Due occhi color tempesta
Il profumo d'incenso mi pizzica il naso e le monache cantano canti in latino.
È la messa, una messa fatta in una calda mattina d'estate.
La luce entra attraverso le finestre della chiesa.
Noi e le monache siamo separate dai fedeli da una grata.
Anastasia è qui accanto a me.
È carina questa chiesa, è piccola, rustica...
Guardo l'altare: vi sono il prete, Don Roberto, e due chierichetti, uno dai riccioli castani e uno con una massa di capelli nerissimi spettinati.
Quello con i capelli neri è opposto al nostro lato e ora sta spargendo l'incenso.
Lo guardo.
E lui guarda me.
Ha due occhi grigi, grigi come le nuvole di una tempesta.
Ok. Mi sta guardando, ha davvero due bei occhi.
Mi sorrise.
Devo sorridergli?, non lo so, oh mamma mia, gli sorrido o non gli sorrido?.
Gli rimando il sorriso.
L'unico maschio poco più grande di me con cui ho avuto a che fare fino ad adesso è stato mio fratello Gabriele.
"Come si chiama quel chierichetto?". Chiedo in un sussurro ad Anastasia.
"Quale?".
"Quello con i capelli neri".
Lei lo guarda.
"Filippo mi pare, perché?".
"Così".
Filippo, è davvero un bel nome.
"E quanti anni ha?".
"Se non sbaglio dovrebbe averne 17"..
Quando il prete passa a dare la comunione alle monache i due chierichetti gli tengono un panno sotto per le briciole.
Dopo un po' arriva il mio turno.
"Il Corpo di Cristo". Dice il prete.
"Amen". E prendo l'ostia.
Per un secondo prima di voltarmi incrocio gli occhi di Filippo.
Sono occhi davvero belli.
Cerco di rompere l'ostia con la lingua.
Mi siedo accanto ad Anastasia.
"Che cos'hai sulla tonaca?". Mi chiede.
"Eh?". In effetti nelle pieghe della tonaca, vicino alla corda, mi è rimasto attaccato un foglietto.
Lo prendo.
Attaccato al foglio vi è un bottone.
"Un bottone!". Esclama Anastasia. "Posso prenderlo?".
Glielo do e leggo il foglietto.
"Cara monachella novizia di cui non conosco il nome, io mi chiamo Filippo e ho 17 anni.
Ho visto che i nostri occhi si sono incrociati più volte durante questa celebrazione.
Vorrei tanto sapere il tuo nome e conoscerti.
Non ti preoccupare io non voglio amare una monaca, non sono uno di quegli uomini, voglio soltanto conoscerti ed esserti amico.
Spero che questo foglietto che cercherò di farti arrivare durante la comunione ti arrivi.
Ps: ho messo il bottone per Anastasia, so che li colleziona.
Tuo, spero in futuro amico, Filippo Monticelli.".
Quindi mi vuole solo essere amico?.
Va bene, una compagnia in più qui dentro, o meglio, lì fuori.
"Scusa". Chiedo ad Anastasia. "Ma te quanta gente ti conosce?".
"Tanta". Risponde. "Sono famosaaaa!".
Questo credo di averlo capito.
Guardo un ultima volta Filippo.
Lui mi guarda a sua volta.
Neanch'io provo quel sentimento per te Filippo, ma sì, mi piacerebbe averti per amico.
Credo che mi sono appena trovata un nuovo "alleato".
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