La sorella di tutti - Capitolo Due


- Mmm, come butta smilzo? - mi disse con sarcasmo. - E' passato un  po' di tempo ma non ricordo quanto. Saranno dieci, undici anni al massimo. -
- Quattordici -  feci io mormorando e strinsi un pugno.
- Cosi tanto? - Fece lei fingendo imbarazzo. - Mmm, sei messo davvero male, c'è scritto qui,  hai il colesterolo a più di trecento. Cazzo, amico mio,  mi stai rendendo le cose troppo facili, così non è divertente. Lo sai che fra poco ti farò venire un infarto? -

- Sei una bastarda lo sai? - le dissi digrignando i denti. 

- Si, me lo dicono tutti. Che ci vuoi fare, il mio è un mestiere di merda. Eppure qualcuno deve  farlo, è un compito ingrato,e ci vuole tatto. Che devo dire io che non ho neanche un contratto? Non sono neanche precaria, non sono niente. Non mi pagano eppure lavoro H24. Non mi versano i contributi, nè l'assistenza sanitaria. Eppoi, non ho mai fatto una vacanza in vita mia, nè un giorno di malattia. Non ho mai avuto nessuno che timbri il cartellino al posto mio. Niente. Io sono la Morte, l'instancabile paladina della Sorte. Quella che non è mai in ritardo. E devo esserlo, perfetta intendo, è questo il mio destino, questa è la mia parte. Ci sono troppe aspettative sulle mie spalle, troppe pressioni. Difficile restare calma e a volte sbaglio. Eppoi mi chiedo, dove sta scritto che io debba essere così? Si lo so, ti sto annoiando. E' che anch'io avrei bisogno di considerazione. In fondo, chiedo solo un pò di rispetto. 

- Tu, rispetto? Come quello che riservi alle tue vittime? -

- Che dovrei fare? Chiedervi: "Per piacere, dovete buttare il sangue?" Dai, che discorsi assurdi. Prendi te, mi hanno mandato in questo ospedale per farti il servizio. Senza rancore ma devo spedirti all'altro mondo, fra un paio d minuti al massimo. Sarà un attimo. -

- Aspetta, non sono pronto. Non ancora, ho bisogno di un pò di tempo. Ho delle cose troppo importanti da sistemare. Che dici se facciamo un patto? -

- Un patto? Con te che sei steso in un letto merdoso con un catetere attaccato al pisello? Non mi sembri in condizione di negoziare niente. E' già tanto che parlo con te. Lo faccio solo per ingannare il tempo. - 

- Si, hai ragione, ma io potrei sostituirti. Così tu potresti fare un paio di giorni di vacanza. Che so, al mare, in Sardegna. Potrebbe funzionare, che dici?  Non lo verrebbe a sapere nessuno. Te lo prometto. -

- Mmm, lo sai che a pensarci bene, la tua idea non è poi così stramba? E' che non mi sembri in grado di uccidere la gente. Non hai le competenze necessarie. Mi sembri un pischello. - 

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