Prologo - IL RITORNO AD HOGWARTS

Due anni dopo la battaglia di Hogwarts, la morte di Silente e la vittoria di Harry su Voldemort, una ragazza, Hermione Granger, e un ragazzo, Draco Malfoy, decidono di fare ritorno ad Hogwarts stavolta in qualità di docenti, per affiancare ai vecchi e tristi ricordi, altri nuovi e felici.

Nonostante sia passato un bel po' di tempo, l'aspetto dei giovani maghi non è cambiato quasi per nulla. Hermione, intelligente, saggia, con occhi piccoli, marroni, fortemente espressivi; capelli bruni con riflessi rossi, folti e ondulati di natura; labbra non eccessivamente carnose, spesso abbellite da un rossetto rosa carne o tendente al rosa scuro. Invece Draco, un ragazzo schivo, distaccato tranne che con i suoi amici - ora non più - d'infanzia Crabbe e Goyle, freddo, leggermente ossessionato dalla purezza del sangue delle persone che lo circondano, con occhi di media grandezza, grigi come una nuvola che non sa se piovere o se lasciar passare i raggi solari e spesso glaciali; capelli biondi, lisci, tagliati poco più sotto delle orecchie e con un leggero ciuffo che invade la sua fronte; labbra carnose e di un colorito più scuro rispetto a quello della ragazza.

In una mattina d'estate la bellissima Hermione Granger si incammina verso il binario 9 3/4 con le mani nelle tasche, uno sguardo pensieroso e la testa colma di pensieri. Arrivata alla stazione, mentre aspetta il treno, si guarda un po' attorno, abbandonandosi così ai ricordi che quel luogo conserva. Sospira. Ritornano a galla il momento in cui lei per la prima volta si addentra nell'affollatissima stazione di King's Cross, per poi dirigersi verso il pilastro, dietro al quale nessun essere umano si sarebbe mai potuto immaginare che ci fosse stata una stazione ferroviaria. Un ulteriore ricordo, quando è salita per la prima volta sull'enorme e spaziosissimo treno dell'Hogwarts Express che, se le sue estese conoscenze babbane non sbagliano, può essere paragonato agli attuali "Freccia Rossa", tipici del nord Italia. Ancora un ultimo ricordo occupa la sua mente: la prima volta che ha incontrato Harry e Ron in un vagone del treno, mentre si abbuffavano con tutte i più svariati dolciumi.

Grazie a questi pochi eventi Hermione ha avuto la meravigliosa opportunità di farsi due amici fantastici come Harry e Ron, anche se a dirla tutta adesso quest'ultimo è il suo attuale ragazzo. Pochi secondi dopo Hermione viene costretta a tornare alla realtà da un suono inconfondibile: l'Hogwarts Express. Il fumaiolo del treno sbuffa di continuo, mentre sul volto della ragazza sorge un lieve sorriso al sentire il rumore perpetuo delle rotaie in costante avvicinamento.

Ormai è possibile intravedere a distanza il treno che sta per arrivare. Però, dopo essersi guardata attorno un'ultima volta, come per evitare che questi ricordi scappino via dalla sua mente, scorge con lo sguardo l'ultima persona che avrebbe voluto incontrare in quel momento: Draco Malfoy, acerrimo nemico di sempre.

Quest'ultimo, dopo averla vista, si avvicina con la sua solita nonchalance e altezzosità a lei, sicuramente per provocarla. Hermione volge lo sguardo altrove e cerca di far finta di non sentirlo; specialmente adesso non avrebbe mai voluto parlare con un ragazzo così mutevole e superbo come Draco.

"Ehi, Granger, passata bene l'estate?" afferma Draco, senza ricevere risposta da lei.

Nel frattempo il treno arriva e si ferma davanti ai suoi occhi, ora ansiosi di mettere piede su quel treno. Una volta dentro, Hermione si dirige verso il vagone insegnanti purtroppo occupato già da molti docenti. Così, visto e considerato che è la prima volta che si avvia nella carriera di insegnante, entra nel vagone successivo, constatando che fortunatamente non vi è nessuno all'interno.

