2x06
Quando il pomeriggio dopo Claire raggiunse i suoi compagni per prendere il tè in loro compagnia, prima che questi si addentrassero nella foresta per l'addestramento, non si sarebbe mai aspettata che Liam le si avvicinasse per poterle chiedere di parlare.
Claire lo aveva guardato, come se fosse stato un fantasma ad averle parlato. Poi però aveva annuito e aveva acconsentito ad allontanarsi nel corridoio adiacente per poter discutere in disparte.
"Mi dispiace. Sono un idiota. Non dovevo trattarti in quel modo." Cantilenò lui come un bambino. Quel suo modo scocciato di parlarle proprio non la persuase.
Lei incrociò le braccia e aggrottò la fronte.
"Non sembri molto convinto."
"Lo sono invece." rispose Liam poggiandosi con le spalle contro il muro.
Lei invece rimase a fissarlo con quella sua posizione indispettita, tant'è che lui dovette ripetersi.
"Davvero, mi dispiace!"
Claire scocchiò la lingua contro il palato dimostrando così tutta la sua più risentita... seccatura.
"Credo che tu debba imparare a gestire le emozioni Liam."
"E tu gli impulsi!" Rimbeccò il ragazzo.
Lei piegò la testa di lato, accigliata e chiese "come, prego?"
"Sai come la penso riguardo la tua... come posso chiamarla... partenza precipitosa..." spiegò quasi in maniera scocciata.
"E tu invece sai come la penso riguardo allo stare chiusa in gabbia"
Liam rise fintamente divertito "oh avanti Claire. Non incominciare a ingigantire la questione. All'istituto non sei in gabbia, sei una studentessa come tutti gli altri."
"Senza alcuna possibilità di abbandonare le mura del palazzo..."
"È PER IL TUO BENE CRISTO SANTO!" Liam alzò il tono di voce, staccandosi dalla parete e avvicinandosi prepotentemente.
Claire trasalì sul posto irrigidendosi. Non le piaceva quando Liam si comportava in quella maniera. Non le piaceva quando diveniva così scontroso.
Dunque parlò.
"Se alzerai un altra volta il tono della voce in quella maniera, credo proprio che fra me e te non ci sarà alcunché d'altro da dire"
Lui rise di nuovo, sadico.
"Tu sei matta e sinceramente sembri non capire. Pare che per te tutto questo sia un gioco... ma sai che c'è? Quando, dopo un altra delle tue bravate, ti faranno a pezzi, allora vedrai quanto sarà divertente allora."
Claire prese un grosso sospiro e buttò fuori l'aria, questo poco prima di lanciare la bomba.
"Liam forse non hai ancora compreso che non m'interessa se il mio modo di fare non piace ... a te o a qualcun'altro.Aiutare la mia famiglia è ciò che sentivo in quel momento e ciò che voglio fare adesso."
"Ma se hai un gesso alla gamba..."
Lei le ringhiò contro ancor più forte "il gesso fra qualche giorno scomparirà. Voglio passare del tempo con la mia famiglia ma soprattutto vorrò combattere al loro fianco quando arriverà il momento. Inoltre voglio capire il movente per cui tutto ciò sta accadendo. E perché proprio io..."
" per il tuo sangue... per il nostro Claire! Lo sappiamo. Adesso possiamo cristo tornare all'istituto!"
"NO! TORNACI TU! Io adesso sono qui e sono felice di essere qui. E non ho alcuna intenzione di tornare momentaneamente. Il mio posto è qui... "
Liam sbarrò lo sguardo e la guardò ad occhi spalancati, elaborando le sue parole.
"Non te ne frega un cazzo delle persone che ti hanno a cuore?"
"Si che mi interessa." Rispose lei addolcendo il tono di voce e prendendogli le mani "Ma sono convinta che se tu fossi nella mia stessa situazione ti comporteresti esattamente come me"
Lui alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
"Smettila di essere così prepotente e goditi questi giorni qui a Palazzo..."
Improvvisamente Claire si ritrovò con la schiena contro il muro, intrappolata fra le braccia del ragazzone che aveva appoggiato le mani contro al muro ai lati della sua testa.
"detesto l'idea di poterti perdere" le sussurrò lui all'orecchio, mentre strofinava la guancia contro quella di lei.
