"Sei positiva?Armati di spade!"

Attenzione:Emma nella storia non ha una interesse o una cotta per Matt.Sfortunatamente il capitolo non si riposta con le modifiche quindi specifico così.Grazie.

Positivo,negativo e sfiga.

Non sono stata mai una persona super ottimistica ma nemmeno super pessimistica però c'erano volte in cui davvero cercavo di farmi piacere la giornata ma alla fine si rivelavano orrende.

La mattina di una settimana dopo quello che era successo con il ragazzo della pattumiera mi ero svegliata abbastanza positiva.

Ero sicura che la mia giornata sarebbe stata alla grande.

Era iniziata bene ma poi andando andando era finita male.

Partiamo dall'inizio...

Quella mattina mi ero svegliata talmente positiva che ero stata gentile anche com Jack,il mio caro fratello maggiore.

"Stai bene?"mi ha chiesto guardandomi molto confuso.

"Certo"dissi sorridendo mentre mangiavo pane e nutella.

"Sei troppa allegra"mi disse osservando la mia vitalità.

"Jack!"lo rimproverò mia madre "Per una volta che non sembra uno zombie,lasciala stare"

"In realtà sembra più un dissenatore"disse mio fratello Austin ma non mi arrabbiai ma gli dissi "Vuoi che ti porti a scuola?"

"Ehm...Okay È strana"disse Austin "Non farai tardi a scuola?"

"Entro alla seconda"dissi alzandomi "Ora vado a lavarmi i denti"

Mentre mi allontanavo sentì mio fratello maggiore dire "È drogata"

"Cosa vuol dire drogato?"chiese Kiara innocentemente.

Austin alla fine decise di farsi accompagnare da me anche se mi guardava come se fossi un alieno spaventoso.

"Non sei drogata?"mi chiese.

"No e poi sai cosa vuol dire?"gli chiesi mentre camminavamo per le strade della città.

"Certo che lo so"disse lui.

"Oh"dissi "Comunque no.Oggi sono sicura che sarà una bellissima giornata."

"Sei positiva?"mi chiese inarcando un sopracciglio come faceva Jack quando era confuso.

"Si!"esclamai.

Ci avvicinammo al cancello della scuola e fu li che mio fratello decise che ero un essere imbarazzante e inutile.

Grazie ancota Austin.

"Puoi andartene"mi disse mettendosi di fronte a me.

"Entro con te nel cancello"gli dissi cercando di fare un passo ma mi bloccò "No!"

"Perché no?"chiesi sospettosa incrociando le braccia al petto.

"Perché...è imbarazzante farsi accompagnare dalla propria sorella maggiore a scuola"mi confessò.

"Cosa?Non è vero"esclamai.

"E poi si,alcune volte è bello perché dicono che ho una sorella bellissima"mi disse "Non capisco cosa ci vedino in te,mah!Però adesso è diverso"

"Mi stai dicendo che sono passata di moda?"chiesi senza sapere se essere offesa o no.

"Dovresti essere Shakira per durare in eterno"mi disse.

"Grazie davvero"dissi sarcastica "Ma noi entreremo!"

"Io si.Tu no"mi disse indicando prima sé e poi me.

"Austin..."gli dissi "Mamma vuole che controlli che tu entra dentro"

"E quando vengo con il pullman a chi lo chiede?"mi disse confuso.

"Che ne so!All'autista,forse"dissi "Riesce a convincere tutti"

"Beh...No!"mi disse.

"Austin,fammi passare.Adesso"dissi "O giuro sul Angelo che ti metto in imbarazzo in modi peggiori"

Lui sbuffò arrendendosi,così superammo il cancello e lui ovviamente mi portò vicino agli alberi dove nessuno avesse potuto vedermi.

"Sul serio?"chiesi quando mi spinse fra le foglie.

"Socializza con le piante"mi disse mentre si guardava intorno.

"Chi cerchi?"chiesi.

"Nessuno"rispose troppo in fretta.

"Chi?Non mi inganni"gli chiesi curiosa guardandomi anch'io intorno.

'Nessuno,ti sto dicendo"mi disse troppo in svelta.

Ora vi spiego:se avete sorelle maggiori che vogliono sapere della vostra vita,vi avviso non si arrenderanno mai.

"Si daiiii"gli dissi come una bambina.

