida non sarebbe male, ma non ho le competenze e poi su Wattpad non credo possa essere d'aiuto.
Andrea: Sì è vero anche perché sono attempati però potresti usare i personaggi come tributo e creare una trama convincente.
Antonio: La vedo dura. Su Assassin's Creed è più semplice paradossalmente perché si può adattare, almeno.
Andrea: Pensaci potrebbe uscirne una cosa bella.
Volevo poi chiederti il tuo genere di libri preferiti da scrivere e quello invece da leggere.
Antonio: Da scrivere sull'umoristico ci devo lavorare ancora su, però con Hectoria sono soddisfatto.
Comunque come genere da scrivere: avventura, fantasy vorrei provare il fantascientifico in futuro. Da leggere un po' di tutto, specie gialli, racconti dell'orrore e anche fantasy (sto leggendo The Witcher in questo periodo) Ma assolutamente non romanzi rosa o roba come Hunger Games, Percy Jackson e cose simili. Faccio fatica a leggere soprattutto le storie d'amore e le teen fiction. Troppo facile cadere nei cliché e non ricavarci materiale originale. Se potessi ne farei una dove sovverto praticamente tutti i cliché del genere ma non accadrà mai, perché ci tengo alla mia salute mentale, già labile di suo.
Andrea: Ahh ahh ahh, i romanzi rosa e le teen fiction a parecchi non vanno a genio. Anch'io diciamo che non li prediligo come letture, però te li ritrovi spesso nei contest e negli scambi.
Hai parlato di fumetti, ne hai uno in particolare che ti piace?
Hai mai pensato di scriverne uno?
O una Fanfiction sul tuo fumetto preferito?
Antonio: Ho letto molti fumetti di Batman, che è il mio supereroe preferito in assoluto. Ma sono versatile in fatto di fumetti, che siano DC o Marvel. Hectoria inizialmente doveva essere un fumetto, ma siccome mi risultava troppo lungo il procedimento per disegnare e scrivere le varie sequenze, ho optato per un libro illustrato, quindi narrazione con un disegno nel mezzo o a fine capitolo. Se potessi mi piacerebbe realizzare una storia sul mondo di Batman ma è solo un'idea e poco altro.
Andrea: Ah bene.
Non lo sapevo, sarebbe stato perfetto, anche se so che ci vuole molto più tempo e cura a fare un fumetto.
È davvero una bellissima idea, anche a me piace molto Batman.
Adoro tutti i supereroi, ma prediligo quelli senza superpoteri propri.
Tipo Ironman, Batman e simili.
Hai parlato di animazione e film cult sottovalutati, quali sono i tuoi preferiti?
Hai mai pensato di scrivere qualcosa su uno di questi?
Antonio: I film sottovalutati sono quelli che non hanno avuto il successo sperato, tuttavia risultano godibilissimi ancora oggi. Tra questi Atlantis-l'impero perduto della Disney per fare un esempio. Tra i miei film d'animazione preferiti in assoluto ci sono la serie di Toy Story (escluso il 4 che reputo pessimo), Porco Rosso di Hayao Miyazaki, molti classici Disney specie del Rinascimento e quello che in assoluto ho adorato di più "Il principe d'Egitto" della Dreamworks. Molto vario come puoi vedere.
Andrea: Tutti bei film io in assoluto adoro Atlantis - L'impero perduto.
Hai parlato anche di serie animate degli anni '90. Quali erano le tue preferite?
Antonio: Quella di Batman, Gargoyles della Disney, Nadia-il mistero della pietra azzurra, Lupin III e Cowboy Bebop.
Andrea: Abbiamo gli stessi gusti. Hai progetti in programma per il futuro?
Nuove opere?
Nuove idee?
Antonio: Sono al lavoro sul sequel di Hectoria.
Dopo "Alla conquista di Roccanube" il buon Hector e il fidato Sgrinfio andranno alla ricerca di un tesoro.
"L'oro di Borezia" arriverà prossimamente. Devo anche terminare altre due fanfic su AC. E ho due progetti: un giallo-thriller sul mondo del gioco di ruolo Cyberpunk e forse, ma proprio forse, un'altra storia originale alla quale volevo mettere mano prima, sempre umoristica ma più...mostruosa. Ma è ancora in fase embrionale.
Andrea: Fantastico beh io sono uno dei tuoi fans più accaniti ormai.
Bene ritorniamo alla materia principali la scrittura, quante storie hai scritto fin'ora?
Antonio: Sei. Tre completate, una in sospeso, una in corso e un one-shot per un contest.
Andrea: Quando pensi ai tuoi personaggi ti ispiri a persone realmente esistenti o li inventi totalmente?
Antonio: Dipende. In Hectoria per esempio i protagonisti, Hector e Sgrinfio, sono parti del mio carattere. Il primo è irascibile, prevenuto, ma insicuro e comunque capace di fare del bene.
