Era una di quelle notti in cui i ricordi prendevano il sopravvento e non mi lasciavano dormire. Pensieri e stralci di passato vorticavano nella mia testa mentre mi rigiravo infinite volte nel letto.
Il buio una presenza palpabile nella mia stanza, un'oscurità così soffocante da togliermi il respiro, e il tempo trascorreva con estrema lentezza, i secondi sembravano disperdersi all'infinito.
La pioggia scendeva a dirotto, i lampi squarciavano il cielo seguiti dal riverbero di tuoni talmente forti da farmi tremare fin dentro alle ossa.
Sentii in sottofondo mio padre insultare qualche giocatore alla TV mentre guardava la partita in salone e, quando un altro tuono esplose proprio davanti alla mia finestra, gridai il suo nome con voce stridula.
Non avevo mai sopportato i temporali, ma quella notte c'era qualcosa che mi rendeva più inquieta del solito.

«Va tutto bene, tesoro?» mi domandò entrando nella stanza scrutandomi per qualche istante, accertatosi che stessi bene, venne più vicino e si sedette al mio fianco.
«Non riesco a dormire... potresti raccontarmi di nuovo quella storia?» chiesi con un sussurro incerto.

«Va bene, piccola mia.» acconsentì sorridendo con tristezza.
Per lui era difficile, lo era per entrambi, perché avevamo appena perso la persona più importante della nostra vita.

Ero nervosa, gli incubi avevano invaso la mia mente. Speravo almeno che, ascoltando la loro storia, mi sarei tranquillizzata e magari l'avrei potuta rivedere nei miei sogni per un'ultima volta.

Mio padre mi accarezzò la guancia con tenerezza prima di iniziare a raccontare.

" C'era una volta, tanto tempo fa, una coppia di giovani ragazzi.
Un giovane soldato di appena 21 anni, di buona famiglia, il cui cuore era ormai indurito dalle intemperie a cui la vita e il suo lavoro lo avevano sottoposto.
Non cercava l'anima gemella, non credeva alla bellezza di quel sentimento così puro.
Dopo anni trascorsi in guerra, in posti desolati, circondato dalla povertà e dalla cattiveria il giovane soldato aveva perso fiducia nelle persone e nelle loro intenzioni.
Le uniche volte in cui trascorreva il tempo con una donna, l'incontro non superava la notte.
Come poteva credere nell'affetto, se durante il suo cammino non ne aveva mai ricevuto?

Una giovane ragazza da poco  diventata maggiorenne, povera e sognatrice, che non aspettava altro che incontrare il suo principe azzurro.
Aveva un cuore così puro, che nemmeno le cattiverie di una madre crudele erano mai riuscite a offuscarlo.
La giovane sognava di sfuggire dalle grinfie di quel genitore tanto insensibile e, spesso, si rifugiava nei libri, si circondava di tenerezza, che importava se arrivasse da personaggi mai esistiti?

Un ragazzo che fuggiva dai sentimenti e una ragazza che, invece, li rincorreva.
Due esistenze agli antipodi destinate a incrociarsi.