"No"

"Va bene"sbuffai delusa.

Volevo sapere quale ragazza stesse aspettando.

Ero sicura che fosse una ragazzina oppure era un ragazzo?

Non mi sarebbe dispiaciuto anzi avrei avuto la Malec accanto a me.

Finalmente vidi dove Austin poggiava lo sguardo,una ragazzina della sua età con i capelli neri legati in due treccine,un magliettina colorata con dei jeans e a aveva degli occhi azzurri stupendi.

"Che bella!"gli dissi.

"Già..."sospirò per poi dire "Nel senso si è carina ma non così tanto"

Sorrisi vedendo il mio fratellino alle prese con una ragazzina così mi avvicinai abbracciandolo "Awww il mio fratellino ha una cotta"

"Lascia...mi"Si dimenava dalle braccia Austin "Mi imbarazzi"

"Viene in classe con te?"gli chiesi staccandomi.

"No va nell'altra classe"mi disse per poi sgranare gli occhi "Comunque non mi piace!"

"Andiamo a parlarci"gli dissi andando verso di lei.

"Nonononono"incominciò Austin mettendosi davanti a me.

"Che sarà mai"gli dissi alzando gli occhi al cielo.

"NO!"disse.

Poi successe in un attimo,feci per passare ma lui per sbaglio o volontariamente mi fece lo sgambetto per poi farmi finire a terra con i pantaloni nel fango.

"Austin"lo sgridai ma lui continuò a ridere come fecero in molti.

Mi alzai con i pantaloni sporchi di fango alle ginocchia.

"Uffaaaa"sbuffai prendendo un fazzoletto per poi pulirmi mentre tutti mi fissavano divertiti.

Momenti in cui vorrei il mantello dell invisibilità oppure il cappello di Annabeth.

"È suonata!"mi disse mio fratello divertito "Addio!"

Lo farò attaccare dagli ibridi.Si lo farò.

Le cotte fanno davvero male.

Per fortuna che io non avevo nessuna cotta o un interessamento verso qualcuno,beh almeno non verso qualcuno che vivesse nella mia stessa città o che non fosse famoso.

Incominciai a camminare mentre per strada le persone si voltavano a guardarmi confusi o disgustati.

Qualcuno mi disse persino "Bei Jeans"

Così decisi di fare l'unica cosa possibile e che mi conveniva in quel momento chiamare Elizabeth.

"Pronto?"mi rispose al telefono.

"Eli!Sono io!Aiutami"le dissi disperata.

"Se vuole essere aiutata per uccidere uno scrittore come l'altra volta,dille che non puoi"sentì Vivian sottofondo dire.

"Vivian ti sento!"esclamai.

"Ehi"disse con voce falsa "Amica mia dimmi"

"Fottiti Vivian"le dissi "Ho bisogno di pantaloni"

"Sei uscita senza pantaloni?"mi chiese Vivian.

"No"

"Te li hanno rubati di dosso?!"chiesi di nuovo.

"No.Avete dei pantaloni si o no?"chiesi esasperata mentre passavo davanti al bar che quasi tutti noi della scuola frequentavamo.

Perfetto,mi avrebbero visto tutti li.

"Siamo già a scuola!"disse Eli "Chiediamo a Gabriel.Sarà ancora a casa."

"Non so se ve lo siate scordate ma sono una ragazza"dissi mentre una vecchietta mi passava accanto ridacchiando.

Mi nascosi dietro all'edificio per non passare davanti al bar dove tutti avrebbero potuto vedermi.

"Gabriel...saprà Cosa fare."disse Vivian "A dopo"

"Ma..."cercai di dire ma sentì solo "Tu tu tu" mi avevano chiuso il telefono in faccia.

"Bene Emma..."dissi a me stessa "Stai buona qui...appena puoi scappa a scuola senza farti vedere tanto"

Parlare da sola non era una cosa molto positiva ma mi aiutava a credere che la giornata potesse andare meglio.

Appena vidi che in molti erano entrati dentro o avevano lasciato il bar ,corsi davanti ad esso superandolo sperando che nessuno mi abbia visto.

"Odio correre"sospirai fermandomi davanti al cancello della scuola dove qualcuno mi vide mettendosi a ridere.

"È una nuova moda"dissi passando accanto a loro cercando di avere una dignità.