Il secondo è umile, molto timido ma al tempo stesso buono e che non disdegna l'uso del sarcasmo specie per evidenziare i comportamenti negativi degli altri. Spesso e volentieri mi faccio autocritica. Però, il più delle volte, i personaggi l'invento ma cerco di dare loro spessore, spesso più con i difetti che con i pregi. Nella storia, ad esempio, vi è un'elfa guaritrice di nome Palmyra che palesemente fuma cannoni. Sta perennemente fatta, con le palpebre cadenti e un atteggiamento estremamente rilassato. Tuttavia, mantiene una grande lucidità e contegno. Piante esotiche permettendo. Oppure c'è il cavaliere Ser Galleth, detto il Prode, ma in realtà non lo è. Eppure riconoscerà i suoi limiti. E infine l'Ammazzafolletti Brog, sporco, brutale, violento, soggetto a tic nervosi quando pensa di uccidere quelle piccole creaturine infide, ma è anche di compagnia e dà buoni consigli. Nella storia di Hectoria ho deciso di mettere come protagonisti personaggi che nei fantasy sono visti come antagonisti o al massimo comprimari; di umili origini e certamente non sono del tutto eroici. Un personaggio ha necessariamente bisogno di pregi e difetti. E in Hectoria i difetti sono ciò che meglio caratterizzano Hector & Co. Poi ognuno li guarda come vuole, ma per me sono personaggi più "veri" perché i difetti prevalgono sui pregi, anche se questi ultimi comunque si fanno notare. Ciò penso che possa stimolare il lettore non dico a identificarsi, ma ad apprezzarli. Infine, quello che faccio, il motivo per cui scrivo, non è far piacere a qualcuno o ricavare dell'utile. Come prima cosa c'è il divertimento.
Andrea: Sì concordo con te è soprattutto la caratterizzazione dei personaggi che dà originalità alla storia e il fatto che non segue gli standard.
Il divertimento si sente tutto comunque.
Le scene invece sono tutte inventato o si ispirano ad esperienze passate tue o di qualcuno che conosci?
Antonio: Non credo che essere inseguiti da banditi o Paguri Purulenti sia accaduto nella mia vita. Sono eventi che creo dal nulla ma cerco di renderli meglio che posso.
Andrea: Vabbè i paguri purulenti no però da esseri umani sì.
Antonio: No quello no. Figurarsi! Non voglio problemi da gente che non conosco. Spesso provvedo a inserire, senza però evidenziarlo troppo, alcuni insegnamenti. Del tipo che l'egoismo non porta a nulla oppure che un buon capo si riconosce perché serve prima gli altri e solo dopo se stesso.
Andrea: Sì infatti alcune cose menzionate da te le ho lette nei 10 capitoli letti nel contest Flowers.
Volevo chiederti un'altra cosa.
La revisione la fai tu o ti aiuti con app o programmi?
Antonio: La faccio io. Se ci sono degli errori (e capitano anche a chi è abituato a scrivere) li correggo da me.
Andrea: Benissimo anche io preferisco fare così, anche perché magari rileggendo puoi anche aggiungere o togliere qualcosa invece di usare app o programmi che ti dicono solo se hai sbagliato la parola o verbo. Bene siamo quasi alla fine dell'intervista.
Antonio: Ottimo.
Andrea: Vuoi aggiungere tu qualcosa o passiamo all'ultima domanda?
Antonio: Passiamo all'ultima domanda.
Andrea: Hai dei consigli da dare in generale a tutti coloro che si avvicinano al mondo della scrittura?
Antonio: Beh, qualcuno sì. Per prima cosa, pensate bene all'argomento che volete trattare; ci vorrà tempo ma vi assicuro che dà molti risultati soddisfacenti.
Secondo, una buona storia la si riconosce dalla grammatica, quindi mettersi ben bene a scrivere correttamente ogni periodo è fondamentale.
Terzo, è inevitabile che si ricorra a questo o quel topos letterario. Una storia bella e coinvolgente è quella che non ha paura di rischiare. L'originalità premia. Quarto, accettare le critiche costruttive. Servono a migliorare se stessi e il proprio lavoro. Ci sono persone che purtroppo non amano accettare le critiche e spesso rispondono per ripicca con parole dure. Ultima cosa, puntate a dare più che a ricevere.
Andrea: Hai detto delle bellissime parole.
Benissimo grazie mille per la tua disponibilità, per esserti fatto conoscere e intervistare e per i tuoi fantastici consigli e le parole mature che hai usato nell'esprimere i tuoi concetti.
Ti aspetto la prossima volta.
Antonio: Ti ringrazio per avermi concesso quest'intervista. Spero altrettanto.
E non temere: ci saranno nuove sorprese.
Ciao. :)
Andrea: Beh non vedo l'ora di leggere le tue novità. Ciao alla prossima.
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