Il Medaglione
EXT. MARSIGLIA (STRADA PRINCIPALE) - NOTTE - 1720
MARGOT, una donna dal viso scavato e pallido, si trova sdraiata sul ciglio della strada coperta da un telo di stoffa strappato in vari punti. Con il braccio avvolge la figlia ALIZÈE, di appena tredici anni.
La bambina dorme mentre gli occhi della madre, aperti ma privi di vita, sembrano vegliare su di lei.
È una notte fredda, a prova di ciò piccole nuvole di condensa escono dalla bocca di Alizèe.
Le due sono circondate da pozzanghere di acqua stagnante e i ciottoli sotto di loro sono luridi.
La strada pullula di cadaveri, alcuni coperti da lenzuola e stracci mentre altri abbandonati alla decomposizione.
Un vecchio PRETE incappucciato, dall'altra parte della strada, sta ungendo i morti con uno straccio a coprirgli il naso e la bocca.
Si china sulle ginocchia per fare il segno della croce sulla fronte di un bambino morto di fame.
DUE giovani PASSANTI percorrono la strada, illuminata da qualche sporadico lampione, con passo celere e coprendosi il volto con delle sciarpe riccamente decorate. I vestiti che indossano risaltano per la loro bellezza estetica e per i colori intensi.
Un CLOCHARD, seduto poco distante da Margot e Alizèe, tossisce attirando gli sguardi colmi di disgusto dei due aristocratici.
A un isolato di distanza, QUATTRO POLIZIOTTI, appartenenti alla maréchausée, stanno conducendo un servizio di ronda. Puntano le loro torce, e con esse le pistole, verso i corpi che trovano a terra.
Il più alto di loro, PIERRE, prende a calci un cadavere per assicurarsi del decesso.
Insieme ad alcuni suoi simili, un topo passa vicino al clochard il quale, con uno scatto felino, lo afferra e senza esitazione se lo porta alla bocca.
I versi di dolore dell'animale svegliano Alizèe rivelando i suoi grandi occhi nocciola, posizionati sopra a delle occhiaie profonde e violacee.
Gli squittii cessano mentre la bambina inizia a scuotere la madre.
ALIZÈE
(a fil di voce)
Ma. Mama?
Si toglie la coperta per potersi mettere in ginocchio, nel farlo il braccio di Margot le scivola addosso.
Afferra il volto della madre e lo pizzica sempre più energicamente mentre lo sguardo morto della donna sembra fissarla.
ALIZÈE
Mama ne me laisse pas.
Inizia a piangere affranta mentre il clochard finisce la sua cena.
Questo si volta verso di lei quando la sente urlare per il dolore. Il prete fa la stessa cosa, senza però smettere di ungere uno dei cadaveri.
Le grida attirano le attenzioni di OLIVIER, uno dei poliziotti. Questo osserva per un istante la scena prima di richiamare i colleghi con un gesto della mano.
Alizèe scuote la madre rivelando un medaglione attaccato alla collana della donna. Questo raffigura il geroglifico della mosca racchiuso in un pentagono.
Alle spalle della bambina, Olivier arriva con passo veloce e la afferra per i lunghi capelli bruni.
Nonostante le grida nessuno lo ferma, il clochard osserva indifferente mentre Alizèe cerca di divincolarsi e gli altri poliziotti raggiungono il collega.
L'unica cosa che la bambina riesce a fare è afferrare il medaglione e strapparlo mentre viene trascinata via.
Il prete si alza in piedi e cerca di inseguirli, ma viene subito notato da GERARD, l'unico dei poliziotti ad avere una cicatrice sul volto.
Questo gli punta la pistola alla fronte facendogli cenno di voltarsi.
Il vecchio, vedendo sparire Alizèe dietro a un angolo, desiste e fa un passo indietro.
GERARD
Bon.
Il poliziotto afferra un sacchetto legato al suo fianco. Lo apre e afferra una moneta, la lancia per terra e si gira per allontanarsi.
Prima che il prete abbia tempo di chinarsi a raccoglierla, il clochard, a carponi, afferra la moneta e si mette in piedi per scappare.
EXT. MARSIGLIA (VICOLO CIECO) - NOTTE
Alizèe viene scagliata a terra ed emette un urlo di dolore. Piange e prega mentre Gerard raggiunge i colleghi.
Il vicolo sarebbe buio se non fosse per la luce lunare e le torcie dei poliziotti. Olivier guarda la mano usata per trascinare la ragazzina con disgusto mentre la pulisce con un fazzoletto, preso da un taschino dell'abito.
ALIZÈE
S'il vous plaît, Monsie--
Uno schiaffo dell'uomo tronca la supplica spaccando il labbro inferiore della sua vittima.
Questa si pulisce il sangue con le dita imbrattando il medaglione. Smette di piangere mentre l'aggressore porge la propria torcia a Pierre.
