17 - "Cl..."
Uscii dall'ufficio di Mister L frastornato. Non riuscivo a rendermi conto di quello che mi aveva detto. Com'era possibile? Tra tutti quelli che frequentavano l'Accademia, perché Mattias? Cosa sarebbe successo?
Alice mi stava aspettando in caffetteria, seduta a un tavolino con un libro in mano. Appena mi vide lo chiuse e si alzò impaziente di sapere cosa mi aveva detto Mister L. La raggiunsi iniziai il mio racconto:
"Mister L mi aveva fatto accomodare e dopo un saluto veloce era andato al dunque.
- Daniel, - mi aveva detto - ti ho fatto venire qui per un motivo specifico. Qualche giorno fa un mio vecchio alunno è passato a farci visita e penso che tu ne abbia sentito parlare : è JD Kig.
- Wow! - Lo avevo interrotto senza volere perché Kig era un artista riconosciuto a livello mondiale e non avevo la più pallida idea che Mister L fosse stato il suo insegnante.
Mister L mi aveva sorriso dopo aver osservato la mia espressione meravigliata.
- Kig mi ha fatto una richiesta speciale. - Mi spiegò. - Per il suo tour europeo vorrebbe un artista di quest'Accademia come opening delle sue esibizioni e mi ha lasciato la scelta. Ti ho osservato in questi mesi, stai lavorando molto bene e penso che questa per te possa essere un'occasione importante per perfezionarti e confrontarti con il pubblico.
Io avevo iniziato a ringraziarlo. Ero lusingato, eccitato. Kig era un grande cantante che avevo iniziato ad ascoltare dal suo esordio, mi piaceva molto e aprire i suoi concerti era un sogno che non avrei mai pensato di vivere.
- Aspetta a ringraziarmi, non ho ancora finito. - Mister L mi aveva bloccato. - Oltre te ho individuato un altro studente che penso sia meritevole, parlo di Mattias. Ho dato i vostri nomi a Kig, vorrebbe sentirvi prima di prendere una decisione. - seguitò - Ho assegnato ad entrambi un insegnante di canto personale. il tuo il Maestro Vela, ti aspetta questo pomeriggio con i brani da preparare e tutte le informazioni di cui avrai bisogno. - E mi ha rassicurato - Non esitare a cercarmi se ne hai necessità. Sono qui per voi.
Mattias?! - Grazie per aver scelto me. - Avevo risposto. - Farò del mio meglio, non so cosa dirle se non grazie! - Non ho aggiunto altro. Mister L mi aveva augurato un in bocca al lupo."
Il confronto con Mattias era il pensiero fisso che mi aveva agitato di più nelle settimane passate. Al concorso accademico mancavano più di tre mesi e pensavo di avere più tempo per preparare una competizione con lui. Invece avevo meno di sei giorni e non riuscivo minimamente a immaginare come sarebbe potuta andare a finire.
Dopo avermi ascoltato Alice sospirò.
- Non pensarci! Non lasciarti intimorire da qualcosa o qualcuno che non conosci.
Alice mi aveva raccontato che Mattias aveva una bella voce, ma ciò che lo distingueva maggiormente, secondo lei era la sua presenza scenica. Come una calamita, riusciva ad attirare l'attenzione di chiunque lo ascoltasse e lo vedesse.
- Come faccio a non pensarci, se sei stata la prima a dirmi che è davvero forte?
- Lo sei anche tu! E dietro quell'atteggiamento strafottente Mattias nasconde le sue insicurezze. Non farti schiacciare. Non arrenderti prima di provarci. Questa è un'opportunità importantissima per te.
- Lo so! Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di esibirsi davanti una celebrità e di essere scelto per un tour. Ne sono consapevole è da quando Mister L me l'ha detto che ci penso.
Alice mi scrutava. La osservai a mia volta e improvvisamente mi venne in mente una cosa. Gliela chiesi senza esitare.
- Se dovesse andare bene, se Kig scegliesse me, cosa ne sarà di noi?
Un altro dubbio si era aggiunto alla mia lista.
Notai un momento d'incertezza seguito una risposta decisa.
- Di me non devi preoccuparti. Sarò qui ad aspettarti, tutto il tempo che servirà. Non essere in ansia per me. Io saòi la prima a essere felice. Da quello che mi hai detto di te, per ciò che vorresti fare, sarebbe l'occasione perfetta: visiteresti posti nuovi esibendoti davanti a migliaia di persone. Non ti fermerei mai. Sono con te.
Le parole di Alice mi tranquillizzarono un po', ma dovevo dare la notizia anche a Marco e Nina. se fossi partito la band ne avrebbe sicuramente risentito.
Lo chiamai il mio amico e con Nina ci raggiunse in caffetteria. Raccontai tutto quello che mi aveva detto Mister L e attesi una risposta. Nina si congratulò con me, ma Marco restò in silenzio. Sapevo che l'idea della band era un suo sogno che aveva cercato di realizzare da tempo e, proprio ora che c'era riuscito, esisteva una concreta possibilità che io lo avrei abbandonato. Marco ci pensò su un attimo.
- Senza di te la band cosa diventerà gli A.M.N.? Certo, potremmo mescolare un po' le lettere e chiamarci M.A.N. (NdA in inglese uomo), tanto la femminilità di Alice e Nina è inesistente. Che ne dite?
Le ragazze lo fulminarono con lo sguardo. Lui si alzò ridacchiando.
- Coraggio, Daniel! Fai vedere a tutti chi sei e quanto vali. Non preoccuparti per il concorso accademico, se tutto andrà bene canterò io la cover.
Marco mi strinse in un abbraccio fraterno al quale si unirono anche le ragazze. Sapevo che provava un po' di delusione, la potevo avvertire, ma non me lo fece pesare.
Avevo i miei amici e la mia ragazza dalla mia parte, non vedevo l'ora di dare la bella notizia ai miei genitori e decisi anche di mandare un messaggio a Sara. Speravo che le avrebbe fatto piacere.
Nel pomeriggio arrivai in orario nella sala dove avrei dovuto incontrare il mio insegnante di canto e portai con me la chitarra. Non feci a tempo ad accordarla, che lui entrò e mi salutò. Aveva con se i brani sui quali avrei dovuto lavorare. Tra questi c'era una cover di Kig che non avrei mai immaginato di dover cantare.
E adesso? Come avrei potuto interpretare "Cl..." ?
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