1.1
<<Fa' che i tuoi famigliari ti rispettino piuttosto che temerti, perché l'amore segue il rispetto, più che il timore e l'odio>>
Demostene
Estate 1971
Era da una settimana che Vega Black era tornata a casa da Hogwarts doveva aveva concluso il suo terzo anno.
Era la migliore del suo anno, a detta di tutti gli insegnanti. Amava seguire le lezioni di pozioni del professor Lumacorno e anche le lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure.
I suoi genitori non potevano che essere fieri di lei anche perché stava portando in alto il nome della famiglia Black.
Era mattina presto, quando Vega scese in sala da pranzo per fare colazione con la sua famiglia.
"Buongiorno padre, buongiorno madre" disse appena arrivò.
"Ben svegliata tesoro, come mai già sveglia?" le chiese il padre amorevolmente.
"Oggi andiamo a casa della famiglia Rosier e mi sono alzata prima per potermi rendere presentabile. Oggi si prospetta essere una bella giornata" disse Vega tutta entusiasta.
"Vega hai per caso svegliato i tuoi fratelli, siamo già in ritardo. Tra 2 ore voglio essere da Delphine. Ma perché devo sempre fare tutto io qui" urlò Walburga mentre saliva le scale per andare a chiamare Sirius e Regulus che ancora dormivano beati.
"Padroncina Vega, cosa le porto da colazione?" chiese Kreacher alla ragazza.
"Vorrei del porridge se è possibile"
"Assolutamente padroncina Vega. Kreacher vive per servire la nobile e antica famiglia dei Black" rispose l'elfo.
"Vega oggi dai Rosier ci saranno anche i Greengrass, con la quale so che sei amica. Cerca di comportarti bene, ci manca che anche tu metta in ridicolo la famiglia. Basta già Sirius" disse Orion pensando ai problemi che da il figlio.
"Non vi preoccupate padre. Oggi io e Thomas Rosier dobbiamo organizzare la squadra per la prossima stagione di Quidditch, siamo disposti a tutto per vincere" disse fiera la ragazza.
"Ma dimmi un po', tra te e il figlio di Delphine c'è del tenero? Da come ne parli sembra che ti piaccia molto" chiese Orion.
Lui sta tentando di sistemare la figlia con un buon partito e il figlio dei Rosier è perfetto sotto ogni punto di vista: è purosangue, appartiene ad una delle famiglie più antiche e potenti del mondo ed è contrario ai Nati Babbani o ai Mezzosangue.
"Beh padre vedete, se ci fosse del tenero non vedo dove sia il problema. Insomma incarna i nostri ideali, quindi sarebbe perfetto come mio futuro marito" disse Vega.
La loro chiacchierata venne interrotta da Walburga che entra seguita da Sirius e il piccolo Regulus.
"Buongiorno fratelli, avete dormito bene?" chiese Vega premurosa nei confronti dei fratelli minori.
"Buongiorno Vega" le rispose semplicemente Regulus, ancora assonato.
Sirius al contrario non le rispose. Era fatto così: lui odiava tutto ciò che riguardava essere Puro Sangue e odiava seguire le regole per questo motivo Vega sapeva già che lui avrebbe fatto di tutto pur di non rimanere in quella famiglia un altro minuto.
Walburga interruppe i pensieri della figlia facendo un annuccio: "Sirius, stamani mi è arrivata la tua lettera di ammissione per Hogwarts. La settimana prossima andremo a compare tutto l'occorrente che ti servirà a scuola. Quando sarai ad Hogwarts dovrai mantenere alto il nome della famiglia Black, come fa tua sorella".
"Madre io non voglio essere ne Serpeverde ne tanto meno mantenere alto il nome di questa stupida famiglia" rispose Sirius alla madre.
"Sirius, tu fai quello che io e tuo padre ti ordiniamo di fare e ti assicuro che se non fai quello che ti diciamo stai tranquillo che ti diseredo dalla famiglia".
"Non vi preoccupate, preferisco andare da Zio Alphard, lui almeno la pensa come me di questa famiglia" rispose Sirius con toni accesi alla madre.
Vega in tutto ciò guardava la scena con profonda tristezza. Lei voleva bene a Sirius, lo avrebbe protetto da tutto e da tutti, ma quando esagerava e litigava con i genitori, lei e Regulus non sapevano mai da che parte stare.
Infatti, la ragazza era d'accordo con le idee di Sirius, però a differenza sua se le teneva per sé e non le diceva, tantomeno, davanti ai suoi genitori.
Ad interrompere il litigio tra madre e figlio fu Orion che ordinò a tutti quanti di andare a prepararsi e di farsi trovare pronti entro un'ora.
Vega andò nella sua camera per andare a prendere le ultime che le sarebbero servite per la giornata: la sua bacchetta, la piuma con la boccetta di inchiostro, delle pergamene e per ultimo il suo specchietto con lo stemma della famiglia Black.
