CAFFÈ, RUNE, OROSCOPO, UNA GOCCIA DI MAGIA ... SAGITTARIO
In mille luoghi puoi incontrarlo,
il problema è tenerlo!
Cuore indomito,
fare lieto.
Freccia alla mano,
zoccolo al piede,
parola schietta,
silenzio breve.
Arte in amore,
segreto di cuore!
(Filastrocca di Zaffiro__)
Il caffè letterario vuole fare gli auguri a chi compie gli anni in questo mese e lo fa permettendo a celisabetta di scatenare la Wicca che risiede in lei...
La streghetta parlerà del segno zodiacale del SAGITTARIO tra un caffè con la panna e una torta al cioccolato o, forse, tra un cappuccino e una crostata alla frutta... vedremo!
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23 NOVEMBRE 21 DICEMBRE
Alberto Moravia, pseudonimo di Alberto Pincherle è stato: uno scrittore, giornalista, sceneggiatore, saggista, drammaturgo, poeta, reporter di viaggio, critico cinematografico e politico italiano.
Nasce a nel 1907 da una famiglia dedita a professioni intellettuali il padre, infatti, era architetto e pittore.
Giovane contrae la tubercolosi ossea, malattia che lo costringe a lunghi periodi di forzato isolamento.
Tale periodo lo porta a esplorare, senza riserve, i temi dell'alienazione sociale, mostrando: l'ipocrisia, il materialismo e la povertà morale del suo tempo.
Questa condizione continua convalescenza lo porta a iniziare la stesura di quello che è, di certo, il suo romanzo più importante: Gli indifferenti (1929).
Si può sostenere, quindi, che il lavoro di Moravia riconduce alla natura del realismo e della lucidità razionale, la crisi esistenziale della borghesia che ha attraversato gli anni del dopoguerra, intrecciando costantemente soggettività e oggettività.
All'attività di romanziere alterna quella di giornalista che gli permette, nonostante i problemi di salute, di viaggiare e di scrivere diversi reportage.
Si occupa anche di sceneggiature cinematografiche che però, avendo origini ebraiche, non può firmare col suo vero nome a causa delle leggi razziali del 1938.
Nel 1941 sposa una delle più importanti narratrici del nostro secondo dopoguerra.
Sono gli anni del conflitto mondiale ed escono le raccolte di racconti: L'amante infelice (1943), bloccato dalle autorità, L'epidemia (1944), ma soprattutto una delle sue opere più amate e discusse: il romanzo breve Agostino (1944), che appare in una tiratura limitata ed illustrata da due disegni di Guttuso.
L'8 settembre '43 fugge da Roma, quando viene a sapere che il suo nome è sulla lista stilata dai nazisti delle persone da arrestare. Si nasconde a Sant'Agata di Fondi, fin quando l'avanzata dell'esercito alleato restituisce a entrambi la libertà.
Si può quindi dire che la produzione di Alberto Moravia conosce tre diversi momenti o fasi:
-La fase del realismo borghese (1929-1945)
Coincide con la fase del realismo borghese e della fusione di elementi realistici, esistenzialistici e, soprattutto dal 1935 al 1941, surreali. Le opere più importanti di questo periodo sono: Gli Indifferenti e Agostino.
Gli indifferenti (1929):
il romanzo racconta il grigiore, l'opacità e l'indifferenza a volte cinica, a volte indolente, di quattro personaggi borghesi:
Leo, un libertino sempre pronto a imbrogli economici ed erotici, per cui contano solo il sesso e il denaro, a cui Alberto Moravia contrappone Michele, un uomo incapace di prendere iniziativa, inconcludente e distaccato dalla vita.
A questa coppia se ne oppone una femminile: Mariagrazia che, madre di Michele e amante di Leo, si rivela frivola, corrotta e gelosa della figlia Carla, che sprofonda nel disgusto delle abitudini e nella noia.
Agostino:
Protagonista di questo romanzo breve è un ragazzo che, con la madre, trascorre le vacanze estive in Versilia. Agostino non può dirsi un bambino e neppure un adulto è quindi privo d'identità individuale, sentendosi diverso senza sapere bene il perché; è privo, poi, di un'identità sociale, perché riconosce il disagio della sua estrazione borghese e, in particolare, l'appartenenza soffocante a un sistema di pregiudizi e convenzioni, che gli fa riconoscere il fascino vitale dei ragazzi proletari che giocano sulla spiaggia ma che, allo stesso tempo, lo porta a respingerli, perché troppo rozzi e volgari.