Una dignità macchiata a fango.

"Eccovi"dissi a Vivian e Elizabeth che non appena mi videro si misero a ridere a crepapelle.

E Vivian ovviamente indossava la maglia con su scritto "La sfiga è in te"

Non era vero.Non era vero.Poteva essere ancora una bella giornata.

"Gabriel dov'è?!"chiesi.

"Lo abbiamo chiamato,era ancora sdraiato nel letto"disse Vivian.

"La sua pigrezza è unica"disse Elizabeth.

"Come me "disse qualcuno dietro di me.

Mi voltai e trovai il nostro migliore amico con il suo sorriso divertito stampato in faccia e i capelli blu scompigliati.

"Chi ha bisogno dei jeans?"chiese retorico visto che aveva notato bene i miei jeans sporchi.

"Oh Gabriel ti adoro"dissi non appena prese dal suo zaino un paio di jeans.

Li presi notando che erano tutti strappati e sembravano più mostrate che coprire.

"Dove li hai presi?!"chiesi mostrandoglieli.

"Oh li ha lasciati Mara,Tara aspe...Sara,si"disse lui cercando di ricordare il nome della sua ultima fiamma.

"Ha lasciato i suoi pantaloni da te?"chiesi abbastanza perplessa.

"Beh...È una storia lunga"mi disse.

"Non mi interessa.Però questi pantaloni mostrerrano che coprire"dissi irritata.

"Spero tu abbia fatto la ceretta allora"mi disse con nonchalance facendomi venire voglia di strozzarlo alla Peeta maniera.

Dopo 5 ore in cui ero riuscita a sopravvivere con dei jeans che neanche esistevano,a due interrogazioni in cui avevo preso 9,presi la sicurezza che la giornata sarebbe andata meglio.

"Sorella"mi chiamò all'uscita Jack.

La positività stava svanendo.

"Cosa vuoi?"chiesi voltandomi e notando che i suoi amici Matt,Federico e Ale erano con lui.

"Ciao sorella di Jack"mi disse Matt.

"Ciao amici di Jack"dissi.

"Senti potresti dire alla mamma che farò tardi stasera?Si.Grazie"disse facendo tutto da solo per poi andarsene con i suoi amichetti senza farmi rispondere.

"Secondo me...dovrei rifarmele"disse Vivian a Gabriel e Elizabeth avvicinandosi a me.

"Mah non credo...la chirurgia non è il caso"disse Elizabeth disaccordo.

"Però sono troppo piccole"disse Vivian "Oh...Emma..."

"Ehi!"dissi voltandomi verso di loro perplessa "Di cosa parlate?"

"Di tette"disse Vivian con nonchalance.

"Sei sicura di voler entrare in questo strano posto?"mi chiese Vivian.

"Vivian...è una libreria"dissi appena ci fermammo davanti ad essa.

Sulla vetrina segnavano 20% di sconto non potevo non approfittarne.

"Ah.Come vuoi"disse Vivian.

"Puoi vedere se c'è quel libro anche per me?"mi chiese Eli "devo tornare subito a casa"

"Giusto sennò mamma e papà si arrabbiano,il velo lo hai tolto,non si fa"disse Vivian fintamente indignata.

"Non sono costretta a portarlo"disse Eli sorridendo "E poi ho un pranzo con degli amici dei miei.Non posso fare brutta figura"

"Brava ragazza,poi a pregare"disse scherzosa facendo sorridere Eli che disse "Andiamo su"

Ecco un'altra cosa Elizabeth era musulmana come tutta la sua famiglia ma ed nata qui nella nostra città.

Non era costretta a portare sempre il velo o il burqua,i suoi genitori non glielo imponevano.

Vivian adorava scherzare ma rispettava la sua religione come tutte le altre religioni anche se non credeva a nessuna.

"Ciao ragazzi!"li salutai per poi entrare in libreria dove c'era qualche persona.

I libri.
Appena entravo in un posto pieno di libri,il sorriso mi spuntava in modo spontaneo,sentivo l'odore dei libri e il sapore delle parole.

"Povera ragazza"disse una signora anziana avvicinandosi a me dispiaciuta "Il cane ti ha strappato i pantaloni.Deve stare attenta."

Non ebbi il tempo di rispondere che la signora se ne andò.

Davvero?