Senza più impedimenti, Olivier le si scaglia contro cercando di strapparle i vestiti. Alizèe cerca di ribellarsi ma un pugno in pieno stomaco le toglie le energie.
I colleghi ridono mentre puntano le torcie verso la scena
tenendosi però, ad eccezione di Pierre, a debita distanza.
Gli abiti vengono squarciati rivelando un corpo sporco e in evidente stato di malnutrizione.
Olivier la guarda con disprezzo.
OLIVIER
Impur.
Un ronzio di mosche si avvicina mentre si slaccia la cintura.
OLIVIER
Vous ne servez qu'une chose...
Con questa il poliziotto tira qualche cinghiata alla ragazzina. Finito le sale sopra bloccandole le braccia a terra.
Alizèe, senza più forze, si volta per non guardarlo e chiude gli occhi.
OLIVIER (O.S.)
Regard--
Il sangue dell'uomo le si riversa addosso, questo la porta a sollevare le palpebre mentre il ronzio viene coperto dalle grida di uno dei poliziotti.
Si volta verso l'aggressore e vede una mano aperta, pelosa e insanguinata, fuoriuscire dalla sua bocca.
Negli occhi dell'uomo la bambina ritrova lo stesso sguardo vuoto della madre.
Dietro a Olivier, la Regina delle mosche si erge avvolta dalle sue piccole creature. La ali aperte creano un gioco di riflessi ammaliante con la luce lunare.
Alza il braccio e con esso la sua vittima. Senza sforzo, si sbarazza del cadavere lanciandolo lontano dietro sè.
Il corpo rotola passando oltre i poliziotti per finire ai piedi della DAMA delle mosche. Questa, seppur molto simile alla Regina, ha gli occhi di dimensioni umane e una statura più minuta rispetto ai due metri della padrona.
Alizèe, rimanendo a terra, cerca di allontanarsi andando a finire spalle al muro.
RENÈ, il poliziotto più vicino alla Dama, prova a colpirla con la torcia ma il braccio gli viene bloccato e spezzato dalla presa di questa.
Con la mano libera, l'essere afferra la trachea dell'uomo e gliela strappa. Il poliziotto crolla a terra mentre un flusso incessante di sangue abbandona il suo corpo dalla gola e dal braccio.
GERARD
NOOON!
Gerard alza la pistola ma, prima che possa fare fuoco, la Dama lo raggiunge con alcuni battiti rapidi delle ali.
Gli afferra la mano armata per puntargliela alla base del cranio.
Pierre, pietrificato, la guarda premere il grilletto spargendo il cervello del collega sul muro.
Alizèe lancia un grido e si rannicchia, nascondendo tremante la faccia nelle ginocchia.
La Regina chiude le ali e si china per osservarla da vicino, nel frattempo l'unico poliziotto ancora in vita lascia cadere le torce e inizia a correre.
Fa solamente due passi prima di sbattere contro la Dama e cadere a terra.
Questa gli sale addosso e affonda le lunghe dita nere di entrambe le mani nello sterno dell'uomo, spezzandolo tra le grida di dolore di quest'ultimo.
Il costato si dilata sempre più finché, con uno schiocco, la gabbia toracica si apre rivelando gli organi che custodiva.
Quando la Dama gli afferra il cuore, Pierre sviene.
Alizèe apre gli occhi in tempo per vedere la creatura divorare l'organo con pochi bocconi.
La Regina allunga la mano con cui ha ucciso Olivier e la apre.
REGINA
(sussurro rauco)
Médaillon.
Senza esitazione, la bambina allunga il medaglione e lo lascia cadere nelle le sue dita.
L'essere lo stringe con tale forza da spezzarlo per poi lasciar cadere a terra i frammenti insanguinati.
Le due rimangono a fissarsi per qualche secondo prima che la creatura sposti lo sguardo attirata dai versi della sua simile.
Alizèe continua a guardarla pietrificata mentre la Regina inizia a sua volta a emettere suoni molto simili, anche se più rauchi.
La vede alzarsi e arretrare mentre migliaia di mosche iniziano ad avvolgerla.
La Regina sparisce quando lo sciame si dilegua.
La Dama nel frattempo si è alzata, con il sangue di Pierre che le cola dalle fauci e dalle mani, e sta guardando la bambina. Fa un passo verso di lei ma esita quando questa inizia a gridare terrorizzata.
Alizèe chiude gli occhi vedendola avanzare. Passano alcuni secondi dopo i quali sente un rumore metallico vicino a lei.
Quando apre le palpebre della Dama non vi è traccia e ai suoi piedi trova un sacchetto insanguinato chiuso con uno spago.
Con cautela lo afferra e lo apre, dentro vi trova varie monete d'argento.
Frettolosamente, la bambina chiude il sacchetto.
Si alza e scappa dal vicolo il più velocemente possibile, prestando attenzione a evitare i cadaveri, completamente coperti di mosche.
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