14 - Mattias

La serata che avevamo trascorso in centro si rivelò un successo: c'eravamo divertiti, avevamo cantato e suonato con varie band incontrate per strada, ma soprattutto avevamo trovato il brano per il concorso, You and Me dei Lifehouse.

La canzone aveva convinto tutti, anche perché in maniera e tempi diversi ci aveva coinvolto. Scoprimmo con sorpresa che era stata "la colonna sonora" per Nina e Marco quando si erano scambiati il primo bacio. Lo disse Nina quando chiesi a tutti se erano sicuri della decisione e per la prima volta vidi Marco cambiare colore.

Alice, incuriosita, domandò a Nina.

- E dove eravate? -

- Eravamo in macchina, di ritorno da un corso di canto che frequentavamo prima di entrare in Accademia. Marco mi diede un passaggio fino a casa e rimanemmo imbottigliati nel traffico. Nell'attesa accesi la radio e feci partire il CD che era dentro. Fuori pioveva e la voce di Jason Wide ...

- Le tue guance erano rosse per il freddo, indossavi dei guanti di lana colorata. Non ho resistito, ti ho dovuta baciare. Le luci, la musica e il rumore della pioggia che batteva sul vetro della macchina... - Marco concluse il suo racconto.

L'attimo di silenzio che ne seguì fu magico. Abbracciai Alice da dietro e le poggiai il mento sulla spalla. Anche io avevo un bel ricordo di quella canzone, ma non ne feci parola perché era legato a Sara.

- Alice, tu conosci il brano? - Nina chiese.

Alice tentennò, lo notammo tutti, ma poi continuò.

- E' un brano che mi ha dedicato il mio ex ragazzo. Anch'io ho dei bei ricordi legati a quella canzone, la conosco bene.

Nina insistette.

- Chi è questo ragazzo dal buon gusto musicale?

- Nessuno di particolare.

- Siamo sicuri? - Scherzai.

L'espressione di Alice diventò improvvisamente seria.

- In realtà lo conoscerete molto presto. Ci siamo lasciati l'anno scorso, e prima di venirlo a sapere da altri, penso sia meglio che ve ne parli io. Si chiama Mattias, frequenta questa Accademia ed è uno degli studenti che parteciperà al Concorso.

Rimasi senza parole. Non mi aspettavo una tale rivelazione. Non avevo nemmeno minimamente valutato la presenza di un ex nella vita della mia ragazza, figuriamoci il fatto che fosse qui in Accademia. Sentii una strana sensazione crescere velocemente: ero geloso, ma davanti a Nina e Marco non feci altre domande. Abbozzai un sorriso e iniziammo a lavorare sul pezzo.

Concluse le prove ci avviammo verso l'uscita della sala, e Nina e Marco salirono nei dormitori.

- Che vuoi sapere? - Alice mi domandò.

- Su cosa?

- Sai benissimo che parlo di Mattias. Cosa vuoi sapere di lui? Non ho segreti e non voglio che si creino tensioni o malintesi tra di noi. -

Per la prima volta da quando la conoscevo, Alice era stata chiara e precisa. La cosa mi fece molto piacere e mi sentii un po' stupido per aver provato gelosia. Risposi senza esitare.

- Dimmi chi è. L'ho già visto a lezione? Quale strumento suona?

- Ho conosciuto Mattias due anni fa, poco dopo l'inizio dei corsi. Penso che tu l'abbia incrociato, suona la chitarra, ma non ti ho mai visto parlare con lui.

Suonava la chitarra come me.

- Canta anche?

- Si, è un cantautore. -

Ma io volevo sapere un'ultima cosa.

- Come mai vi siete lasciati?

- L'anno scorso per me è stato un anno difficile e lentamente ci siamo allontanati, non c'è stato motivo particolare. Dopo qualche mese di tira e molla, abbiamo deciso di comune accordo che era meglio lasciarci.

- Ho capito. Grazie di avermelo detto. - La baciai e andammo a cena.

Dopo aver parlato con Alice mi sentivo meglio, ma la curiosità di sapere che volto avesse il mio "rivale" mi tenne sveglio per un bel po', cercai di ricordare i miei compagni del corso di chitarra, ma fallii. L'indomani avrei prestato maggiore attenzione.

La lezione di chitarra stava per iniziare, mi distrassi cercando di identificare il mio obiettivo, quando sentii la voce di Mister L.

- Mattias, dimmi...

Mi girai verso il ragazzo al quale si era rivolto. Era alto, corporatura media, occhi scuri e capelli biondi coperti da un berretto. Non ascoltai minimamente ciò di cui stavano parlando, la mia attenzione fu catturata da lui, lo immaginai con Alice. Chissà se avevano mai cantato insieme prima che Alice perdesse la voce?

La campanella mi riportò alla realtà e mi diressi verso l'uscita senza fare attenzione: inciampai su un'asta per microfono e feci cadere i libri di qualcuno. Mi scusai ancor prima di vedere chi fosse, raccolsi le sue cose e finalmente alzai lo sguardo. Era proprio lui: era Mattias.

- Scusami! Non ti avevo visto. - Cercai di apparire calmo e indifferente, e mi presentai. - Sono Daniel.

Mattias non rispose subito.

- So benissimo chi sei.

Cosa voleva dire? Pensai.

- Ho visto il tuo video di presentazione. Sei molto bravo.

Il tono della sua voce non mi sembrò sincero e la sua affermazione non mi convinse, ma risposi gentilmente.

- Grazie. Io non ti ho mai sentito cantare, spero che ne avrò l'occasione.

- Non siete iscritti al Concorso Accademico come band? Mister L mi ha accennato la cosa.

Sapeva più di quel che pensassi e la cosa non mi piaceva. Mi ripromisi di chiedere in giro qualche informazione in più.

Stavo per allontanarmi, quando sentii la sua voce.

- Puoi dire ad Alice che quest'anno non vincerà. Ne può stare certa. Mi dispiace per voi.

Non raccolsi la provocazione e me ne andai senza rispondergli.

Incontrai Alice a mensa.

- Ciao! - Si avvicinò e mi baciò. Non risposi.

- Cosa è successo? - Mi domandò.

Non sapevo perché, ma ero infastidito e scaricai il mio stato d'animo su di lei.

- Ho avuto il piacere di incontrare il tuo ex oggi. Un tipo molto gentile...

- Cosa ti ha detto?

- Che quest'anno non vincerai, che non abbiamo alcuna possibilità contro di lui.

- Sempre il solito. Da quando ci siamo lasciati è tutta una competizione tra di noi. Ogni pretesto è buono. Promettimi una cosa... - Attirò la mia attenzione accarezzandomi una mano.

- Non litigarci per favore. Non ne vale la pena.

Perché mi stava dicendo quelle cose? Non ero un attaccabrighe e non le avevo mai dato modo di pensarlo.

Mi lesse nel pensiero.

- So che sei un tipo tranquillo, ma Mattias farebbe perdere la pazienza anche a un santo.

- Posso chiederti una cosa? - Le domandai.

- Dimmi.

- Perché in queste settimane non mi hai mai parlato di lui? Sapevi che avrebbe partecipato al Concorso Accademico e che le nostre strade si sarebbero incrociate.

- Non volevo farti preoccupare e non penso sia utile nominarlo. Fa parte del mio passato.

Un passato del quale non so nulla. Pensai.

- D'accordo, non sarà un tipo del genere a rovinarmi la giornata. - Chiusi il discorso e continuammo a mangiare.

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