Episodio speciale di Capodanno
Io e Alice decidemmo di trascorrere la notte di Capodanno in Accademia.
Eravamo in camera sua, e cercò di prendere dalla mia mano il foglio sul quale avevo scritto i miei buoni propositi per l'anno nuovo. Questa era una tradizione della sua famiglia, alla quale avevo deciso di partecipare.
- Prima voglio leggere la tua lista!
- Non penso proprio! - Alzai il braccio precludendole ogni possibile tentativo di prendere il foglio.
- Ok! Facciamo così: ci scambiamo le liste e ne leggiamo un rigo per volta, alternandoci.
Accettai la proposta.
Lessi il primo proposito. La guardai e le scoppiai a ridere in faccia.
- Numero uno. Fare movimento fisico. - Rilessi per sicurezza.
- Tu e lo sport? Non ci crederò mai!
- Invece dovrai ricrederti. Numero uno. Superare la paura del buio. Hai paura del buio?
- Nessuno è perfetto.
- La cosa non mi sorprende, non ti lasci mai andare.
- Cosa vuoi dire?
- Non è difficile notare la tua necessità di controllo su tutto. Vivi una paura costante.
Mi sorprese quante cose lei avesse notato su di me in così poco tempo.
- Speriamo di cambiare allora! - Le dissi con voce incerta.
- Ci riuscirai. Prima o poi tutti dobbiamo fare i conti con i nostri limiti e le nostre insicurezze. Basta volerlo.
Ripresi a leggere il suo elenco.
- Numero due. Riacquistare la voce. Come procede il recupero?
- Il foniatra è positivo. Pensa che in tempi brevi tornerò a cantare perfettamente.
- E' una buona notizia!
- Si, ma io non ci credo e la mia voce mi manca davvero tanto.
- Guarda il lato positivo, fino a quel momento potrai ascoltare me. Qualcuno mi ha detto che ho una "voce perfetta".
Alice accennò un sorriso ma contrariamente a ciò che mi aspettavo, non rispose a tono.
Tornai serio.
- Ti capisco sai?
- E come potresti? Hai avuto anche tu problemi così gravi?
- No, ma durante un controllo ho scoperto di avere un sulcus sul terzo medio della corda vocale destra. Ho dovuto fare vari accertamenti per stabilire la natura di quella "buchetta".
- Alla fine com'è andata?
- E' andata a finire che è congenito, non vado incontro a particolari rischi, anzi, il mio timbro vocale dipende proprio da quello. Vorrei accompagnarti al prossimo controllo se ti va. Sono sicuro che andrà tutto bene.
- Dammi la tua lista. - Alice mi mostrò il palmo della mano.
- Ma non abbiamo ancora finito di leggere e tra qualche minuto sarà mezzanotte.
- Appunto, sbrigati!
Le diedi il biglietto e lei prese una piccola scatola di latta dalla borsa.
- Per tradizione prima di mezzanotte dobbiamo anche chiudere le liste da qualche parte e nasconderle fino al prossimo anno.
- E dove le nasconderai?
- Ora nella mia borsa, poi vedremo.
Dodici rintocchi d'orologio scandirono la mezzanotte.
- Buon anno.
- Buon anno Daniel-chitarra-e-voce.
La baciai stringendola a me.
Mentre fuori girandole, mortaletti e petardi illuminavano a giorno la notte pensai: cosa aveva in serbo per me l'anno nuovo?
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