Claire s'immobilizzò. Sapeva che Liam avesse una cotta per lei ed inoltre quella non era la prima volta che si ritrovavano così vicino. Per esempio c'era stato quel famoso bacio... ma Claire non credeva che avrebbe voluto riproporlo ancora. Non era Liam la persona che popolava il suo cuore al momento.
Comunque decise di rassicurarlo dato che Liam rimaneva comunque il suo amico più caro.
"Ma tu non mi perderai mai Liam. Sei una delle persone a me più care." Disse accarezzandogli il capo debolmente in un gesto rassicurante.
"E invece si" ammise lui nascondendo il volto nell'incavo di lei.
"Perché sei sempre così severo con me?" Gli chiese lei quasi in una supplica.
"Perché tu sei cosi ingenua." Ammusa ancora lui in un sussurro.
Claire non riusciva a credere alle parole che lui gli rivolgeva. Le lacrime le riempirono gli occhi, offuscandole la vista.
"Come mai mi dici questo? - chiese con voce tremante - Che intendi dire?"
La giovane non era sicura che avrebbe retto ancora a lungo. Prima o poi sarebbe esplosa e Liam stava duramente mettendo a repentaglio la sua pazienza.
A quel punto lui si staccò da lei, la guardò severamente in volto e poi parlò.
"Claire lasciati dire chi sei: sei una sognatrice, sei una romantica. Sembri uscita da uno dei quegli stupidi romanzi alla Jane Austin. Vedi sempre il lato positivo in ogni cosa E vivi troppo con La testa fra le nuvole. Questa cosa ti rovinerà a lungo andare..."
La giovane credeva che quella sarebbe stata una conversazione costruttiva da cui entrambi ne avrebbero tratto profitto e grazie a cui magari i due si sarebbe riconciliati. E invece no... come sempre Liam le puntava il dito contro e le dava l'ennesima colpa.
Come avrebbe mai potuto sperare di poter divenire il suo compagno un giorno se l'unico modo che conosceva per interagire con lei era la sottomissione?
Claire se la rise mentalmente. Allora non sarebbe mai successo. Claire non si sarebbe mai piegata al volere altrui.
"E questo che diavolo vorrebbe dire?"
"Che ti lasci ingannare e infinocchiare.."
"oh ma sul serio?! Ahahah" disse lei incominciando a ridersela fra se e se, facendo infuriare ancor di più il biondino di fronte a se "E sentiamo... chi mi starebbe ingannando?"
" quel lupo... quel Cailean..." confessò "vedo il modo in cui ti guarda, ti parla, ti difende... ti sta facendo il lavaggio del cervello"
"Oh Dio ... Liam, fai sul serio? Kyle è un vecchio amico di famiglia!" Gli ringhiò contro "incomincia ad irritarmi questo tuo parlare sventatamente"
"un vecchio amico di famiglia ..." ripetè, evidenziando l'espressione "Che guarda caso tu non hai mai conosciuto ne incontrato se non solo adesso..."
"Che significa?"
"Credi per davvero che sia stato un infiltrato o un novellino ad attaccarti?" Le chiese lui.
"Si. Perché non dovrebbe essere così."
"Pensaci, maledizione Claire. - e le si fece più vicino, tant'è che Claire dovette schiacciarsi al muro -Quel figlio di puttana... proprio lui ti ha spedita alla rupe e li il lupo ti ha aggredita."
Claire si accigliò nel sentire quelle parole. Il ragazzo sembrava aver perso il lume della razionalità. "Co...cosa? Liam ma senti cosa stai dicendo?"
"dovresti starli alla larga!"
"E questo solo perché me lo dici tu? E sentiamo Perché dovrei? Perché parli in questo modo? Non ti riconosco più"
Lui ride sfacciatamente e guardò da un altra parte, senza però darmi alcuna risposta.
"Liam?" Lo richiamai.
Volevo proprio sapere cosa avrebbe detto.
"OH ANDIAMO CLAIRE -Sbraitò lui, facendomi trasalire. Inoltre il suo sguardo era così tanto inferocito che temevo da un momento all'altro d'esser succube delle sue grinfie - STAI FACENDO LA SCEMA PER NON ANDARE IN GUERRA."
E invece no. Non furono le sue di grinfie ad avermi bensì furono le mie a prendere il sopravvento su di lui.
La sua testa infatti scattò di lato dopo che il palmo della mia mano lo avesse colpito in pieno.