Hermione con fare nostalgico accarezza le pareti di quel piccolo spazio, appoggia la borsa sul sedile, per poi accingersi a posare la pesante valigia nel vano portaoggetti di quella stanza. Purtroppo, però, la sua altezza sotto la media le complica il lavoro, facendo spuntare dopo qualche minuto delle goccioline sulla fronte della ragazza. Quando la situazione sta per degenerare, ecco che fa il suo ingresso Draco che, per evitare di avere la ragazza sulla coscienza, la aiuta a sistemare la valigia.

Finito ciò, i due si siedono l'uno di fronte all'altro, rivolgendosi a momenti sguardi fugaci e di assoluta incomprensione. E, così, continuano ad evitarsi e a non parlarsi per un altro quarto d'ora, quando poi Draco sospira e si decide a parlare, perché scocciato dalla situazione.

"Granger, stammi a sentire" sbatte le mani sulle cosce, guardando Hermione con la sua solita freddezza.

"Che cosa vuoi, Draco?" afferma lei con la testa appoggiata sul palmo della mano destra, mentre il gomito rimane appoggiato al finestrino.

"Prima di tutto mi dovresti almeno dire un grazie, visto che ti ho aiutata a posare quella valigia che in quel momento stava attentando alla tua vita" soffoca una risata con un piccolo colpetto di tosse.

"Allora, se mi hai distolta dai miei pensieri per rompere le palle, puoi anche andare a materializzarti in un altro vagone e, anzi, assicurati che sia il più lontano possibile da questo" Hermione socchiude gli occhi con serietà.

"Oh, ma guarda, la Granger è passata alla difensiva adesso! Da quando usi questi termini così volgari? I tuoi genitori sicuramente ne saranno delusi" porta una mano davanti la bocca con fare spiritoso e pungente.

"Smettila, ok?" Hermione si mette a gambe accavallate e braccia conserte.

"Come vuole signorina" fa una risatina di scherno "Comunque, non è questo che ti volevo chiedere. Sai, siamo in viaggio da un po' e non abbiamo ancora messo nulla sotto i denti..." cerca nella sua valigia, collocata al suo fianco.

"Sai, non l'avevo notato, Draco" gesticola con le mani, alzando gli occhi al cielo.

"Adesso, però, la puoi smettere anche tu ti comportarti in maniera insolitamente altezzosa nei miei confronti" si schiarisce la voce e riprende il discorso di prima "Stavo dicendo, visto che non abbiamo messo niente sotto i denti, vuoi una cioccorana?" Draco esce un piccolo sacchettino bianco con dentro qualche dolciume.

"E perché mai dovrei accettare qualcosa offerta da te? Chi mi dice che non sia una cioccorana avvelenata o che tu possibilmente non abbia fatto qualche incantesimo su di essa, per stordirmi o, magari, mettermi k.o.?" domanda ancora un po' restia nell'accettare il dolce, mettendo le mani sui fianchi e inclinando di poco la testa.

"Sai, Granger, a volte non fa bene prendere così sul serio tutto e fare i minimi controlli. In ogni caso, sappi che non ho fatto nulla a questa povera cioccorana. Ho comprato qualche dolciume all'entrata dell'Hogwarts Express e poi sono venuto subito qui, visto che il vagone docenti era troppo pieno. Dunque, stai tranquilla!" gliela porge, allungando il braccio verso di lei.

Hermione, ancora un po' titubante, prende la bacchetta e fa degli incantesimi di controllo alla cioccorana, costatando che Draco ha detto la verità. Così, dopo aver posato la bacchetta nella tasca sinistra del suo giubbotto, prende la cioccorana, aspettandosi qualche passo falso da parte di lui.

"Grazie, comunque" afferma Hermione, gustandosi la cioccorana assieme al ragazzo.

Dopo quel piccolo momento di intimità, se così si può definire, entrambi proferiscono poco e niente.
Hermione si riappoggia al palmo della mano, mentre i suoi occhi scorrono a velocità inaudita il paesaggio esterno, regalandole una sensazione di relax.

