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Neanche il tempo di arrivare a Cervo che il pullman chiede pietà, la gente è ammassata e a momenti non si respira, io godo perchè sono una di quelle stronze che si alza presto alla mattina, mica come loro!
Nel mezzo del viaggio, a parte la mia amica che ogni due per tre cerca di mandarmi segnali manco la flotta, visto il mancamento di aria e odore di salsa kebab dentro al pullman, decidiamo, chi è dai finestrini di provare ad aprirli, aria gelida ma pulita..
Arriviamo nel punto più bello per un Ligure, quella poderosa di DIANO MARINA, con i suoi aromi di uova marce tutto l'anno che sono un tocca sana per svegliarti al mattino, ma anche per farti addormentare e non svegliare mai più se hai il naso fino.
Ma il bello deve ancora arrivare, come il cagotto dopo il pranzo di Natale a casa dei suoceri di tua sorella maggiore, lo vedi in lontananza... il cuore freme, il respiro accelera e tu con i tuoi pollici da alzatore di merendine delle macchinette devi essere più veloce del pullman... In un istante sei nel BERTA, il più temuto tra i dossi naturali nella provincia di Imperia.. e tu non sei riuscito a scegliere una giusta canzone da Spotify, quindi sei lì che contempli il vuoto cosmico chiedendoti tra te e te cosa tu abbia sbagliato nella vita.. tutto questo perchè nel Berta non funziona internet.
Sei devastato, finisce la tua hit serba e poi ti parte Ultimo. E li sei davanti a un bivio, fare il berta senza musica o con quel gran artista romano di Ultimo che ti dice "Ho bisogno di amarti, ma non come vuoi tuuuu!!!".
Prendo la scelta più saggia, mi strappo le cuffiette e guardo il mare, dopo 0.7 secondi una catasta di alberi mi copre la visuale, e l'unica cosa possibile è.... conversare con la tua amica logorroica.
Odio il lunedì.
"Ehi Hope!" esclama l'oca al mio fianco, dentro di me stavo pensando che dopotutto Ultimo non era una così brutta scelta... Mannaggina.
Forzo un sorriso peggio di quello che faccio ai testimoni di Geova quando osano disturbarmi la domenica, mi appresto a morderla di potenza sulla spalla, lei mi guarda e mi morde a sua volta.
Ridiamo come delle galline squagliate facendo girare pure l'autista del pullman per mandarci a fanculo.
Ma a noi non interessa perchè siamo ACAB.
Finisce il Berta per fortuna, quelli che sono in piedi, anzi quelli che ce l'hanno fatta medicano i compagni feriti senza tibie, per la frenata senza preavviso scherzosa dell'autista nella fermata di Piazza Calvi, che burlone!
Tiro la mia amica per la manica facendole perdere la mobilità dell'arto e sbattere la caviglia nel gradino, ogni giorno sembra la Via Crucis o comunque una giungla, o mangi o hai già mangiato; Scendiamo, io sana e salva mentre la mia amica sta cercando di capire se chiamare il numero azzurro o il wwf, ma io non bado a queste cose, mi avvicino al tabacchino che di solito è l'unico aperto a quell'ora in tutta Imperia.
Entro dentro al tabacchino e davanti a me si presentano le persone meno raccomandabili, però ehi a me non me ne frega un cazzo perchè voglio comprare le mie sigarette, visti i miei spicci manco il barbone vicino l'Ekom opto per prendere i sigarillo, praticamente sono delle sigarette con in torno una foglia di tabacco al posto della cartina.
Dopo il mio acquisto, mi appresto a prendere l'accendino rubato in cucina con cui ci accendevo i fornelli, ovviamente un bic, piccolo ed rosa shocking e mi accendo la torcia che puzza di culo ma i vizi vanno preservati.
La mia amica logorroica mi guarda come se avessi il santo Graal in mano, finalmente possiamo svelare il suo vero nome La Donna Pigna! E sapete perchè? Questa è una storia molto divertente... C'era una volta un uomo, credo fosse uomo, e la sua più grande dote era quella di essere incredibilmente deficiente, ma nel senso che ignorava davvero le cose! Questo esemplare venne chiamato dalla scrittrice "Uomo Pigna" e in una sera di una bella vacanza a Barcellona, lui come un tuono a ciel sereno entrò per poco (molto poco per fortuna) a far parte delle nostre vite, il suo nome era Jamarley, ma ti puoi chiamare Jamarley?? Cioè il cognome era anche peggio mi ricorda vagamente come si dice cipolla in inglese.
AH ciliegina sulla torta, veniva da una città che molti temono a nominare perchè nessuno sa precisamente dove si trovi o come si nomini, dalla regia dicono faccia cagare come città (fonte attendibile, mamma benagol) fate un applauso a... Ascoli Piceno!!
Andando avanti, mi guarda con i suoi occhi color nocciola o verdi, chi cazzo ha mai capito come ce li hai, la donna pigna, il suo sguardo parlava e diceva: "Me ne dai una?" E io che sono sempre stata una persona di buon cuore mi appresto a dirle di no.
Ma io mi chiedo, se io sto già coltivando il mio vizio da baddy perchè dovrei mai coltivare anche il suo? Mi accendo la sigaretta facendole il dito medio ricordandomi le sante parole di mia madre "Il tuo tabacco è il tuo tabacco se gli altri vogliono fumare che se lo comprino"
"Sti rossi..." Dico seguita da un tsk. Dunque sigarillo acceso, puzza di culo nell'aria, abbiamo da fare lo "spacca polmoni", quelli deboli potrebbero pensare sia la salita di piazza Calvi ma, quelli sono solo degli illusi che non fanno una vera scuola come la mia.
Quindi tu sali, respiri, affanni e poi arrivi alla VERA salita, e la guardi con animo intimorito ripensando che forse avresti dovuto fare colazione, o iscriverti all'IPSIA (è più in basso) da quanto è ripida non vedi neanche la fine e dentro di te, con mezza sigaretta in mano inizi a incamminarti senza lamentarti troppo perchè sarebbe stato davvero faticoso.
Con fatica arrivo in cima, entro a scuola, timbro e scopro di dover andare al terzo piano.
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