16- ritorno alla realta p. 1/2

Jhon

La tempesta ormai si era scatenata su tutto il mondo, era forte, violenta.
Mi avvicinai ad una finestra per vedere meglio ciò che stava accadendo fuori. Provavo rabbia,cattiveria,gelosia,invidia ma anche compassione e tristezza. Non so il perché ma ad un certo punto non riuscì più a guardare e chiusi gli occhi girandomi dall'altra parte e cercare di ignorare tutto.
Guardavo Conrad che con i suoi poteri faceva sì che tutto fosse raso al suolo. 
Mi diressi vicino alla sfera di cristallo dove si controllava tutto ciò che che si voleva. Gli chiesi di mostrarmi Ilaria.
"Come farò adesso, t...tutto ciò che avevo andrà perduto! Io...io volevo solo stare vicino a Michael, io lo amo. Volevo vivere serena in quella realtà alternativa. Se solo avessi detto tutto prima.
Adesso verrà demolito tutto e io soffrirò come un cane..."
Piangeva,dalla sua bocca uscivano solo queste parole; mi straziava il cuore vederla così. Perché la faccio soffrire così? Io la amo, e ne sono consapevole allora che se la voglio felice, dovrò lasciarla andare.
Dio santo cosa sto facendo? Tutto questo non sarebbe mai accaduto se non fossi così stupido! Devo metterci un freno. Ilaria, lei è l'unica che può rimettere le cose a posto.
Uscì di corsa dal castello, in preda alla tempesta che stava radendo al suolo qualsiasi cosa.
Allora, un modo per andare nel mondo di sopra!
Mi rammentai di quando cercavamo la prima pietra e per farlo ci eravamo teletraspostarti di sopra chiudendo gli occhi e pensare intensamente.
Chiusi gli occhi e cominciai a concentrarmi, speriamo che funzioni.
Quando riaprì gli occhi mi trovavo esattamente in un parchetto e su una pachino c'era Ila che piangeva.

Ilaria

"Jhon?!" Dissi non appena lo vidi
"Ilaria. Devi venire subito!" Mi disse prendendomi il polso facendomi cadere quasi dalla panchina. Era parecchio agitato.
"Cosa? Ma che succede?" Mi liberai dalla sua presa.
"Murray..."
"Cosa ha fatto?" Appena sentì quel nuovo sobbalzai.
"Sta distruggendo il mondo di sotto con tutti i suoi poteri. Un vero casino"
"No non può farlo! E tu perché sei venuto da me?"
"Perché...perchè sono io che ho dato questa brutta idea a Murray, ho detto di distruggere tutto"
"Cosa?! Ma sei un deficente nato! Forza andiamo prima che sia troppo tardi"
Ci mettemmo uno di fronte all'altro e ci prendemmo le mani. Se avremo usato il portale saremo arrivati là troppo tardi. Ci assicurammo che nessuno ci vedesse.
"Allora destinazione castello di Conrad?" Mi chiese e io annui. Chiudemmo gli occhi ma io gli aprì all'istante.
"Un attimo!" Dissi un po troppo forte.
"Cosa c'è?"
"Andiamo a prendere prima Michael!"
"O...ok"
"So io dove si trova, senti abbracciami"
Lui si strinse a me e io chiusi gli occhi, pensando alla casetta al mare e in un lampo eccoci li.

"Michael,Michael!" Lo chiami.
Lo trovai seduto per terra.
"Credevo che mi avessi abbandonato" disse lui
"Mai! mai e poi mai" risposi.
Ci abbracciammo e io gli diedi un bacio sulla guancia.
"Che ci fa lui qui?" Domandó appena vide Jhon e lanciandole un'occhiata.
"Calma, adesso pensiamo a Conrad"
"Murray...sta..."
"Shhh" lo azzitti mettendole un dito sulla bocca "so già tutto" continuai
"Sappiamo cosa fare. O almeno io" Mike mi guardò con aria di dubbio e io gli sorrisi.
Ci mettemmo in cerchio, prendendoci per mano e chiudendo gli occhi pensammo intensamente a quel castello sopra alla collina.

"Ora entrano!" Dissi urlando, perché il temporale era così forte e rumoroso e che non sentivo neanche se avevano detto "si"
Aprimmo il porte, un minuto fuori è già eravamo fradici.
"Conrad SMETTILA!!!" Urlai vedendolo seduto sul trono,con la testa buttata all'indietro e che faceva gesti strano con le braccia. Come una sorta di rito.
"BASTAAAAAA!!!!" Urali ancora più forte e lui smise di fare quello che stava facendo. Il tempo fuori si era calmato del tutto.
"Oh, guarda chi si vede. Ilaria" disse lui avvicinandosi.
"Si, io! Ora smettila di fare del male a persone che non c'entrano nulla"
"È perché dovrei, pensi che io ascolterò le parole di un insulsa ragazzina" mi sta provocando.
"No! Ma se ti proponessi uno scambio!?"
"Uh, la cosa è interessante. E che scambio mi proporresti?"
"Una vita in cambio di una vita"
Alle mie parole le faccine di Michael e di Jhon diventarono paonazze come se sapessero già quello che volessi fare.
"È stai parlando della tua vita?" Mi domando.
"No! Quella di Michael" il volto di Mike era a dire poco spaventato.
"Quindi se ho capito bene, cederesti la tua vita me per risparmiare quella di Mike?"
Io annui sicura.
"Bene, come vuoi morire?"

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