Il momento delle vacanze, inoltre, si sovrappone alla scoperta del sesso, soprattutto a causa dello shock che Agostino vive quando scopre sua madre con un giovane sconosciuto.
- La fase del neorealismo (1947-1957)
Il secondo periodo è quello del Neorealismo, dove appaiono spesso personaggi popolari che assumono il ruolo di un'alternativa positiva al mondo borghese. Le opere più importanti di questa fase sono La romana e La ciociara.
La romana (1947):
Protagonista del romanzo è Adriana, una giovane di vent'anni, popolana, che, dalla bellezza un po' fuori moda, e dall'indole buona e innocente, viene corrotta dalla società che la circonda: un'Italia fascista in cui regna l'immoralità e l'attaccamento al potere.
La romana è tratto il film omonimo del 1954 diretto da Luigi Zampa, con Gina Lollobrigida nei panni di Adriana.
La ciociara (1957):
Siamo al termine della e Cesira, una negoziante vedova e piuttosto spregiudicata, è costretta a scappare da Roma con la figlia diciottenne, Rosetta. Madre e figlia si dirigono verso Vellecorsa, in Ciociaria, dove Cesira è convinta di poter trovare rifugio nella casa dei propri genitori per poi tornare a casa dopo poche settimane.
Tuttavia l'esilio, a causa di una serie d'imprevisti, dura molto di più e, proprio nel momento in cui sembra che il momento del ritorno sia arrivato, la piccola Rosetta viene stuprata.
Da La ciociara, invece, è tratto il film omonimo girato da Vittorio De Sica con Sophia Loren a interpretare il ruolo di Cesira.
- La fase del pessimismo (1960-1990):
L'ultima fase dell'attività di Alberto Moravia è caratterizzata da uno spiccato pessimismo.
Lo scrittore non crede più al popolo come a un'alternativa valida e torna a concentrarsi sull'universo borghese, ancora in crisi, e privo di morale e vitalità. I temi, allora, sono quelli dell'estraneità, della passività di fronte all'esistenza e dell'insensatezza del vivere. Il romanzo più importante del periodo è La noia.
La noia (1960):
Si tratta di un disperato romanzo d'amore che, attraverso la storia di un pittore incapace di stabilire un rapporto armonico con la realtà che lo circonda, introduce il lettore nelle pieghe della società del , una società che, dietro al benessere, nasconde un malessere che coinvolge tutti i livelli della vita quotidiana e dei valori umani.
I temi nella produzione di Alberto MoraviaSe è vero che analizzando da vicino l'opera di Moravia ci si accorge che è bene suddividerla in tre periodi, è altrettanto vero che, a ben vedere, guardando soprattutto alla sua produzione più importante, e quindi a Gli indifferenti, Agostino e La noia, è possibile individuare alcune caratteristiche ricorrenti:
Nel mondo borghese hanno importanza solo il sesso e il denaro, usati come strumenti per possedere le persone.
L'intellettuale o l'adolescente sono personaggi che vivono un senso di straniamento, di impotenza e di crisi, poiché incapaci di superare le logiche della classe a cui appartengono.
La scrittura si ispira a un realismo critico che, attraversato da un lucido razionalismo, si risolve, non di rado, in sentito sarcasmo antiborghese.
Negli anni Cinquanta a Roma, con il supporto di Carocci, Alberto Moravia fonda la rivista Nuovi Argomenti e si occupa della redazione insieme a Pier Paolo Pasolini ed Enzo Siciliano. Escono i: Racconti romani (Premio Marzotto) e Il disprezzo.
Nel 1955 pubblica su: Botteghe Oscure la tragedia e inizia a collaborare come critico cinematografico a L'Espresso.
(ELSA MORANTE E ALBERTO MORAVIA.)
La fine della relazione con Elsa Morante e l'inizio di quella con Dacia Maraini.
Nel 1957 viene pubblicato: La ciociara (1957), nel 1958: Un mese in URSS, nel 1959: Nuovi racconti romani e nel 1960: La noia, con cui Moravia si aggiudica il Premio Viareggio.
Nel 1962 Moravia si separa definitivamente da Elsa Morante e va a vivere con un'altra scrittrice, , con cui fonda, poco dopo, la Compagnia del Porcospino nel teatro di via Belsiana a Roma.
