STORIA FAI DA TE - PARTE 1

A grande richiesta in questo inserto settimanale parleremo di come strutturare una storia, di come evolverla e di come scriverla.

Perché alle volte il talento da solo non basta. Non serve saper giocare con le parole, avere una fervida fantasia ed essere capaci di imbrigliarla nero su bianco. Serve un metodo. Una BUSSOLA che ci guidi attraverso gli scogli da superare, che ci faccia trovare preparati quando arrivano i BLOCCHI DELLO SCRITTORE!

Quindi, per prima cosa, oltre a degustare le nostre leccornie, prendete carta e penna, tastiera e schermo e seguitemi in questo percorso!

Siamo bombardati da idee. Belle, innovative, sconvolgenti, fantastiche e reali. Frullano nella nostra testa pregandoci di essere scritte. Di dar loro una voce, un corpo, di vivere. Per farlo in modo ordinato e per ricordarci tutto, però, dobbiamo prima di tutto annotarle da qualche parte: scriverle sulla carta, digitarle a computer oppure registrare la nostra voce mentre le raccontiamo. Questa si chiama IDEA.

L'IDEA è la fase 1 per la stesura di una storia, di qualunque genere sia. Sono poche righe, poche frasi che racchiudono un mondo inesplorato.

Dall'IDEA si comincia a sviluppare la storia, ad ampliare, ad aggiungere dettagli. Dare nomi ai personaggi, inserirli in un determinato contesto storico. A dare vita a grandi linee allo svolgersi degli eventi. Non è una cosa lineare, non scriviamo uno schema temporale, non è una trama. È la storia che prende forma. È ciò che vogliamo raccontare, ma senza spoilerare nulla.

Per esempio un'idea può essere questa "voglio narrare la mia vita. Scrivere un'autobiografia." oppure "ho sognato che andavo a prendermi un gatto, rosso striato, prepotente. Lui era lì che mi fissava e quando si strofinava contro le mie gambe mi ha trasportato in un mondo magico". Queste sono idee che il SOGGETTO andrà a delineare: quindi per l'autobiografia il soggetto sarà così " È la vita di una ragazza italiana, vissuta a cavallo di due millenni, brillante, combattiva, fiera, intelligente, ma anche insicura, gentile, premurosa. Una ragazza come tante, sfigata, sportiva. La sua storia non ha nulla di speciale, ma proprio per questo va raccontata, per non dimenticare che anche la normalità è importante. La storia partirà dalla sua infanzia, l'adolescenza e la vita adulta e toccherà tutti i momenti più importanti della sua vita." Sto raccontando una storia senza spoilerare quello che accadrà. È ancora vago, è un principio.

Man mano che sviluppiamo il SOGGETTO, possiamo sviluppare la TRAMA. Questa sarà una successione di eventi che fanno partire la storia e che la portano alla conclusione.

Infine possiamo fare una SCALETTA, in cui ogni punto è un capitolo.

Qui per ogni punto possiamo scrivere quello che accade facendo finta di stare dietro una macchina da presa. Filmiamo la scena, scrivendola, in modo tale da poter scriverci sopra un bel capitolo ricco di dettagli, di sentimenti e di pathos.

Una domanda può sorgere spontanea: "Quando scrivo, la storia mi sfugge di mano e non seguo la scaletta. Come faccio?"

La scaletta ci permette di non perdere il filo e di avere sempre uno sguardo di insieme sulla storia, specie se intricata e complessa. NON bisogna, però, seguirla alla lettera. La storia è sempre in evoluzione e i personaggi prendono letteralmente vita. È normale che si esca dal seminato.

In questi casi o si riscrive la scaletta, modificandola oppure, se il capitolo scritto serve più a noi scrittori per capire le dinamiche di un personaggio o il suo carattere che al lettore per procedere con il racconto, si taglia. Lo si tiene da parte, come una nota a piedi pagina, un post-it che attacchi e stacchi, e scrivi il nuovo capitolo. Questo procedimento è anche chiamato "KILL THE BABY".

Nel prossimo incontro su "STORIA FAI DA TE" affronteremo "IL VIAGGIO DELL'EROE", un modello abbastanza comune in tutte le storie e che aiuta a sviluppare la trama della storia. 😉

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