Capitolo 3: Salvataggio

Rimase da solo per poco quando, i Lucario più forzuti di nome Axt e Obel lo andarono a prendere. Sarebbe stato giustiziato nel mezzo del villaggio, dove tutti avrebbero potuto godere della morte di uninutile peso e dalla liberazione di questultimo.

Hikau ormai aveva accettato tranquillamente il suo destino, anzi non vedeva assolutamente lora e anche quello poteva tranquillamente essere un disonore ma infondo a chi importava? Forse poteva ancora dimostrare qualcosa di sé stesso ma non ne voleva affatto sapere, avrebbe semplicemente accettato il suo destino per permettere così ai membri del villaggio, di liberarsi dal più grande disonore di quella specie.

Fu appeso come in crocifissione, bloccarono le parti del corpo per evitare che si liberasse, anche se non lo avrebbe fatto ugualmente. Era considerata come una specie di cerimonia di liberazione, il potersi liberare di uno scarto, di uninutile spinarak della società, rendeva tutti molto felici, anche perché era un evento molto raro, anche impossibile per certi versi ma non quel giorno

"(Finalmente addio a questo mondo crudele)"

Questi erano i pensieri di Hikau, ormai arreso con se stesso. Aveva accettato il suo destino senza alcun rimorso, nel mentre continuava a pensare alla libertà che attendeva nellaldilà, di un qualcosa di unico e indolore. Prese parola il capo del villaggio che invitò al silenzio con unalzata di mano.

"Siamo qui riuniti per poter mettere fine alla inutile vita di questo essere disonorevole verso la nostra società!"

A quelle parole, dette con odio e crudeltà, seguirono molti applausi e incitamenti per il giustiziato, il momento si stava avvicinando e tutti erano in trepidante attesa che lo schifo della società, di colui che aveva osato macchiare lonore dei Lucario più di chiunque altro, venisse fatto fuori.

"Mai, ci era capitata una cosa del genere, il Lucario più debole mai nato, colui che poteva gettare fango sulla nostra popolazione ma il padre, ha deciso gentilmente di ripudiarlo, dandoci così la possibilità di liberarcene una volta per tutte!"

I Pokemon Aura continuavano ad acclamare con foga. Nessuno mosse per lui uno sguardo pietoso anche solo per dirgli addio in maniera onorevole. Ma, daltronde, lui non si meritava lonore. Lui non si meritava nulla, non era altro che uno scarto, di un individuo nato per morire dopo aver portato scompiglio in una società.

Quello rappresentava il dolore, un sentimento indigesto che certe volte non aveva altro che portarti a compiere gesti innaturali, con la frustrazione della manifestazione del proprio animo indigesto. Il battito del cuore che ormai aveva accettato tutto da tempo, si limitava a battere tranquillamente, senza alcun ripudio. Nella sua mente non faceva altro che gioire per quel momento.

"Che arrivino i mietitori!"

Dei Lucario con dei mantelli di pelle che coprivano una zampa, mentre dallalta unascia, arrivavano pronti a compiere il proprio lavoro. Lui si lasciò andare al proprio destino come un Peluche in attesa del colpo di grazia, almeno la lana sarebbe rimasta e riciclata no? Era giunto, era giunto il momento della liberazione, nessuno avrebbe potuto mai lontanamente impedirlo ma

sapete comè? Certe volte mai giocare con il destino e con la vita di qualcuno.

"FERMI IMMEDIATAMENTE!"

Lo stupore fu non poco, lentamente tutti voltarono la testa per vedere solo un figura: una Braixen. I Lucario, dapprima sorpresi, si misero a ringhiare, come era possibile che una Pokemon diversa si fosse infiltrata nel loro villaggio, era un disonore e la soluzione era la morte dellintruso.

"COSA FAI?! SCAPPA!"

Urlò Hikau, non voleva avere una Pokemon sulla coscienza anche allaltro mondo

"TI UCCIDERANNO!"

"Nah, non ti preoccupare io non solo sola"

Rispose lei tranquillamente e senza alcuna paura.

E, come un fulmine a ciel sereno ah no aspè il fulmine ci fu davvero e un Pokemon giallo fece la sua comparsa

"Très bien, siamo arrivati in tempo!"

"Ma quello, è Ampharos!"

"Perché il capo del Gruppo investigativo Pokemon sta violando il nostro villaggio?!"