Guardai in ogni singolo angolo della libreria leggendo i titoli dei vari libri e leggendo qualche trama.

"Ehi Emma!"mi salutò Jacob dietro a uno dei due banconi che c'erano dentro.

Aveva 18 anni ed era il figlio dei proprietari della libreria.
Di quante volte che ero venuta in questa libreria che ormai mi lasciavano leggere nell'area riservata fino a quando non chiudevano.

Ero abbonata.

"Che libro cerchi oggi?"mi chiese sorridendo sporgendosi dal bancone.

"Per Elizabeth "Angeli e Demoni" di Dan Brown"gli chiesi "È arrivato?"

"Sisi stamattina"mi disse sorridendo "Tu invece?Oggi non rimani a leggere?"

"Oh ogfi no"dissi leggermente dispiaciuta "Domani ho compito di chimica quindi..."

"Capisco.Ti aspetto in questi giorni"mi disse facendomi l'occhiolino.

"Contaci"dissi per poi spostare gli occhi all'orologio "Caspio!Sto facendo tardi!Sono stata qui mezz'ora!"

"Di solito stai di più"mi disse diverito.

"Beh si...ma ora devo scappare!Ciao Jacob"gli dissi svelta per poi mettermi a camminare veloce per la libreria,quando uscì dalla libreria mentrr scendevo i pochi gradini il piede mi andò storto facendomi cadere alla fine dei gradini con lo zaino a terra e mezzo aperto.

"Cazzo...cazzo"sussuravo a bassa voce mentre mi rialzavo svelta e goffa mettendo dei fogli caduti dentrolo zaino e andare via.

Dopo pochi metri mi fermai per la corsa,odiavo correre,mi stancava.

Carriera da velocista:fallita.

"Ehi tu"qualcuno mi disse appoggiando la mano sulla mia spalla da dietro,per riflesso mi voltai veloce e gli tirai lo zaino addosso facendolo lamentare.

"Sei matta?"esclamò il ragazzo mentre mi fermava.

Mi fermai e notai che era davvero un bel ragazzo,capelli neri,occhi verdi e fisico niente male.

"Sei la pazza che mi ha colpito ai cassonetti"sbottò all'improvviso.

Sgranai gli occhi,rendendomi conto che era davvero lui il ragazzo che avevo colpito una settimana prima.

Doppia figura di merda.

La sfiga è in te,la maglia di Vivian ha di nuovo ragione.

"Io?"chiesi "Ehm...no...Je ne comprendo pas...devos andar "parole alla cavolo uscirono dalla mia bocca e poi corsi via lasciando li il ragazzo perplesso e molto confuso.

La mia sfiga quel giorno non sembrava voler finire.

Nel tratto per tornare a casa,inciampai tre volte,andai addosso a un bambino con un leca-leca e un piede finì in una pozzanghera.

Però quando arrivai a casa feci un sospiro profondo,rilassandomi per poi sedermi stravaccata sulla sedia aspettando del cibo.

"Sorella"sbuco Jack tutto sorridente.

"Cosa fai qui?"chiesi "Avevi detto che non..."

"Lo so ma ho voluto essere responsabile e serio"incominciò a lui ma lo fermai con un "Nessuno poteva usare la macchina"

"Già"disse sedendosi accanto a me.

"Siete tornati!"disse mio padre scendendo dal piano di sopra "Devo dirvi una cosa"

"Avrò una macchina?"chiese Jack.

"Potrò viaggiare sola?"chiesi io.

"Avrò modo di diventare milionario?"chiese Austin.

"Avrò un pony blu?"chiese Kiara.

"Gu-gu"aggiunse la piccola Sofia in braccio a mia madre.

Sicuramente voleva un biberon nuovo che non avesse delle nuvolette strabiche disegnate.

"Niente di tutto questo"disse mio padre ."In camera di Jack un tubo si è rotto quindi i muri si bagnano e creano umidità"

"E allora?"chiese Kiara.

"Jack non può stare li"disse papà.

"Vuol dire che andrà da qualche altra parte?"chiesi speranzosa.

"No.Dormirà in camera tua finché si sistemera camera sua"disse e io in quel momento pensai a mille modi per come suicidarmi o togliere Jack di mezzo ma l'unico cosa che dissi fu "Nooooooooooooooooooo"

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