"Ti avevo già chiesto di non osare mancarmi di rispetto." dissi minacciosa, avvicinandomi a lui e mostrandogli i denti come monito. "Io non so per chi tu mi abbia preso. Ma qualunque strana e folle idea tu ti sia fatto su di me, io non voglio averci nulla a che fare. Grazie per avermi informata su come la pensi. Adesso te ne puoi anche andare a fare un culo..."
"Claire!" Caleb ci raggiunse frapponendosi fra noi e allontanandomi da Liam. "Che succede?"
"È tutto ok, Caleb. Ho solo chiarito un paio di cose al mio Amico" dissi evidenziando l'ultima parola con disgusto.
Il lupo però mi guardò con un cipiglio alzato. "perchè stia piangendo?"
Claire si asciugò frettolosamente le lacrime dalla guancia per poi tornare a rivolgersi al lupo, a cui rivolse un mezzo sorriso.
Nel frattempo erano giunti anche gli altri ragazzi nella sala.
"Questi non sono cazzi tuoi." Il tono colorito con cui il biondino si rivolse al lupo sorprese tutti. Caleb, a quel punto, si voltò per fulminarlo con lo sguardo.
"E questo chi lo dice? Tu?" Ringhiò il giovane lupo.
Era difficile che Caleb s'innervosisse facilmente, eppure quel biondino metteva molto spesso a repentaglio la sua pazienza.
"Si e se ti dico che non sono cazzi tuoi. Non sono cazzi tuoi!" Chiarì l'altro "riguarda solo me e Claire, dunque stanne fuori!"
I loro volti furono a pochi centimetri e I due si guardarono in cagnesco. Sarebbe scoppiato il finimondo se Claire on avesse afferrato la mano di Caleb e non gli avesse chiesto di seguirlo.
A quel punto Claire si strinse al collo di Caleb e lasciò che questo la portasse in braccio fino in camera sua.
Una volta dentro Claire scoppiò in un forte pianto contro il petto di Margaret, liberando tutto quel peso che da tempo portava sulle spalle.
Dopo un po', anche per un ibrida diventa arduo gestire tutte quelle questioni.
—
Liam invece continuava a guardare le scalinate, indeciso se raggiungere nuovamente la mezzosangue o meno.
Adrian d'altro canto lo spintonò "che cazzo ti sta prendendo eh?"
Liam non rispose ma attutì il colpo di un'altra spinta. "Devi smetterla di frustrarti per Claire e devi smetterla di renderle le cose più difficili, cristo santo!"
Liam rise. "Siamo tutti nella stessa barca. Non solo lei."
"Ma lei..." gli ringhiò contro Liam "è quella che si porta dietro il fardello più pesante. È quella che rischia più di tutti..."
"E allora smettesse di mettersi nei guai. Tu sei d'accordo con lei? Ti va bene l'idea che affronti i pericoli con così tanta leggerezza..."
"IO ADORO QUELLA RAGAZZA" urlò Adrian "ma quello che fa sono cazzi suoi! Smettila di romperle i coglioni. Non vedi che finisci per ferirla sempre?"
Liam sbuffò e alzò gli occhi al cielo. Voleva solo andarsene da solo da qualche parte. "E io? A me non s'interessa nessuno? La sto perdendo Adrian"
"Vorrà dire che tutta questa tua smania nei suoi confronti non ne è mai valsa la penna"
Le parole di Adrian furono le più severe di sempre. Nessuno gli aveva mai sputato contro la verità come lui in quel modo.
"che cazzo dici.."
"La verità, Wilhelm! - ammise Adrian usufruendo del nome di battesimo dell'altro - Quella che non vedi e quella che non sentì perché ti fingi cieco e sordo ultimamente. Apri gli occhi fratello, Claire ha altro per la testa a cui pensare adesso."
—
Più tardi Claire riuscì finalmente a bersi il suo dannatissimo tè. Gli occhi le bruciavano ancora dopo il lungo pianto liberatorio a cui si era abbandonata assieme a Caleb poche ore prima.
Adesso invece se ne stava nel grande soggiorno imperiale assieme a Margaret. Le due, sedute sul divano, chiacchieravano del più e del meno, tentando di rasserenare il cattivo umore di Claire.
"tu vivi in un castello dannazione!!" Esclamò Maggie, per poi sorseggiare un sorso di tè dalla sua tazza.
Entrambe erano sedute sul divano, il tavolino mobile con la teiera e le mie tazze al loro fianco e Margaret che si guardava attorno estasiata.