"Io, violando? Oh no, avete capito male, noi siamo qui per impedire la morte di quel Lucario"

Disse in modo schietto e senza giri di parole, facendo arrabbiare ancora di più la tribù. Hikau proprio non riusciva a capire cosa stava accadendo. In fin dei conti non voleva essere liberato, lui voleva solo morire.

"Chiunque entri nel nostro villaggio deve essere eliminato! All'attacco!"

I Pokemon aura si lanciò allattacco, mentre la braixen riuscì a liberare Hikau, dopo aver aggirato tutti i Lotta-acciaio, concentrati sul capo del gruppo investigativo Pokemon.

"Cosa stai facendo?"

"Non lo vedi? Ti sto aiutando, ti portiamo al sicuro, ORA AMPHAROS!"

I Lucario, accortosi della fuga di colui che doveva essere giustiziato, si lanciarono per ucciderli entrambi ma una possente luce li abbagliò, Ampharos aveva appena usato flash per poi prendere la Braixen e il Lucario e filarsela da lì.

"Ahhh i miei occhi! O qual disonore! Ma la pagheranno, oh si che la pagheranno e pure cara!"

Nel mentre Ampharos era già sceso dalla montagna, per lui non era molto difficile portare Braixen e Lucario ma, dopo essersi allontanato abbastanza, li mise giù.

"V-Voi non sapete cosa avete fatto, liberandomi avete scatenato la loro ira, verranno a uccidervi!"

"Tranquillo Hikau, va tutto bene"

"Voi come sapete il mio nome?"

"Diciamo che ti abbiamo spiato, attendevamo solo il momento adatto per riuscire a trascinarti fuori da quell'inferno."

Hikau era ancora sottoshock, in cuor suo la morte era lunico problema e lo è tuttora quella mossa li avrebbe condannati, lui lo sapeva, la loro furia era inarrestabile, aveva paura per lincolumità di altri Pokemon. Non voleva mettere in pericolo altri Pokemon, quello non faceva ltro che suscitare in lui altro senso di colpa.

Era stato salvato da Pokemon esterni, ciò non andava bene. Sarebbe sicuramente finita male per tutti, non voleva, voleva solo morire, perché non lo lasciavano morire? Lui non valeva più niente, era solo, inutile e solo un danno alla società.

"D-Dovevate lasciarmi morire"

"Capisco il tuo stato danimo ma lo dovevamo proprio impedire, altrimenti altrimenti sarei venuta meno alla promessa che feci a tua madre"

Il Lucario sgranò gli occhi e guardò la Braixen, non poteva credere a quello che aveva sentito, come era possibile? NoNon era possibile oppure cera qualcosa che neanche il villaggio dei Lucario sapeva. Qualcosa si nascondeva nella verità della sua vita. Sentir nominare sua madre era stato letteralmente uno Shock che, in cuor suo, non riusciva a sopportare. Soffriva ancora molto.

"Ma non è posto in cui parlarne, ora dobbiamo tornare alla sede e fare rapporto!"

La Braixen annuì alle parole del Pokemon Luce, mentre Hikau era ancora completamente scioccato, non riusciva a credere ancora a credere alle parole della Braixen e svenne, anche leccessivo rischio scampato.

Ampharos se lo caricò e lui e la Braixen tornarono a fare rapporto alla sede.

Dopo svariate ore, il Lucario aprì gli occhi, ritrovandosi in una stanza a lui sconosciuta. Cercò di identificarla, pensando che tutto passato non fosse stato altro che un incubo ma, invece, era la verità.

"Finalmente ti sei svegliato!"

Fece una voce femminile, lui si voltò e vide una Mawile

"D-Dove sono? Cosa mi è successo?"

"Sei svenuto, almeno questo è quello che mi è stato detto, in questo momento ci troviamo in una delle stanze del gruppo investigativo Pokemon."

"Gruppo...investigativo Pokemon?"

"Esatto, siamo a Brusilia, insomma lontano da casa tua."

"Siete in pericolo! Lasciatemi tornare al mio villaggio prima che sia troppo tardi!"

"Non possiamo, adesso dobbiamo tenerti sottocchio e proteggerti."

Fece lei tutta tranquilla, mentre rovistava in alcune carte.

"Perchè state...facendo questo per me? Io sono inutile...sono debole, se fossi stato forte a quest'ora"

"A questora saresti un prepotente e a momenti anche un farabutto o persino un assassino, così come la tua specie."

Fu unaltra voce femminile a parlare che Hikau riconobbe...

La Braixen.

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