Dal 1979 al 1983 è membro della Commissione di selezione alla Mostra del Cinema di e inviato speciale del Corriere della sera (1975-1981).
Per L'Espresso cura un'inchiesta sulla. Nel 1984 si presenta alle elezioni europee come indipendente nelle liste del Pci, e diventa deputato al (1984-1989).
Tuttavia non può dirsi un intellettuale: Alberto Moravia, infatti, rappresenta, piuttosto, un modello di pensatore laico e , che può servirsi del marxismo, ma come strumento di conoscenza e non come ricetta sociale e politica.
Il 26 settembre 1990 lo scrittore muore nella sua casa di Roma.
CARATTERISTICHE DEL SEGNO:
PIANETA DOMINANTE: GIOVE
SEGNO: MOBILE
SEGNO OPPOSTO: GEMELLI
ELEMENTO: FUOCO
COLORE: BLU
METALLO: STAGNO
PROFUMO: GELSOMINO D'ARABIA, ESSENZA DI CUORE DI PATCHOULI. (profumi che ricordano l'oriente e l'avventura)
STAGIONE IDEALE: TARDO AUTUNNO CHE SCONFINA CON L'INVERNO
PIETRA: ZAFFIRO BLU, TANZANITE, TOPAZIO,
GIORNO FORTUNATO: GIOVEDÌ (dedicato a Giove)
FRASE SIMBOLICA: DATEMI UN CAMBIAMENTO E SARÒ FELICE!
DESCRIZIONE:
Segno di fuoco governato da Giove pianeta per eccellenza che dispensa ricchezze e di fortuna, il Sagittario è considerato uno dei segni più:
OTTIMISTI; GENTILI,INDULGENTI VERSO IL PROSSIMO;BONARI.
Il Sagittario è caratterizzato di una forte carica che lo spinge sempre in avanti, oltre i limiti del proprio mondo personale.
La freccia con cui viene rappresentato esprime la sete di avventura, di andare oltre, di colpire un obiettivo.
A livello simbolico il Sagittario rappresenta quella parte di noi che è costantemente alla ricerca dell'oltre per crescere sia intellettualmente che emotivamente.
Per cui ricerca ciò che non è ovvio che lo porta verso l'avventura, ciò che ancora non è conosciuto. Questo grazie anche alla sua innata vitalità che gli impone un costante movimento. Questo lo porta a iniziare vari progetti senza riuscire a finirne nessuno.
Può, inoltre, renderlo eccessivamente incline al piacere, al gioco o divertimento futile.
Il segno manda tutto all'estremo pertanto tende ad avere un eccesso di: fiducia, desiderio, possesso, ottimismo abbinato ad uno scarso senso della realtà.
Resta però un segno franco privo di sotterfugi. È difficile che i nati del Sagittario rinuncino a giocare lealmente con il prossimo a causa del loro senso di giustizia, che a volte può essere troppo pronunciato e, qualche volta, sin troppo particolare.
Possono essere molto diretti pertanto mancare di sensibilità creando qualche problema nei rapporti, soprattutto con le persone che hanno una dolcezza spiccata.
Ciò non toglie che siano dotati di grandi principi, così come lungimiranti e proiettai verso il futuro e il prossimo.
Idealiste, dotate di gran fervore, possono avere svariati interessi come la cultura in generale (filosofia, arte, religione ecc..) ha una infinita passione per i viaggi e le culture lontane sono espressione del bisogno del Sagittario di andare oltre ciò che è conosciuto.
Il viaggio non deve essere inteso solamente come spostamento da un luogo ad un altro, ma come viaggio della mente e dell'intelletto.
Per questo motivo troviamo Sagittari sedentari che, però, hanno una incessante sete di scoperta che esprimono attraverso la lettura o il piacere di osservare con animo curioso tutto il circostante. Questo fa sviluppare in loro l'amore per il dialogo, il sapere quindi sanno essere ottimi insegnanti, quando non diventano saccenti, pedanti, fastidiosi, convinti di essere sempre nel giusto.
Una delle più grandi qualità del Sagittario è la capacità di riuscire a pensare in grande, di immaginare le cose e guardarle in una prospettiva più ampia.una cosa che però, se non adeguatamente supportata da una buona dose di senso pratico e capacità di analisi, può tradursi in una certa ingenuità e sprovvedutezza sul piano pratico.
Il Sagittario sa esprimere le emozioni con trasporto e sincerità e anche un certo candore.
