3- Non tutto e come sembra

"Per la precisione dove stiamo andando?" Chiesi all'ometto che ormai mi stava facendo camminare da mezz'ora.
"Bhe, vorrai pur un posto per dormire!" Rispose lui continuando qua gare avanti.
"Cosa?! No no! Io non posso assolutamente restare qui io devo andare a casa da mia mamma..."
"È dove sarebbe casa tua?"
"Bhe, credo su,sono arrivata da la" dissi indicando il cielo.
"Cosa credi che il mondo qua sia identico al tuo. Questo mondo è stato creato per ospitare tutte le meraviglie che si sono perdute nel tempo. Come i mitici anni 80 per esempio..."
"Dici sul serio? Questo mondo contiene tutte le meraviglie del mondo!"
"Per una ragazza all'antica come te può sembrare un mondo perfetto è meraviglioso, ma per un altro può sembrare un orrore. Sai che qui i cellulari non prendono?"
"chissene, questo è il mondo che ho sempre sognato da tempo ma non posso restare qui, mia mamma mi starà cercando dappertutto"
"Il tempo scorre diversamente quando sei qua! È come se si fosse fermato lassù. Sei qua da due ore e se tu dovessi tornare al tuo mondo ti ritroveresti nella stessa e identica ora in cui sei arrivata qui." Cribbio, davvero fantastico.
"Davvero stupefacente" ma c'era ancora una cosa che non mi era chiara.
"Ma senti qua, con tutte le ambientazioni possibili che c'erano perché proprio l'America?"
"L'America? Questa non è l'America porta assomigliare ma non è lei"
"I palazzi e il parco sono praticamente identici" dissi tra me e me.
"E tu come fai a sapere tutte queste cose? Perché non ti sei stupito quando ho detto che vengo da un altro mondo?" Questo ometto mi cominciava ad incuriosirmi.
"Perche io l'assu ci sono stato e sono io il creatore di questo mondo! So come ci si sente stare là sopra con quella terribile società dei giorni nostri è così mi sono creato questo mondo tutto per me!"
"Cosa sei una specie di folletto? Non puoi aver costruito tutto questo con le tue mani poi il portale che porta qui è qualcosa di magico"
"Sono una creatura magica, una sorta di folletto, come mi hai chiamato tu mi basta schioccare le dita e voilà!"
Accidenti questo se lo raccontassi a qualcuno nessuno ci crederebbe. Ero finita in un mondo del tutto diverso del mio, era una sorta di realtà che volevo da sempre.
"E dimmi..." mi imbarazza un po' a chiederlo "...ho notato che qua è tutto come desidero dai vestiti alla musica, persino i ragazzi sono perfetti ma nel tuo mondo hai creato anche...?" Misi creato tra le virgolette non sapevo ancora come definire questo mondo realtà o immaginazione.
"Anche Michael Jackson? È vero che lo stavi per dire?"
"Come fai a saperlo?" Domandai un pochino a disagio.
"Sono magico so tutto su tutti riesco a leggere nella mente delle persone e so che nel tuo cuore e nella tua mente e chiusa la tua unica ragione di vita!"
"Si è vero! Ma rispondi alla mia domanda..." Dissi scocciata del suo blaterale e blaterare.
"Ogni cosa ha il suo tempo ora cerchiamo un posto per farti dormire..."
Ogni cosa ha il suo tempo; no! Quando si tratta di Michael niente ha il suo tempo.
Non volevo discutere e allora non dissi nulla e continuammo a camminare. Fino a giungere alla sera.
Io non avevo ancora mangiato, ero stanca e avevamo cominciato a camminare nel pomeriggio e adesso era sera!
"Scusa, ci vuole ancora tanto per il mio letto? Io sarei stanca e affamata"
Non mi diede risposta mi guardò solo in faccia, allora mi misi a guardare il cielo he si riempiva di stelle luminose.
In particolare c'è n'era una che mi colpì, la guardai per così a lungo che non mi accorsi che erano passati più di venti minuti.
Cercavo di distogliere lo sguardo ma ogni volta la sua bellezza,purezza e semplicità mi colpiva.
"Vedo che quella stella ti piace molto, non è vero?"
"Bhe,si è molto bella..." Risposi guardandola ancora.
"Bene siamo giunti al termine, devi avere una guida ora per vivere in questo mondo"
"Una guida?"
"Si sai, sei la prima essere umana venire da su fin qui. Tu hai scoperto questo mondo; ma è molto delicato e devi saperci vivere"
"Capisco, e chi sarà la mia giuda?"
"Questo devi sceglierlo tu..." Questo mondo stava diventando ancora più strano, prima questo folletto, poi questo mondo magico e ora una mia guida personale.
"Io? E come faccio? Aspetta..." Lampo di genio improvviso.
"Se c'è una cosa che ho imparato in questo mondo fin'ora e che si basa tutto su una volta è una volta non c'erano navigatori o cellulari, quindi i grandi esploratori usavano il cielo per orientarsi...talvolta le stelle formano costellazioni" dissi guardando in alto.
"Continua..." Replicò il nanerottolo mentre seguiva il mio ragionamento,interessato.
"Quella tipo e l'orsa maggiore è quello il sagittario quindi la mia guida è racchiusa in una stella..."
"Brava, ora scegliene una, ma con saggezza e con il cuore una volta presa la tua decisione non potrai più tornare indietro"
Guardai in alto e guardai tutte le stelle che c'erano nel firmamento. Usare saggezza, quindi la testa e il cuore. Poi di nuovi quella stella mi catturò, era bella e brillava più di tutte le altre.
"Voglio quella..." Sobbalzai indicando quel gioiello nel cielo.
"Sicura?" Alzó un sopracciglio.
"Si" risposi sicura e dopo quella stella lascio una scia, come una stella cadente e appoggiandosi proprio davanti ai miei piedi.
Pazzesco qua quando le stelle cadono, cadono per davvero.
La stella si tramutò subito in un uomo, un umano che mai più avrei pensato di rivedere.
Il mio cuore andava a 3000 e dagli occhi scesero lacrime di speranza.
"Sei tu?" Domandai con voce tremante, lui spalancò le braccia e io lo circondai con un abbraccio.
"Oh quanto mi sei mancato Michael. Sei proprio tu? Michael, Michael non lasciarmi più ok?"
Lui si mise a ridere mentre ancora io frignavo sulla sua spalla.
"Ho deciso di mettere le cose più belle che si siano mai state nel mondo,sotto forma di stelle" disse Lillo guardando la scena commovente.
"Sapevo che eri la stella più luminosa del firmamento, lo sapevo lo sapevo" dissi ancora piangendo.
"Ora basta piangere..." Lui parló, la sua voce era così angelica. Mi prese la testa fra le mani e mi assiugò le lacrime.
"Questo è tutto meraviglioso, grazie!" Ero contenta e riferì queste parole al folletto.
"Prego, ma attenta ragazza non è tutto come appare!" Rimasi un po scossa dalle sue parole, ma ciò che contava adesso è che ora è qua con Michael e nessuno avrebbe rotto questa felicità. Lo riabbracciai in altra volta, chiudendo gli occhi. Quando li aprì ero di nuovo sul punto di ringraziare l'ometto ma lui era sparito.
"Dai andiamo a Neverland; hai bisogno di riposo" disse Michael. A Neverland questa era veramente la realtà che desideravo.

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