Le parti scritte in corsivo, sono le riflessioni della protagonista.
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Dopo venti minuti suona la sveglia, indica le sei e trentacinque. I miei occhi si chiudono e il mio corpo non vuole obbedire agli ordini del cervello. Mi ero completamente dimenticata del lavoro da fare così tardi anche oggi, mi alzo di scatto e subito mando un messaggio a Tecla
Messaggio a Tecla
-Ehi, buongiorno Capra. Oggi devo lavorare. Ci sentiamo stasera.😘-
Invio il messaggio e lascio il telefono sul comodino per poi iniziare a prepararmi. Indosso i vestiti che ho già scelto prima e i capelli li lego in un semplice chignon invece di mettere la bandana. Prendo la borsa e scendo le scale velocemente, dal vaso estraggo una margherita e la applico, con una forcina, al chignon. Esco di casa e vado alla fermata dell'autobus, per le sette e quarantacinque sono davanti l'atelier. Sono in ritardo, già di quindici minuti, il primo giorno.
La porta scorrevole di vetro si apre e io entro in questo favoloso negozio. L'odore di lavanda invade le mie narici e mi culla fino all'ufficio di Amanda, busso.
"Avanti." Dice lei con tono duro e autoritario.
"Amanda buongiorno, mi scuso per il ritardo." Dico chinando la testa.
"Signora, chiamami signora. Non stai parlando con una tua amica CARA." Dice marcando l'ultima parola.
"Mi scusi signora. Posso andare e iniziare il mio turno?" Dico guardandola negli occhi.
"Vai." Dice alzandosi.
Mi accompagna vicino la porta
"Al prossimo ritardo non disturbarti proprio ad entrare in questo ufficio." Dice aprendo la porta.
Dopo aver preso il cartellino con su scritto "Commessa numero 3: Charlotte", lo metto a mo' di collana e vado da Megan. Quest'ultima è una ragazza sulla trentina, molto dolce quanto perversa. Al colloquio di lavoro c'era anche lei, mi è stata presentata come tutor, mi dovrà aiutare per almeno una settimana.
"Ehi Megan" dico avvicinandomi e guardando come si muove andando da destra a sinistra.
"Ti aiuto." Dico prendendo i vestiti da un armadio e posandoli in un cartone in sartoria.
"Stiamo portando i vestiti non comprati questo mese in sartoria, la stoffa non usata servirà ad aggiustare o a creare altri indumenti." Dice lei anticipando la mia domanda.
Dopo un paio d'ore riesco a fermarmi, ho aiutato Megan, pulito gli scaffali e riordinato le maglie, pulito i vetri e sistemato i manichini da esposizione...un po' di tutto insomma.
"Allora, ora parliamo del tuo abbigliamento." Dice Megan sistemando i suoi capelli. Essa indossa una gonna nera, stretta e corta fino al ginocchio, una camicia bianca sbottonata davanti che fa quasi intravedere il suo reggiseno, dei decoltè neri e i capelli sono raccolti in una coda ordinatissima.
"Da domani Lottie dovrei sfoggiare gli indumenti più eleganti che hai. Gonne, camice, giacche, tacchi e trucco sobrio ma elegante. Non dovrai essere sciatta, dovrai avere un buon portamento e dovrai essere gentile e disponibile con i clienti. Una donna ha solo bisogno di sentirsi dire che un vestito le sta bene, un uomo che conquisterebbe anche la Jolie vestito così." Dice tutto questo mentre aiuta la sarta a prendere le misure ad una cliente.
"Va bene, quindi niente scarpe da ginnastica o capelli disordinati, niente imprecazioni, niente di niente." Prendo appunti mentalmente.
Questo è il mio sogno e devo riuscirci.
Il giorno dopo mi presento con un vestito verde militare attillato, con uno scollo a V, tacchi del medesimo colore, una giacca lunga con collo a cascata di un verde più scuro, gli orecchini color oro e la pochette verde militare con i rifinimenti color oro. Il trucco invece è molto semplice, il rossetto a effetto nude, la matita nera e il fard di un rosa chiaro. I capelli li lascio ricadere mossi sulla schiena, la frangetta e sono pronta!
"Come siamo belle!" Dice Megan uscendo dal retro del negozio.
"Grazie, anche tu non sei da meno" dico indicando il suo abbigliamento molto provocatorio. Ha una gonna bianca corta fino a metà coscia, una camicia turchese con uno scollo a V che si intona perfettamente ai suoi occhi verdi. I capelli castani sono legati in una coda alta e i tacchi, del colore della camicia, aiutano la sua statura bassa. La camicia lascia poco all'immaginazione, le si vede quasi l'ombelico grazie alla scollatura profonda e il seno è coperto poco quanto niente, anche la gonna lascia poco all'immaginazione e lei con disinvoltura lascia in bella vista il suo perizoma turchese sotto quella stoffa trasparente.
"Oggi devo uscire con un ragazzo" dice con un sorrisetto perverso.
"Ti darai da fare immagino." Dico posando la giacca e la mia pochette nell'armadietto che mi è stato assegnato.
"Come pensi male subito" dice ridendo.
Subito ci mettiamo a lavoro, lei si occupa di prezzare i vestiti già confezionati io, dopo aver lavato e lucidato il pavimento, aiuto alcune clienti a scegliere i vestiti perfetti per loro. Dopo un po' il campanellino della porta suona e Tecla, in tutta la sua bellezza, si presenta davanti a me.
"Ehi bellezza!" Dice levandosi gli occhiali da sole e mettendoli nella borsa, tutto ovviamente di marca.
Tecla è semplicemente stupenda, ha gli occhi marroni, capelli biondi e un fisico a dir poco perfetto.
"Cara, stasera c'è una festa. Non avrai il tempo di cambiarti visto che tu stacchi alle venti ed io ti passo a prendere alle venti e quindici. Quindi aspetta qui e...ma che bel vestito." Dice saltellando verso un vestito bordeaux.
"Quanto costa?" Chiede toccando la stoffa.
"Mille dollari" dico indicando il vestito.
"Vado alla cassa" dice sognante.
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Premetto che questo capitolo è di passaggio, quindi mi rendo conto della noia che vi avrà trasmesso. Ci vediamo alla festa nel prossimo capitolo 😘
Vi rubo altri cinque secondi, nel ruolo di Megan (già il nome anticipa) io avevo immaginato Megan Fox:

Mentre nel ruolo di Tecla avevo immaginato Rita Ora:

Abbigliamento di Charlotte:

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