"Ahahah è un palazzo, non è un castello" se la rise l'altra.
"Credimi non cambia molto"
Claire sorrise nel sentire le innumerevoli sciocchezze provenire dalla bocca dell'altra. Sciocchezze, per modo di dire. Maggie era sempre stata così: ironica, piena di ilarità e vita. Averla affianco era rigenerativo.
"Tu sei ricca!" Esclamò ancora l'altra.
"La mia famiglia è ricca."
"Tipica frase da ragazza ricca!" La scimmiottò l'altra.
Claire le fece una smorfia poi ammise "anche tu sei ricca"
"Ma tu di più" Maggie sapeva meravigliarsi di ogni cosa. "Cioè tu sei stata relegata a vivere per tutto questo tempo in mezzo ad un ammasso di sanguisughe in piena crisi ormonale quando invece avevi un intero palazzo a tua disposizione?"
"Beh ... si"
"Cioè sei costretta a farti le lavatrici da sola quando hai una servitù al tuo cospetto qui a casa tua."
Claire la guardò di bieco. Non era esattamente lo stesso suo modo di vedere la realtà.
"Perché il tuo è un istituto. E non è poi così male. Inoltre qui non ho una servitù, ognuno ha dei ruoli ben precisi..."
"Claire tu Vivi in un castello!!" Disse ancora l'altra.
Questa volta La guardò in cagnesco. "Guarda che se lo ripeti un'altra volta ti spezzo l'osso del collo"
"Per cena abbiamo mangiato delle aragosta e caviale ieri sera!"
Claire sorrise "Mio nonno sa decisamente come conquistare i suoi ospiti."
"vuoi dire che non vedrò più del caviale per cena dopo stasera?"
L'altra alzò le spalle non curante "no, se lo desideri potrai chiederlo."
"parli come una principessa. ti odio." Le ringhiò contro l'amica! "sul serio claire, ho intenzione di chiedere asilio presso la tua famiglia quando concluderemo il diploma."
"la tua famiglia non lo permetterà." Brontolò l'altra.
"ecco perché amo la tua. tuo nonno non fa altro che parlare di te e lodarti. e' così fiero di ciò che sei che fai invidia a tutti."
Al pensiero, Claire sorrise sincera "mio nonno è una persona molto amorevole." Poi si fece seria e disse "Maggie, capisco bene la natura del tuo risentimento ma che tu ci voglia credere o no, tu hai una famiglia ed essa ti vuole bene proprio come la mia..."
Margaret abbandonò sul tavolino la sua tazza e rimbeccò delusa "mio padre mi ha creato sotto ordine di suo fratello severius per poter creare il loro esercito di macchine da guerra. sono stata data alla luce esclusivamente per questo. tu invece..."
"maggie tuo padre ti ama tantissimo." Claire tentò di convincerla. Entrambe avevano ragione: Margaret era stata creata per un motivo ma comunque sia Octavianus l'amava con tutto il suo cuore ugualmente.
"claire, mio padre ha imparato ad amarmi negli anni... quando si è accorto che in realtà ero un essere vivente proprio come lui. se vogliamo definire vivente un non-morto."
"comunque ti ama e dovresti apprezzare ciò che prova per te, ci sono tante altre persone che neanche lo hanno un papà come il tuo."
Margaret schioccò la lingua sul palato e riprese a sorseggiare il suo tè, questa volta con più astio nel cuore. "cambiamo discorso, sono diventata malinconica."
Un attimo dopo Kyle fa il suo ingresso nel soggiorno. .
'Accidenti!' Pensò Claire osservandolo. Ma perché era sempre così impeccabile?
Persino con una semplice camicia Verdone scuro aperta che rivelava sotto una maglietta bianca slavata, dei jeans scuri e gli anfibi.
I suoi smeraldi notarono subito
Oh dio, forse si era accorta dei suoi occhi arrossati. Che figura.
"Ragazze" chinò lievemente il capo salutandole. Poi si voltò verso Claire e si rivolse unicamente a lei, chinandole nuovamente il capo "Miss Vandenberghe"
"ciao kyle!" Cinguettò Maggie estremamente felice di vederlo. A momenti si sarebbe messa in piedi sul divano e avrebbe saltato di gioia. Lo si capiva dai suoi occhi lucidi.
