La punteggiatura:

Parliamo di un argomento spinoso, molto spinoso, spinosissimo!!!

Partiamo a parlarne con i dialoghi.

Ogni casa editrice inserisce la punteggiatura all'interno dei dialoghi a modo suo. Come dovrebbe quindi comportarsi uno scrittore? Esistono delle regole? Cerchiamo di fare chiarezza.

Secondo Daniele Imperi blogger professionista che si occupa della scrittura per il Web e della correzione di bozze nel blog Penna blu, uno scrittore deve trovare il proprio modus scribendi anche sulla scrittura dei dialoghi, mostrare al lettore una sua impostazione e mantenere sempre quella, almeno finché non pubblicherà con un editore.

Egli sostiene una serie di scelte attuali accettate in editoria. Vediamone alcune insieme.

Definizione di caporali:

Le caporali « » sono segni che distinguono un dialogo. Mostrano al lettore che quelle parole o frasi sono direttamente pronunciate dal personaggio e non dal narratore.

L'uso della virgola dopo il punto:

In alcuni dialoghi è presente sia la forma parlata sia quella narrata, nelle strutture dialogo-narrazione o dialogo-narrazione-dialogo. In questo caso dobbiamo o no fare uso di virgole? Ecco la sua scelta

Forma preferita: virgola dopo la chiusura delle caporali

«Partite così presto?», chiese la donna.

Forma non corretta: nessuna virgola dopo le caporali

«Partite così presto?» chiese la donna.

Questa forma non è corretta per Daniele: non "suona" bene . Le caporali non sono segni di interpunzione, quindi è strano vedere una lettera minuscola dopo un punto interrogativo.

Manca anche una pausa: se togliete la virgola, che sancisce una sorta di interruzione nel dialogo, siete obbligati a leggere tutto di fila, come se fosse un'unica frase. Non bastano le caporali a creare quella pausa necessaria, quello stacco fra dialogo e narrato.

NOTA CAFFè LETTERARIO : Alzino le mani quanti si ritrovano in questo errore!!!


L'uso della virgola per l'inciso

Consideriamo due frasi dialogate, la prima senza virgole e la seconda con una virgola in mezzo.

«Sono davvero sicuro che tu dica la verità.»

«Nonostante le prove, sono davvero sicuro che tu dica la verità.»

Adesso inseriamo una parte narrata in ognuna.

«Sono davvero sicuro», disse il commissario, «che tu dica la verità.»

Nessun problema in questo caso. La frase dialogata è unica e lineare, la virgola dopo le caporali separa la frase narrata.

«Nonostante le prove», disse il commissario, «sono davvero sicuro che tu dica la verità.»

A questa forma qualcuno preferisce quest'altra:

«Nonostante le prove,» disse il commissario, «sono davvero sicuro che tu dica la verità.»

La virgola all'interno, perché è presente nella frase dialogata senza l'inciso. Ma ragionando in questo modo verrebbe naturale allora inserirne un'altra anche dopo le caporali, per separare dialogo e narrato:

«Nonostante le prove,», disse il commissario, «sono davvero sicuro che tu dica la verità.»

Il che è davvero brutto a vedersi.

Dove inserire dunque la virgola? All'esterno o all'interno delle caporali? Daniele consiglia di lasciarla all'esterno.


La doppia punteggiatura

Il blogger trova inoltre inutile inserire una doppia punteggiatura in un dialogo. Per esempio in  in presenza di un punto esclamativo all'interno delle caporali, o anche di un punto normale: alcuni tendono a inserire un altro punto anche dopo la chiusura delle caporali.

E il punto andrà esterno o interno alle caporali? Anche qui ci sono diversi esempi e diverse opinioni.

Forma corretta: un solo punto, interno

«Avevate promesso di non partire!», urlò la donna. «E invece ve ne state andando!»

Questo esempio è semplice. Le frasi pronunciate dalla donna sono due e separate. Il narrato in mezzo è una guida per il lettore, esprime l'azione e le emozioni del personaggio. Le tre frasi sono tutte chiuse dai rispettivi punti.

Forma non corretta: due punti, uno esterno

«Avevate promesso di non partire!», urlò la donna. Poi aggiunse, piangendo: «E invece ve ne state andando!».

Qualcuno preferisce questa forma, perché il punto esclamativo chiude la frase dialogata mentre il punto semplice chiude la frase portante "Poi aggiunse, piangendo".

L'uso della doppia punteggiatura però appare un po' ridondante.

NOTA CAFFè LETTERARIO : State pensando ad una revisione delle vostre opere? Non siete i soli temo...


Forma "insolita": un solo punto, esterno

«Partite così presto?», chiese la donna. Poi aggiunse: «Addio, dunque».

È insolita perché Daniele non la ritiene non corretta. Il punto esterno vuole chiudere sia la frase portante sia la dialogata. Vediamo però questo nuovo esempio:

«Partite così presto?», chiese la donna. Poi aggiunse: «Addio, dunque!»

In questo caso è preferibile – perché si è obbligati – inserire il segno di interpunzione all'interno, perché è un punto esclamativo proprio del dialogo. Daniele ritiene però che agire in questo modo non sia uniforme nella scrittura. Anche il punto semplice del primo esempio fa parte della frase dialogata e può chiudere allo stesso tempo anche la portante, perché le caporali, come abbiamo già visto, non costituiscono punteggiatura.

Speriamo con questo piccolo articolo di essere stati utili e di aver risposto ad alcune domande che spesso ci poniamo, ricordiamo le fonti. Buon Lunedì a tutti !!!



Risorse esterne:

Articolo liberamente tratto dal blog PENNA BLU di DANIELE IMPERI 

Vi invito a leggere alcuni interessanti documenti (in formato pdf) sulla punteggiatura nei dialoghi:

Analisi della gestione dei dialoghi di dieci case editrici    a cura del sito Oblique

Dialoghi e punteggiatura                                                                a cura di Chiara Vitetta

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top