9- la pietra verde

"Come facevi a sapere che io ero in pericolo?" Chiesi a Jhon mentre mettevo il cavallo nella scuderia.
"Ho sentito un cavallo al galoppo da casa casa mia e ho pensato che fossi in pericolo" non si era sbagliato. Annui e rientrammo in casa.
"Hey! Non vorresti curare la mia mano ferita?" Chiese Jhon mentre vedevo che me ne fregavo completamente.
"Umh, non è mortale mettici del ghiaccio e tre giorni passa tutto!" Risposi seccata e nell'intento di andare a svegliare Michael.
Ma lui precedette la mia idea perché lo incontrai a metà scala che scendeva tutto assonnato.
"Ciao!" Lo salutai e gli diedi un bacio su entrambe le guance
"Dormito bene?" Sempre la sua solita domanda, ma mi piaceva quando me lo chiedeva.
"Si molto" feci segno a Jhon di non fiatare su quello che era successo prima.
"Che volete per colazione?" Domandai
"Uova e bacon"
"Anche io"
Cucinai una bella colazione abbondante e con il mio piatto in mano tirai da sotto il tavolo la sedia vicino a Michael, ma come sempre il guastafeste mi precedette e io fuori costretta a sedermi alla sua sinistra.
"Geloso?" Chiese Michael
"Io? Macché..." Che bugiardo, non mentire a Mike.
"Tranquillo non tocchero la tua ragazza nemmeno con un dito!" Perché no!!!?
Per tutta la colazione non parlai e tenni il viso incollato al mio piatto, mentre ero accerchiata dagli sguardi di J, mi secca dire il nome completo, e lo sguardo di Michael. Oh! Stellina mia.
Mi alzai e misi il piatto sporco nel lavello e andai in salotto a vedere un po' di TV.
Dopo venni preceduta dagli altri due.
"La pietra non si illumina ancora" dissi un po scocciata e le braccia intorno al mio petto.
"Già, ci vuole tempo..." Il tempo stringe ma voi non lo sapete!
"Jhon ti prego potresti andartene? È una cosa personale, solo che mi stai sempre addosso se la pietra si i illumina ti chiamo io. Ciao ciao!" Lui capì la mia esigenza e con un sorriso e un bacio mi lascio da sola con Michael.
"Perché lo hai cacciato, sembravi esasperata!"
"Michael non puoi capire. Credo di essere solo un po' stanca" lui fece spallucce ed ad un certo punto un bagliore provenire dalla pietra rossa ci colse di sorpresa.
"Ma cosa!? MICHAEL LA PIETRA SI STA ILLUMINANDO!!" Lui accorse in fretta e prese la pietra in mano.
"È ora!" Sorrisi e congiungemmo le nostre mani impiegando anche la pietra.
"Aspetta! Ma Jhon!?"
"Fottetene" risposi e insieme chiudemmo gli occhi pregando la pietra di indicarci la strada.
Come l'ultima volta sfrecciammo su come un razzo.
"Ooooooh New York!" Esultai non appena arrivammo.
"Questa è Hong Kong!" Mi corresse, che figura. Sapevo che dovevo studiare geografia.
"Ooooooh Hong Kong!" Rise.
"Adesso come facciamo a sapere chi è la persona che ha dentro di se la pietra?" Chiesi a Mike, poi una coppia di cinesotti catturò la nostra attenzione mentre litigavano per strada.
"Non credo che sarà difficile..." Guardò verso i due e iniziò a camminare verso loro.
"Mi scusi, le serve aiuto?" Domandó alla signora asiatica
"No no è tutto appostlo" parlava a sento l'italiano però ci capiva.
"È sicura dalla discussione con suo marito non si direbbe" ribadì io
"Quello non essele mio malito è solo un'amico, ma non capisco pelche si compolta così"
Io e Michael ci guardammo negli occhi e ci intendemmo.
Lui resto con la giovane mentre io andai a cercare l'amico. Lo raggiunsi dopo ben 30 minuti; Miseria! Ma quanto corrono i cinesi?!
"Mi scusi, mi scusi se la disturbo. Ma non è bello come si è comportato prima con la sua amica!" Dissi io mettendole una mano sulla spalla.
"Tu essele?" Mi guardò in incognito
"Sono una che vuole mettere a posto le cose fra voi due. Perché tratti così male una tua amica?"
"A te non impoltale!" Che lingua primitiva!!!
"Oh sì invece. A me può dire perché è così rude con quella ragazza" alla fine si convinse e andammo a parlare tranquillamente seduti in un bar.
"Vede, lei Kilya, essele mia amica da tanto tempo e col tempo io mi sono innamolato di lei però lei amava già un' alto e io ora provare invidia per quella che lo possiede" ora capisco tutto, la pietra vedere sta indicare l'invidia, un altro sentimento da esternare.
"Ho capito, ora però perché non dici cosa provi a quella ragazza!" Dubito all'inizio ma poi li feci coraggio e tornammo dalla ragazza.
Dove piangeva e Michael cercava di consolarla su una panchina.
I due parlarono e quel ragazzo riuscì ad esternare la sua invidia finalmente.
Ed ecco che un'altra gemma e nella nostre mani.
Guardai Michael con sorriso malizioso.
"Che c'è?" Mi domando sentendosi osservato.
"Certo che con questo cappello sei proprio puccioso!" Risi
"Dovevo pur non farmi riconoscere" io non smettevo di ridere.
Ci prendemmo per le mani e col pensiero pensammo a Neverland di New World. Quando prendevo le sue mani mi sentivo protetta e al sicuro.
Cosa mi sta succedendo?!

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