Beh come biasimarla, L'Alpha faceva lo stesso effetto a tutte.
"ciao kyle!" Farfugliai io, poi abbassai lo sguardo imbarazzata.
"Che ci fai qui?"
"Xavier mi ha mandato a chiamare..." rispose lui poi si voltò verso Claire "come stai? - le chiese lui, senza segnare di alcun minimo interesse l'amica della Vandenberghe - Caleb mi ha riferito che non hai avuto un buon risveglio."
Lei si sorprese. Le notizie viaggiavano in fretta a quanto pareva ed inoltre Caleb era una comare vera e propria. Perché diavolo all'alpha potesse interessare una notizia del genere.
Poi però a Claire ebbe l'idea di punzecchiarlo, ricordando come la sera prima i due si fossero lasciati.
"Tecnicamente neanche una buona notte."
La sera precedente il Mannaro le si era presentato alla finestra. Aveva parlato un po' e l'atmosfera si stava facendo piuttosto imbarazzante. Poi però improvvisamente lui se ne era scappato, proprio come se avesse avuto una scarica di diarrea fulminea e dovesse cercare il bagno.
Lo sguardo di Margaret balzava confuso e curioso fra i due che nel frattempo si scambiavano un paio di battute, piuttosto interessanti.
"mi dispiace per ieri sera." Ammise lui, fissando i suoi smeraldi nei suoi, comunissimi occhi color nocciola.
Claire diventò paonazza e voltò lo sguardo alla ricerca di qualsiasi altro appiglio. Si scambiò per un attimo una occhiata loquace con Margaret poi però non riuscendo a sostenere neanche lo sguardo dell'amico, si concentrò sulle sue stesse mani.
"Nessun problema." Mormorò lei, non riuscendo a dire nient'altro.
"sai ci avviciniamo alla luna piena e..." incominciò a dire lui.
"Kyle, non c'è bisogno che tu ti giustifichi. Davvero. Non ci sono rimasta male"
"Beh io si" ammise lui e sulle sue labbra comparve nuovamente l'ombra di quel sorriso divertito. "È stato maleducato da parte. Persino un Alpha ha difficoltà quando la luna piena si avvicina."
"Capisco. Ora stai meglio?" Chiese lei per educazione. In realtà non gliene fregava un accidente, ci era rimasta male e avrebbe voluto che quel loro piccolo momento la sera prima durasse in eterno.
"Si decisamente."
"Bene"
Margaret continuava a guardarli sbalordita. Claire le aveva omesso qualcosa di grosso. Come si era permessa?
Poi però decise di intervenire, come sempre del resto.
"Come funziona per voi la questione della luna piena?"
A quel punto Cailean rivolse anche a lei il suo interesse. Le sorrise, con quel suo solito fare dannatamente sexy, e poi spiegò.
"Solitamente le bestie sono più vulnerabili e irritabili. Pochi di noi riescono a mantenere il controllo. Basta poco per scatenarli."
"Bene, allora ci vediamo fra tre giorni quando tutto sarà finito..." commentò Maggie, liquidandolo con poco.
Lui la guardò di sbieco poi rise divertito "Per fortuna posso affermare di avere un buon branco sotto questo punto di vista. Che è essenziale e non è da sottovalutare. Attacchiamo solo se veniamo provocati."
Le ragazze annuirono prese dalla spiegazione, poi L'alpha parlò ancora, rivolgendosi maggiormente a Claire.
"Ad ogni luna piena organizziamo una Caccia. Sareste le benvenute."
Il sorriso di Margaret si allargò a dismisura mentre continuava a guardarlo dal basso verso l'alto come un bellissimo Dio vichingo, il quale, secondo Claire, lo era per davvero.
"Una festa?"
Il cuore di Claire invece le balzò in gola. Cailean che chiedeva alle ragazze di presenziare ad una sua celebrazione.
"Un bacchetto, proprio come i vecchi tempi"
"Dio, ma è una cosa medievale"
"È la ricorrenza!" Ammise lui facendo l'occhiolino alle due. "Si ballerà, si mangerà, si berrà e a fine serata, verso mezzanotte, si andrà nel bosco per condividere il momento della caccia"
"Ma non è rischioso?" Chiese ancora Margaret.
"No." Rispose lui "I miei Lupi non vi toccheranno o dovranno rispondere direttamente a me."
"E allora va bene!" Accettò Margaret, afferrando la mano dell'amica che invece sembrava essere diventata di sale. "Claire tu che dici?"