Una volta prese tutte le cose che le sarebbero servite, mise le scarpe e scese le scale per raggiungere la sua famiglia pronta per andare a casa Rosier.
"Vega sbrigati siamo in ritardo" urlò la madre dall'ingresso.
"Sono qua, non è il caso che urlate come una pazza" rispose con tono di sfida.
"Signorina vedi di finirla altrimenti non farai una bella fine questa sera" rispose Walburga puntandole un dito contro.
Successivamente i tre ragazzi presero le mani dei genitori per materializzarsi alla magione della famiglia Rosier.
Appena arrivarono davanti all'imponente villa vennero accolti dalla signora Rosier, una donna molto curata con i capelli scuri, sempre raccolti in uno chignon basso. Ma cosa la rendeva davvero bella erano gli occhi color ghiaccio che erano in grado di leggerti l'anima.
"Thomas, Evan, venite qua, sono arrivati i Black" parlò Delphine chiamando i figli.
Dopo poco comparvero dall'imponente scalinata due ragazzi: il primo di circa diciassette anni e il secondo aveva dieci anni.
"Signori Black é un piacere avervi come nostri ospiti. Vega é un piacere che siate venuta anche voi" parlò Thomas, il figlio più grande di Delphine.
"Grazie Tom" rispose la ragazza arrossendo.
Ad un certo punto, ad interrompere quegli scambi pieni d'amore, fu Orion: "Credo che i nostri due ragazzi abbiano del lavoro da fare o sbaglio?"
"No, signor Black non sbagliate. Con il vostro permesso, noi andiamo in giardino a discutere delle tattiche di Quidditch per la prossima stagione " e così facendo Thomas prese per mano Vega e andarono in giardino.
Una volta usciti in giardino, Thomas prese per i fianchi Vega e la baciò appassionatamente, incurante che qualcuno gli possa vedere.
"Mi sei mancata tesoro. Spero che questa tua prima settimana di vacanza sia andata bene" chiese Thomas abbracciandola e sussurrando queste parole alla ragazza.
"Si è andata bene, nonostante i continui litigi tra mia madre e Sirius. Non sopporto quando fanno così. Ma non parliamo di questo, concentriamoci per la prossima stagione di Quidditch" rispose Vega evitando lo sguardo preoccupato del suo fidanzato.
"Lo sai che posso leggerti nella mente, e so che non hai ancora detto ai tuoi genitori che io e te siamo fidanzati. O sbaglio?" il ragazzo prese il mento tra le mani della ragazza per poi baciarla in modo delicato.
"Lo so, ma sai anche che anche io posso leggerti nella mente quindi sapevo già che mi stavi leggendo la mente. Non mi freghi Thomas Antoine Rosier" rise Vega.
"Cazzo non riesco mai a fregarti. Mia madre ti ha insegnato bene a prenderti gioco delle persone. Dai ora mettiamoci a lavorare, quest'anno è il nostro anno, me lo sento".
Così facendo, i due ragazzi si sedettero al tavolo e tirarono fuori piume e pergamene e iniziarono a discutere delle tecniche e degli schemi da adottare nelle partite di Quidditch del nuovo anno scolastico.
Si fa presto l'ora di pranzo e i due ragazzi vengono richiamati all'interno per sedersi a tavola e pranzare con i genitori.
Una volta che si sono tutti accomodati, gli elfi domestici iniziano a servire le varie portate.
"Allora Thomas, quest'anno inizi il sesto anno ad Hogwarts. Cosa pensi di fare dopo la fine della scuola?", domandò curioso Orion Black.
"Sicuramente entrerà nei ranghi dei Mangiamorte come suo padre" disse sottovoce Sirius, credendo di non essere sentito.
"Che cosa hai detto? Penso di averti insegnato l'educazione. Chiedi immediatamente scusa" urlò Walburga.
"Non penso di dover chiedere scusa. Io ho detto solo la verità"
"Sirius, lo so di non starti simpatico, ma io non sono mio padre e farò di tutto per dimostrarti che io sono all'altezza di tua sorella. Signora Black, non voglio che vostro figlio mi chieda scusa. Si è sbagliato nel pronunciare quella frase" rispose Thomas con estrema calma.
Sirius con questa frase smise di parlare e non aprì più bocca per tutto il pranzo.
"Rispondendo alla sua domanda, Signor Black, pensavo di entrare nell'Accademia degli Auror per poi magari diventare capo dipartimento degli Auror al Ministero"
"Hai ottimi ambizioni ragazzo, spero che tu riesca a realizzarli." rispose Orion, pensando a dei futuri progetti che ha in serbo per lui e la figlia.
"Vega, tesoro, te invece cosa vuoi fare dopo la scuola?" chiese Delphine.
"Mi piacerebbe tantissimo diventare un'alchimista. Sa signora Rosier mi piacciono le pozioni e si da il caso che io sia la migliore del mio anno. Il professor Lumacorno mi ha definito la miglior studentessa di pozioni a cui abbia mai insegnato. E di questo ne vado molto fiera" rispose Vega sicura di se stessa.
