Episodio 29: Dimostrazione Morale di Superiorità
"Il disonore è sinonimo di debolezza, avresti dovuto affrontare il tuo destino."
"Neanche io sono felice di vederti papà"
La risposta arrogante di Hikau, lo fece solo arrabbiare. Era quello il suo piano e ci stava riuscendo alla perfezione.
"Come osi parlarmi con quella sfacciataggine figlio ingrato?! Sotto quale tetto hai vissuto?!"
"Sotto quello di un padre che, nel mio punto di debolezza, mi ha abbandonato e, ti dirò di più io ti odio! Hai permesso che uccidessero mamma invece di proteggerla!"
"Oh e così conosci tutta la verità eh?"
Disse Anubis con il suo tono saccente. Fino a quel momento si era allenato senza sosta, giorno e notte, solo per potersi vendicare dellaffronto subito da quel traditore che non meritava nemmeno di vivere. Era questa la loro psicologia, i traditori che andavano contro il popolo dovevano sparire subito.
"Da dove la tiri fuori tutta quella spavalderia? Vuoi essere umiliato ancora?"
"Risparmiati le chiacchiere per quando finirai allaltro mondo"
"In realtà pensavamo di poter intraprendere un dialogo pacifico con voi"
Disse il Pokemon Dignità, dallalto della sua ironia e sfacciataggine. Era pronto a parlare senza peli sulla lingua, la situazione lo stava infastidendo di brutto e non avrebbe permesso a quei figli di puttana di filarla liscia.
"E tu chi saresti? Un altro alleato del traditore?"
Lo sbeffeggiò Anubis. La popolarità degli Eroi di Villaristoro non era così conosciuta rispetto agli per il semplice fatto che, di comune accordo, avevano deciso di mantenere un basso profilo per potersi dedicare completamente alla creazione di un paradiso per tutti i Pokemon.
Anzi per QUASI tutti i Pokemon. I Pokemon cattivi non erano ammessi.
"Il mio nome è Daindal e sono leroe di Villaristoro"
A quella risposta, lumore risoluto e convinto dei Pokemon Aura cambiò drasticamente. Certo, erano molto più numerosi ma, avere a che fare con un Eroe, poteva portare tranquillamente alla morte.
"Questa si che è una cosa interessante, beh era logico, non sai vincere da solo eh Hikau?"
Esclamò Anubis ma il citato fece un sorrisetto.
"E qui che ti sbagli Anubis sarò io a combatterti e lo farò da solo. Sempre se accetti la sfida e non ti comporti come un codardo."
La risposta fece imbestialire lEx amico di infanzia che subito si scagliò con un crescipugno talmente potente che era in grado di spostare laria senza sforzo. Ma fu tutto inutile, Hikau lo bloccò senza problema per poi respingerlo. Anubis era sempre più contrariato, nel mentre Hikau se la sghignazzava.
Anche questo faceva parte del piano, Dopo essere riusciti a evitare lattacco al villaggio, un altro obiettivo era quello di far arrabbiare i propri avversari in modo da far partire immediatamente la battaglia, scompigliando ogni singola analisi di attacco composta dai propri avversari.
La situazione si poteva tagliare con un grissino, la lotta poteva incominciare da un momento allaltro. Ognuno viveva di una pressione psicologica diversa, soprattutto Hikau, che non era mai stato così tanto sicuro di sé, si sentiva in grado di sconfiggere chiunque. A lui non importava. Sentiva circolare nelle sue vene una forza mai sentita e, tutto il merito, veniva rappresentato dalla parola Perdono.
Hikau aveva perdonato Kyora, nonostante fosse stato lui a renderlo un traditore, e finalmente era riuscito a perdonare se stesso. Ormai lui se ne fregava come gli altri lo definivano, per lui era importante finire quella questione una volta per tutte, era durata fin troppo e non aveva intenzione di portarla avanti ulteriormente.
Stavolta non sarebbe scappato, non avrebbe permesso che se ne occupassero gli altri. Il suo compito, in quel preciso momento, era quello di affrontare Anubis. Il suo nemico, il suo rivale storico.
"Non sai fare di meglio?"
"No, niente è debole e incapace, non riesce a fare nulla"
"Sei una mera delusione, NON VALI NULLA! POTESSE TUA MADRE VEDERTI IN QUESTO MOMENTO, SI FAREBBE SOLO UNA GRASSA RISATA!"
Anzi, il suo obiettivo non era solo Ken ma tutti coloro che, fino a quel momento, lo avevano umiliato, violentato psicologicamente con parole piene di odio. Il tutto se la godeva con la pace dei sensi. Non era una vendetta ma una rivincita, non gli importava nemmeno di ricevere il loro rispetto, ormai non valeva più niente.
"Sai una cosa Anubis?"
Nel mentre gli faceva quella domanda mentre gli teneva ancora il pugno bloccato, altre frasi gli tornarono in mente.
"Oggi ti farai pestare ancora vero? E così divertente vederti ridotto in quelle condizioni, è davvero uno spasso"
"Oh ma guarda, non stai urlando, cerchi di dimostrarti forte o vuoi solo evitare ancora più dolore? Io credo la seconda ma beh...non ho ancora finito"
"Era impossibile fare ancora più schifo ma, impossibile ma vero, tu ci sei riuscito, congratulazioni"
Tutti quei pensieri duravano mezzo secondo e infatti Anubis non fece in tempo a rispondere, che Hikau lo colpì con uno Crescipugno dalla potenza senza calcolo, peccato il fatto che il bullo se lo aspettava e riuscì a proteggersi per quello che poteva, quasi rischiando le ossa delle zampe.
"Il vecchio Hikau non esiste più, ora sono un nuovo Pokemon. Un Pokemon che non ha più paura di nulla, che non teme più dei bastardi come voi, mi avete rotto il cazzo in una maniera incredibile e, ora che sono in pace con me stesso e sono più forte, vi dimostrerò che non siete altro che mostri"
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