"Se non creiamo disturbo..." abbozzò lei, tormentandosi le mani dall'ansia.
Sarebbe ritornata al Quartier Generale.
"Un modo per scusarmi a dovere riguardo gli ultimi avvenimenti" Aggiunse lui, guardandola "il branco non è così cavernicolo come si crede, in realtà sono dei bravi ragazzi!"
"Oh ma non lo metto in dubbio" si affrettò a dire Claire sinceramente.
"Allora vi aspetto, ovviamente l'invito è esteso ai vostri amici e ai tuoi cugini, Claire. Una ragione ulteriore per poterci presentare e conoscere a dovere. Non sarà il gala di Severius, ne le celebrazioni dei Vandenberghe ma ci sappiamo fare anche noi" se la rise lui.
Scoppio a ridere, sia imbarazzata che curiosa da quell'invito. "Va bene allora."
—
"cos'era quello?" Più tardi Margaret incominciò con il suo interrogatorio di terzo grado.
"cosa?" Rispose claire fingendo noncuranza.
"Di che parlavate e poi il tuo sguardo! lui ti piace!"
"no! Non so di cosa tu stia parlando" continuò a mentire lei.
"di cosa stavate parlando?" Le ringhiò contro Margaret avida di informazioni.
"Di nulla."
"Gli hai chiesto come stesse, è successo qualcosa ieri che non mi hai detto. Lo percepisco."
"No, niente. Dai Maggie, basta. Mi metti a disagio." Brontolò l'altra
"mi stai nascondendo qualcosa? mi devi dire qualcosa! l'alpha ti piace!" l'accusò Margaret facendo arrossire l'amica.
"no e abbassa lo voce" rispose stridula Claire.
"oh mio dio non ci credo! Stai facendo quella voce stridula! significa che ho ragione!"
"sei insopportabile. non è vero... beh .... insomma... - farfugliò la giovane non sapendo come ammetterlo.
"cosa? dai ammettilo. Ti piace"
"io penso che sia un bel ragazzo" farfugliò Claire.
"lo sapevo! ti piace! ti piaceeee! – batté le mani - e tu piaci a lui!" Claire tentò di fermarla ma fu Margaret stessa a farlo, divenendo subito seria – perché non me lo hai detto subito?"
"non è importante!"
"dunque come va con la tua nuova cotta?" Chiese schernendola
"maggie. sto perdendo la pazienza." Claire la guardò meravigliata di ciò che le ha appena chiesto
"in effetti avevo notato una certa intesa fra voi due. Dunque non è un caso che te ne vai in iperventilazione quando lui è nei paraggi"
"non dire sciocchezze. kyle è solo un buon amico." Disse abbassando lo sguardo e iniziando a giocherellare con l'elastico dei capelli fra le mani. " un ottimo alleato per quel che mi riguarda."
"Oh si certo come no...peccato! io ci proverei..." la provocò l'altra con un sorriso beffardo sulle labbra e con un alzata di spalle.
Claire alzò gli occhi cercando di nascondere l'improvviso fastidio.
"qual è il problema?"
". i licantropi non se la fanno con i vampiri."
"ma tu sei una mezza vampira e secondo me gli piaci."
"mio nonno non approverebbe." Ammise Claire.
"tuo nonno ti adulerebbe persino se ti mettessi con un barbone, se è per questo! e da quando ti importa delle opinioni degli altri?"
"da quando sono tornata qui, dove c'è una famiglia intera pronta a farsi uccidere pur di salvarmi il culo." la guardò dimostrando il suo fastidio.
" ti stai solo giustificando. – Maggie alzò nuovamente le spalle contraria al comportamento dell'amica – lui ti piace e parecchio anche a sto punto."
" e comunque non credo che a kyle piacerebbe farsela con una mezzo sangue come me."
"io credo che a volte tu sia stupida oltre che cieca. Hai tutte le fortune con te e non riesci a sfruttarne neanche una."
*NDA: scusate gli innumerevoli errori, spero di poterlo correggere al più presto.
Mi scuso lasciandovi qui sotto un Kyle piuttosto sexy
INOLTRE GIÀ VI AVVISO CHE NEL PROSSIMO CAPITOLO VI LASCIO UN BOMBA ATOMICA.... contente/i?
Baci d'arancio, mie dolci stelline✨
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top