Il pranzo passò in modo tranquillo tra chiacchere e sguardi carichi d'amore tra i due giovani innamorati.
Nel primo pomeriggio arrivarono a casa Rosier i Greengrass. Il figlio più grande, Benedict, era il migliore amico di Thomas ed era anche uno dei cacciatori dei Serpeverde.
I due fidanzatini erano nel portico e stavano facendo una partita con lo scacchi dei maghi
"Signorina Vega, signorino Thomas è arrivato il signorino Benedict" annunciò Elu, l'elfo domestico dei Rosier. Subito dopo un ragazzo alto comparve e corse in contro a Thomas, abbracciandolo
"Ciao Tommy, non mi sei mancato per niente piccolo bastardo"
"Nemmeno tu stronzo" sciolse l'abbraccio Thomas.
"Ci sono anch'io comunque, se non te ne fosti accorto Benedict" si intromise Vega con la sua voce squillante.
"Come potrei dimenticarmi di te. Ciao Vega, ogni giorno che cresci diventi sempre più bella. Tommy è fortunato ad averti al suo fianco" e così facendo Benedict abbracciò la ragazza.
I tre ragazzi passarono così il pomeriggio a chiacchierare di Quidditch e di come vincere la Coppa delle Case.
Si fa sera e i Black decidono di ritornare a casa.
Prima, però, di andare via, il Signor Black chiese di parlare in privato con il giovane Rosier.
"Signor Black, andiamo nell'ufficio di mio padre a parlare. Qui non ci sentirà nessuno. Cosa mi volevate chiedere di così urgente?" chiese Thomas una volta accomodatosi sulla sedia in pelle dove una volta sedeva suo padre.
"Non voglio girarci intorno, vado dritto al punto, tra te e mia figlia c'è del tenero? Ti faccio questa domanda perché da quando siamo tornati non fa altro che parlare di te, oppure è sempre con la testa tra le nuvole. Io, in ogni caso, approverei il vostro fidanzamento, insomma sei un buon partito e porti con orgoglio il tuo cognome nonostante ciò che è successo a tuo padre e inoltre hai dei progetti ambiziosi per il futuro. Thomas, per mia figlia siete la persona perfetta" disse Orion guardando quel giovane ragazzo che ha visto nascere e crescere ed ora un ragazzo, il ragazzo della sua piccola Vega.
"Non lo nego, tra me e vostra figlia c'è del tenero. Lei aveva il timore di dirvelo per la paura che non mi avreste accettato in quanto figlio di un assassino. Ma da quanto ho sentito, voi sareste orgoglioso dell'unione tra me e vostra figlia. Non vi nego che pensavo di chiederle la mano il prima possibile. Sempre se voi accettate questa scelta" rispose Thomas guardando negli occhi il Signor Black che lo stava ascoltando con molta attenzione.
"Da parte mia e di mia moglie avete il permesso di corteggiare nostra figlia e in futuro di chiederle la mano" disse Orion porgendo la mano al ragazzo.
Il ragazzo la strinse con vigore e subito dopo uscirono dallo studio.
Arrivò il momento dei saluti e Vega andò ad abbracciare Evan "Ciao piccolino, stammi bene, tieni d'occhio tuo fratello e ascolta Delphine".
"Ciao Vega, ci vediamo presto, non ti preoccupare di me. Terrò d'occhio Tommy sempre".
Thomas ad un certo punto prese per mano la sua ragazza e andarono sulla scalinata dell'ingresso di villa Rosier.
Orion che sapeva già cosa stavano per dire i due ragazzi, gli guardò orgoglioso della figlia che aveva cresciuto e del ragazzo che aveva al suo fianco.
"Vi volevamo annunciare che io e la ragazza qui affianco a me, ci stiamo frequentando da un paio di mesi".
Vega si girò istintivamente e fulminò con lo sguardo il suo fidanzato.
"Figlia, che bella notizia splendida che mi date. Almeno tu si che mi dai soddisfazioni" disse Walburga andando ad abbracciare la figlia.
"Thomas, mi stai rendendo una donna fiera. Sono contenta che ti sei scelto una bella e brava ragazza che spero rimanga con te sempre" disse Delphine, guardando con sguardo orgoglioso i due ragazzi.
Evan e Regulus guardarono con ammirazione i loro fratelli maggiori pensando che un giorno sarebbero stati come loro.
Ma Sirius, in tutto ciò, guardò la scena in silenzio e pensò che forse aveva per sempre perso la sua amata sorella.
Spazio autrice
Ciao a tutti, come state?
Finalmente aggiorno un nuovo capitolo.
Ogni mercoledì cercherò di pubblicare un capitolo.
Cosa ne pensate di Thomas e Vega?
La loro storia, ve lo dico già, sarà molto travagliata.
Se vi va commentate e lasciate stelline.
Bacini
Nora
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