I nati del segno hanno, infatti, una natura emotiva facile all'entusiasmo, schietta e sincera, dalla forte capacità comunicativa. Possono disporre anche di un buon senso dell'umorismo che li rende inclini al riso, anche nelle situazioni piuttosto demoralizzanti.
In quanto segno mobile, il Sagittario tende ad adattarsi con facilità all'ambiente e alle persone con cui interagisce anche se a volte può mancare di empatia e ha difficoltà a interagire con persone più sensibili o emotivamente più profonde e complesse.
Può esserci pertanto un certo disagio o una tendenza alla fuga dinanzi alle situazioni che richiedono troppo investimento emotivo o che lo costringono a confrontarsi con aspetti di sé che tutto sommato ritiene sia meglio non vedere.
In pratica i Sagittario è: Simpatico, imprevedibile, spontaneo. Il suo amore per la vita, la sua curiosità e il tuo ottimismo lo rendono di larghe vedute.
Sia l'uomo che la donna del segno tengono molto alla loro indipendenza e alla loro libertà e questo incide non poco nelle loro relazioni.
La paura di un coinvolgimento emotivo nasce proprio dalla paura di perdere la propria libertà.
Nelle relazioni il Sagittario tende ad essere molto idealista: il suo amore deve essere o diventare unico, diverso, non è, quindi, facile da compiacere, soprattutto nel confronto con la realtà quotidiana, che quasi sempre finisce con il dimostrarsi grigia o banale.
Quando è più giovane, il Sagittario tende a dimostrarsi refrattario agli impegni a lungo termine, ma una volta che si impegna con qualcuno è generoso, sincero, genuino e manifesta il suo amore in maniera esuberante ed entusiasta.
La fedeltà, in genere, non una prerogativa del segno. Anche se il Sagittario è felicemente sposato, non disdegna altre avventure. Non bisogna dimenticare che Giove domina il segno e lo rende vagabondo, oltre che dedito ai piaceri della buona tavola.
Ne consegue che il Sagittario cerca soprattutto un compito, una missione in cui credere per sentirsi utile e che abbia un senso di scopo.
Siccome è un segno mobile, inoltre, per lavorare al meglio, deve essere libero nella scelta dei tempi, non oppresso, interessato al mestiere che svolge.
L'idea di un lavoro fisso e stabile, o di fare tutta la vita la stessa cosa, senza la possibilità di esprimere le sue potenzialità, tende a deprimerlo e gli toglie la voglia di fare.
È molto difficile immaginare un Sagittario in un lavoro d'ufficio, noioso e ripetitivo che non gli consenta di muoversi e spaziare.
Ovviamente non tutti i Sagittario sono destinati a lavorare in uno di questi settori, ma si adatteranno bene a qualunque attività purché garantisca loro libertà di movimento, imparare cose nuove, aprirsi ad esperienze diverse.
IN DEFINITIVA:
LE RUNE DEL SAGITTARIO
Le RUNE sono l'antico alfabeto celtico usato dai veggenti per predire il futuro o dare consigli. Le Rune devono essere incise su materiali naturali e ognuna può essere usato come amuleto propiziatore che attira e gestisce, in modo positivo, l'energia. L'amuleto lo possiamo creare noi incidendo le rune su un sasso o una giada e portandolo addosso.
RICORDATE: "nessuno incida rune se non è in grado di domarle" è un monito che va ascoltato!
HAGALZ
E' la runa del sacrificio, della missione da portare avanti.
INDICA:
SAPIENZA; POTERI DIVINI; ARMONIA TRA ANIMA E CORPO; FERTILITà.
Hagalz consiglia di accettare tutte le novità positive o negative, felici o dolorose perché, sicuramente, potranno insegnare qualcosa che sarà utile e renderà più forti.
Hagalz, la runa dei cambiamenti positivi o negativi, mantiene lo stesso significato sia che esca diritta che capovolta.
La sua interpretazione si riferisce sempre al momento che si sta vivendo:
- Felice perché sta per iniziare una vita di coppia.
- Doloroso per la perdita di qualcuno che si ama o perché si attraversa un momento di crisi.
Il significato di Hagalaz dipenderà anche dal messaggio delle altre rune, se la consultazione non è effettuata con una sola runa.
Indipendentemente dalla positività del cambiamento prospettato, Hagalaz ci dice che ci sentiremo a disagio: proveremo ansia, paura e sfiducia.
