10- litigare

Jhon era venuto a conoscenza del ritrovamento della pietra e della sua mancata assenza aveva da ridire, ed ecco che ora mi ritrovo qua a casa sua a strillare con lui.
"Perché non mi hai chiamato?" Mi chiese lui.
"Perché non ne sentivo il bisogno! Tutto qua" risposi io.
"Tutto qua? Tutto qua?! E se ti fosse capitato qualcosa cosa avrei fatto io. Ti avevo chiesto gentilmente di chiamarmi quando la pietra si sarebbe illuminata, neanche quello sai fare!"
"A- io non sono una totale imbecille B- non ero sola ero con Michael mi avrebbe protetta lui se mi sarebbe capitato qualcosa"
"Oh adesso Michael è diventato un cavaliere senza macchia e senza paura. Di lui non mi fido" oh no! Non può averlo detto.
"Cosa stai insinuando che Mike sia un assassino, un mostro che mi vuole solo fare del male? È questo che stai dicendo?" Ribadì a mia volta
"No non sto dicendo che sia un mostro. Ma tu credi che questo mondo sia la perfezione perché è la copia esatta di quello che sta nella tua testa. Ma niente qua e come sembra e le persone non sono tutte delle sante"
"Senti, tu non sai quello che Michael ha passato su! Tu sei solo una delle tante creazioni di questo mondo, non sai niente di sopra. Lui sta cercando di riconciare e di certo non vuole l'aiuto di un ragazzino che pensa cose false su di lui"
"Ilaria vedi di calmarti.
Stai sempre solo a difenderlo è possibile che lui non abbia difetti come dici tu?"
"Io lo difendo perché è il mio idolo e questo è normale, non posso farci nulla se te il tuo unico idolo e lo studio. Ricordati che i genitori ti insegnano a camminare l'idolo a rialzarti"
"Ma basta! Sai cosa ti dico? Che tu non fai altro che pensare a lui dalla mattina alla sera. Tu lo ami!" Aveva colpito nel segno ma non volevo ammetterlo.
" Non sono innamorata di lui. Cioe si ma non in quel senso!"
"Ma smettila! Se avessi qualche anno di piu a questa sarei già la sua ragazza se non nel suo letto"
"Certo di sicuro, se avessi qualche anno di più di certo non sarei con te. Ma non sono una puttanella che sogna solo di farci sesso con lui" scoppiai in lacrime.
"Tu sei la mia puttanella. E di certo che ora stai con me ti impediro di stare con lui" chi crede di essere?
"Cosa? Allora mettimi le manette e imprigionami qui. Che razza di amore e questo? Mi hai fatto solo mettere con te teneri più sotto controllo?"
"No! Non voglio legarti a me letteralmente ma se noi due siamo fidanzati è necessario collaborare"
"Collaborare che cosa? Sei solo buono a fare il geloso per un amore che mai funzionerà e che manco esiste (quell'amore che dici tu)"
"Ok forse sto esagerando ma io ti amo e non voglio che ti accada niente di brutto" sospirai irritata.
"Tranquillo so cavarmela da sola" mi alzai e con l'intento di andare alla porta e tornare a Neverland.
"Dove stai andando?" Chiese scocciato
"Bhe...sto tornando a Neverland!" Risposi io fredda.
"Ma siccome abbiamo risolto speravo che..."
"Che cosa?"
"Siccome tu hai 16 anni e io anche abbiamo tutti e due l'età per farlo pensavo che..."
"Scusa eh...tu dopo una litigata e dopo due giorni di fidanzamento pensavi che te l'avrei data? Na che hai nel cervello?!" Lui si irritò alle mie parole e dalla porta mi scaraventó sul divano mettendomi sotto di lui e legandomi i polsi.
"Come ho detto prima tu sei la MIA puttanella! E io ti amo" non feci tempo a gridare o a ribadire che lui mi baciò soffocando tutto ciò che gli volevo dire e poi si attendi sul mio collo, mordendo un punto della pelle lasciandomi un risultato violaceo. Mi dimenai e mi liberai dalla presa.
"Ma sei deficente?!" Strillai e poi gli tirai uno schiaffo.
Lui si mise solo a ridere.
"Non mi toccare mai più hai capito?" Disse con sorriso malizioso,mettendomi al muro di nuovo con i polsi bloccati.
"Lasciami andare!!"gridai lui ubbidì vedendomi irritata e non poco.
Poi mi tiro anche lui uno schiaffo e involontariamente la mia fronte andó a sbattere contro lo spigolo di un mobiletto. Procurandomi un leggero taglio.
Mi rialzai da terra e scappai da quella casa più forte che potevo.
Entrai nel Ranch senza dare da vedere ciò che era successo, non volevo far preoccupare Michael.
Cercai di coprire sullo schifo sul mio collo e sulla fronte con i capelli.
"Hey, sei tornata! Che voleva Jhon?"
"Oh...ehm...niente di importante..." Magari.
"Bene vado in camera mia!" Sorrisi da finta tonta sperando di scamparla.
Ma non devo aver dato conto hai miei capelli che con i miei movimenti si erano sposati.
"Aspetta, aspetta! Ma che hai in fronte!?" Domando allarmato vedendo il taglio.
"Sono caduta in strada e ho battuto la testa!" Inventai questa scusa, ma chi volevo prendere in giro!?
Lui mi afferrò la mano prima che potessi andare in camera mia.
"Racconta dai. Nel frattempo vieni che curiamo quel taglio" mi portò in cucina e mi fece sedere su una sedia. Mentre lui da una cassetta del pronto soccorso prendeva acqua ossigenata e cotone per medicarlo.
"Niente, abbiamo solo discusso per il fatto che non lo chiamato riguardo alla 'missione pietra' e poi lui è passato alle mani"
"Che tipo!" Disse solo a sotto voce mentre mi passava il cotone sulla fronte; bruciava da morire.
"E questo te la fatto lui?" Domando vedendo il succhiotto sul mio collo.
"Si, contro la mia volontà..."abbassai lo sguardo imbarazzata.
"Se ti fa ancora del male, vieni a dirmelo subito. Non la passerà più liscia."
Annui solamente è poi il mio sguardo si posò sulle sue labbra che erano alla stessa altezza delle mie.
Defluiti avvertendo un forte desiderio, volevo quelle labbra sopra le mie. Lo so che non era giusto ma lo volevo troppo; solo una volta, giusto per togliermi lo sfizio.
Non trattenni più quel forte impulso e di scatto feci unire le mie labbra con le sue.

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