14- tutta la verita
Era passato un giorno da quando eravamo qua in vacanza. È ancora non gli avevo detto nulla.
Ma doveva, forza non è così difficile, devi solo dirle che dobbiamo trovare tutte le pietre in tempo record perché il mondo verrà distrutto entro due settimane. Nah, non era poi così difficile. Basta fare ironia, prediamo il toro per le corna.
Mi affacciai sul balcone della villetta e lo vidi la seduto sulla sabbia, che guardava le onde andare e venire.
Presi fiato e lo raggiunsi in spiaggia.
"Michael...."
Lui si voltò verso me e sorrisi.
"Ti devo dire una cosa!" Dissi mentre mi sedevo accanto a lui.
"So cosa vuoi dirmi!"
"Co...cosa? Da...davvero?" Come ha fatto a saperlo?!
"Si, tranquilla non provo nessun raconcore per quel bacio. Siamo amici come sempre...."
"Ohhh! Quello! No no, e di un'altra cosa che ti vorrei parlare" per un attimo mi sono venuti i sudori freddi. Aspetta, solo amici?
"Allora dimmi!"
"Ti ricordi la prima volta che siamo andati su per cercare la prima gemma?"
"Si, certo"
"È sai che la porta, del portale che conduce qui è in realtà messa in mezzo ad un cantiere abbandonato? Te lo ricordi?"
"Si...." Cominciava a preoccuparsi.
"Ecco, quello stesso giorno lessi un avviso, che il cantiere verrà demolito e...."
"...e se verrà demolito tutto questo scomparirà sotto a delle macerie!!!" Bravo, hai capito tutto.
Annui.
"Perché non lo hai detto prima?!" Il suo tono di voce si fece più potente e impulsivo.
"Io...io non lo so. Forse perché avendo te era l'unica cosa che mi intressava"
"Come può essere?"
"Scusa sono mortificata ma probabilmente ho sottovalutato l'importanza di questo posto. Non posso eliminare tutto. Questo mondo è solo la copia sbiadita di quello di sopra,dico sbiadita perché non tutte le cose sono chiare. La cattivera ce,la confusione anche,i problemi pure. Nulla è diverso da sopra. Probabilmente riavendo te, io ho dimenticato quello che stava intorno a me..."
"Non si può cambiare la realtà!"
"Lo so,adesso lo so. Devo imparare ad accettare le cose come stanno"
"Quello di sopra e casa tua. E non qui, come hai detto tu e solo una copia sbiadita perché non tutto si vede all'inzio. Ma imparando a stare qui hai capito che non c'è nulla di diverso. Sono alcuni dettagli di minima importanza"
"È così" che stupida che sono stata.
"Adesso, tra quanto tempo questo mondo sarà distrutto?"
"Tra due settimane...trovando tutte le pietre potremo salvarlo"
"Non le troveremo neanche se volessimo ormai è troppo tardi"
"Lo so; scusa dovevo dirlo prima"
"Tu dici...?" Era seccato anche se non lo dava da vedere.
"Ho provato ha parlare con Murray, non ce l'ho fatta a convincerlo. Un altro mio tentativo di cambiare le cose"
Non mi diede risposta, si limitò solo a guardarmi.
"Ho perso già il mondo di sopra non ci tengo a perdere pure questo..." Si alzò e ritorno in casa.
Io rimasi lì impalata per un attimo, poi lo raggiunsi correndo.
Eccolo lì,nel corridoio,si dirigeva verso la sua stanza; mi fiondai su di lui e lo abbracciai da dietro.
"Scusami..." Dissi con voce tremante dalle lacrime.
Lui si sciolse dall'abbraccio e andrò in camera sua,chiudendosi a chiave dentro.
Ero dispiaciuta, complimenti; ero riuscita a deludere pesino il mio idolo; che disastro che sono.
Mi sdraiai sul mio letto, con la faccia sul cuscino, nella speranza che mi venisse qualche idea.
Ed ecco che arriva: se non sono riuscita a convincere Murray a spostare il portale, non è detto che non riesca a non convincere le persone del mondo di sopra a non demolire l'edificio.
Perché no, potrebbe funzionare. Ormai si era fatta sera, ciò significa che sopra era giorno.
Mi alzai dal letto chiusi gli occhi e come un razzo sfrecciai di nuovo sopra.
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