Abbandonare ciò che si conosce per avventurarsi in qualcosa di nuovo è sempre fonte di inquietudine.
Questa runa, però, ricorda che il segreto del successo consiste nel perseverare e che, alla fine, si sarà ricompensati.
Trasmette quindi una visione positiva della vita:
Le pessime esperienze non devono spaventare o far dubitare del futuro, della serietà o della bontà delle persone, sia di quelle che già si conoscono, sia di quelle che si incontreranno proseguendo il cammino che si apre di fronte.
LE RUNE RICORDANO:
La vita è fatta di una serie continua di cambiamenti. Intestardirsi in un atteggiamento conservatore porterà solo insoddisfazione e sofferenza.
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SAGITTARIO
Emblema dello spirito libero, dell'indipendenza, della voglia di viaggiare e divertirsi, quindi musica dance, anche indiana e caraibica. Hai Ho (you are my destiny) di A.R. Rahman, The Pussycat Dolls Learn to fly - Foo Fighters
Al Sagittario piace viaggiare e l'avventura che sia per il weekend o per più settimane, non riesce a stare fermo nello stesso luogo per più di tre giorni di seguito.
Il spirito d'avventura torna a scalpitare ogni volta che è costretto a rimanere stabile e questo potrebbe riverberarsi anche nelle relazioni, facendolo diventare allergico alle storie serie.
Forse non gli converrebbe imparare a volare, come chiedevano i Foo Fighters in uno dei loro pezzi più famosi?
Forse farebbe prima.
CANZONE DEDICATA:
(Jai Ho)
Ho i brividi
quando mi tocchi
Ti farò scaldare,
avrò tutto quello che hai
Ti farò venir voglia di dire: Jai Ho
(Jai Ho)
Ho la febbreChe scorre come fuocoPer te andrò fino in fondoTi voglio portare più in alto (Jai Ho)Continuo costantemente, costantementeE' così che mi sentoQuesto battito è forte, così forteLo sentirai
(Jai Ho) Tu sei il motivo per cui respiro (Jai Ho)
Tu sei il motivo per cui ancora credo (Jai Ho)
Tu sei il mio destino
(Jai Ho)
No, non c'è niente che ci può fermare (Jai Ho)Niente potrà mai mettersi tra noi due (Jai Ho)
Quindi vieni e balla con me
Jai Ho!
Prendimi, prendimi, prendimi, andiamo, prendimi
Ti voglio ora.
So che puoi salvarmi, vieni e salvami
Ho bisogno di te ora.
Sarò tua per sempre, si, per sempre
Ti seguirò
ovunque, in qualunque modo
Non ti lascerò mai andare via
Jai Ho
(Jai Ho) Fuggiamo, lontano
Ti porterò in un posto.
Questa fantasia di me e di te.
Non perderò mai la mia opportunità.
Yeaahhhh
Riesco a sentirti
Mentre scorri attraverso le mie vene.
Non c'è alcuna idea nel mio cuore
Non sarò mai la stessa.
(Jai Ho) Continua solo a bruciare
Si tesoro, continua solo ad arrivare (Jai Ho)
Lo capirai tesoro
Io sono una su un milione.
Tu sei il motivo per cui respiro (Jai Ho)
Tu sei il motivo per cui ancora credo (Jai Ho)
Tu sei il mio destino
(Jai Ho)
No, non c'è niente che ci può fermare (Jai Ho)
Niente potrà mai mettersi tra noi due (Jai Ho)
Quindi vieni e balla con me
Jai Ho! Ascoltami, è il destino
Prendimi, prendimi, prendimi, andiamo, prendimi
Ti voglio ora.
So che puoi salvarmi, vieni e salvami
Ho bisogno di te ora.
Sarò tua per sempre, si, per sempre
Ti seguirò
ovunque, in qualunque modo
Non ti lascerò mai andare via
Jai Ho, Jai Ho, Jai Ho
Ho bisogno di te
Lo faremo
Sono pronta
Perciò prendilo!
(Jai Ho) Tu sei il motivo per cui respiro (Jai Ho)
Tu sei il motivo per cui ancora credo (Jai Ho)
Tu sei il mio destino
(Jai Ho)
Non c'è niente che ci può fermare (Jai Ho)
Niente potrà mai mettersi tra noi due (Jai Ho)
Perciò vieni e balla con me
Jai Ho!
Jai Ho!
Balla balla
Jai Ho
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