Un'ora dopo il treno arriva al capolinea, gli allievi, così come gli insegnanti, prendono i propri bagagli, scendono da esso e si imbarcano verso la scuola nelle solite barche che hanno accompagnato - e tutt'ora accompagnano - gli studenti all'imponente castello, simile ad una fortezza inespugnabile: la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

A distanza osservare Hogwarts nella sua imponenza risulta ancora più bello e sognante che di presenza: gli occhi Hermione guizzano velocemente le enormi rocce, sopra le quali si erge l'accogliente Hogwarts, a primo impatto paragonabile ad un labirinto; centinaia di luci dorate o più tendenti all'arancio, provenienti dai vari locali della struttura, illuminano la notte, così come le lanterne, una volta alzate in cielo, risaltano nel buio e tenebroso cielo notturno.

Una volta arrivati al castello, gli allievi vengono fatti fermare davanti all'entrata, per poi procedere allo smistamento in Sala Grande in presenza del famosissimo cappello parlante, mentre Hermione, Draco e il resto dei docenti fanno il loro ingresso nella struttura, fermandosi un attimo a guardarsi attorno.

E' tutto come prima: i luoghi, le stanze, gli ornamenti, la posizione dei mobili, lo stile della scuola, con i rischi e i segreti di un tempo: ogni cosa sembra essere parte di un magnifico sogno ridiventato realtà.

Arrivati nell'atrio principale, i due ragazzi rimangono come paralizzati e si abbandonano ad ulteriori ricordi.

Draco, prima di dirigersi verso il proprio dormitorio, afferra di scatto il braccio di Hermione, che si accinge ad avviarsi verso la sala comune di Grifondoro. Hermione si volta sobbalzando e corrugando la fronte confusa.

"Che vuoi ancora, Draco?" afferma la ragazza, liberando il braccio dalla sua presa.

"Nulla, solo chiederti se ti senti pronta per vivere questa nuova avventura" dice con tono interrogativo.

"Beh, sì, ma non credo che ti importi più di tanto" conclude Hermione con fare ancora un po' distaccato.

Subito dopo la situazione viene smorzata dall'arrivo di Harry, Ron e Ginny, che iniziano a riempirla di domande e abbracci, mentre Draco si incammina, precedendo tutti loro.

"Ehi, ciao, Hermione" la abbraccia forte "ci sei mancata!" afferma Ginny entusiasta di rivederla, mentre le si getta al collo, come se fosse una bambina eccitata.

"Ehi, amica, passate bene le vacanze?" Harry le dà un piccolo abbraccio e un bacio sulla guancia, per poi sorriderle.

"Ehi Hermione" dice Ron con un tono amorevole "tutto bene?!" si avvicina a lei, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio con una mano, mente con l'altra le accarezza il viso.

Hermione saluta tutti, non appena finiscono di farle domande su domande, sposta lo sguardo su Ron e lo bacia. Alla fine del bacio, appoggia la fronte sulla sua, tenendo la mano sui suoi fianchi e gli sussurra qualcosa con un sorriso felice, nonché innamorato.

"Buon inizio anno, amore mio" le guance si colorano di un lieve rossore.

Successivamente tutti insieme si incamminano verso il dormitorio di Grifondoro, sistemano i propri bagagli in vari punti delle loro stanze e ognuno si rilassa sui loro soffici e comodi materassi. Hermione, così come Draco, si gettano sincronicamente sul letto, sospirando e guardando il soffitto con aria pensierosa, quasi sognante.

Quello sarebbe stato l'inizio di una storia bella e interessante, ma piena di intrighi, scoperte e cambiamenti di carattere, che avrebbe stravolto del tutto, ma movimentato, la vita di tutti gli altri, anche se ora come ora nessuno ne è consapevole.

(REVISIONATO - 1/09/2018☑)

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Se vi piace questa storia, continuate a leggerla...rimarrete sicuramente strabiliati!

Grazie a tutti ❤

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