6- nuova avventura

"Ok, ho capito! Sono disposta a recuperare tutte e 15 le gemme" avevo preso questa decisione, si io le troverò. Murray la deve pagare per quello che ha fatto.
"Cosa, sei impazzita?" Mi chiese il nanerottolo.
"No, è solo che io e Michael sappiamo bene che cosa può combinare quell'uomo" dissi alzandomi dal divano e accostandomi vicino a Michael e accarezzandoli una guancia, mi pareva molto triste.
"Ok, allora devi ritornare di sopra"
Stavo per dare una risposta quando Michael ci interruppe.
"No! Lei non andrà di sopra da sola, lei non cercherà tutte e quante quelle gemme da sola. Io andrò con lei" mi stupidì in che modo sicuro lo disse.
"Michael non ce n'è bisogno veramente..." Obiettai.
"Dove si trovano le gemme?" Mi mise una mano davanti la bocca per farmi tacere e poi fece questa domanda.
"Un po sparse per il mondo" bene il giro del mondo in 80 giorni, no 15.
"Vedi, non puoi farcela da sola!" Mi disse con tono dolce e togliendomi la mano dalla mia bocca.
Probabilmente non si è nemmeno accorto ma il suo naso e a 0,001 cm da me. Cercavo di non arrossire e da una vita che aspettavo di incrociare i miei occhi con i suoi.
Ma questo momento magico si interruppe dal suono del campanello della porta. Dannazione! Chi è quel mona che ha deciso di disturbarmi?
Michael andò ad aprire la porta, era Jhon!
"Che ci fai tu qui?" Dissi sorpresa, non aspettandomi una sua visita
"Dopo quella tempesta di ieri ero preoccupato e sono venuto a vedere come stavi" mi abbracciò e mi diede un piccolo bacio sulla spalla nel mentre.
"Allora tu veramente vivi con Michael Jackson!" Disse Jhon mentre squadrava Mike dalla testa ai piedi con aria infastidita.
"Ehm...mi dispiace interrompere questa conversazione ma se tu Ilaria vuoi recitare tutte le gemme ti conviene sbrigarti" ad un certo punto disse Lillo.
"Sai la storia di New World?" Si stupì Jhon. Perché mi teneva per mano?
Io annui e spiegai il mio piano anche a lui.
"Io verrò con te!" Determinato replicò Jhon
"Guarda non è il caso...ho già Michael con me!"
"Oh, viene anche lui" disse un po schifato e poi li senti sussurrare un purtroppo.
"Come facciamo a salire?" Chiesi al nano.
"Basta che vi prendiate per mano e pensate intensamente tutti e tre al mondo di sopra" annuimmo tutti.
"Aspettate però....non so cosa succede se un personaggio di questo mondo sale sopra, vi consiglio però di ritornare tutti prima che cali la mezzanotte"
"Ok" gridammo all'unisono.
Ci prendemmo per mano formando un cerchio e quando stavamo per chiudere gli occhi...di nuovo lui.
"Un secondo, ma io non so come è fatto il mondo di sopra!" Girai gli occhi all'insù e sospirai esausta.
"Jhon immagina tre cazzo di alberi, case in mattone e ci sei..." Risposi scocciata e poi chiudemmo gli occhi pensando intensamente.
Una scia di luce ci trascinó è ci fece salire su come un razzo.
"È tutto buio!" Disse Michael
Non ero sicura dove ci trovavamo però credo che siamo dietro alla porta che aveva passato per arrivare a quel mondo.
"Vieni con me!" Mike cerco la mia mano nell'ombra e me la prese per far sì che non scivolassi o mi facessi male a causa del buio.
È così premuroso.
"Ilaria attenta non scivolare. Mike se la fai cadere ti ammazzo!" Jhon borbottò.
"Piantala non sei il mio ragazzo!" Lo rimproverò e lo sento sbuffare.
"Credo che ci siamo, sento una porta qui" Michael andó contro a una cosa è con la mano cercava di capire se era la porta d'uscita.
L'apri e ci ritrovammo tutti in quel cantiere dove stavo io due giorni fa.
"Questo è il tuo mondo?" Chiese Jhon guardandosi intorno.
Annui e poi mi guardò, si sporse un po' e cerco di farmi un bacio sulla guancia che io fermai subito.
"Ora?" Chiese Mike.
"Ora sarà meglio tornare a casa, qui sta per diventare sera...ma aspetta che direbbero i miei se ti vedessero?" Domandai preoccupata.
"Di centro non puoi dirgli che io sono il tuo animaletto da compagnia..."
"Io una soluzione c'è l'avrei!" Guardammo tutti e due incuriositi il secchione anni 60.
"Io e Ilaria andiamo a casa sua, inventiamo che io sono il tuo ragazzo e Michael se ne va in albergo" non dicemmo nulla, lui aveva in volto solo un sorrisino beffardo.
Mi imbronciai "non mi pare proprio il caso..." Dissi solo, anche se in testa ne avevo di cose da dirgli. Poi mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai piano piano.
"Anche se Michael andra in albergo io non te la darò mai...." Lui divento rosso per l'imbarazzo.
Presi la mano di Michael e tutti e tre uscimmo da quel cantiere solo che prima notai un avviso appiccicato con lo schok sul muro.

ATTENZIONE: questo edificio verrà demolito, per precauzioni di sicurezza, il prossimo mese.

Oh santo cielo!

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