" sei diverso-Garrett"
Fin da piccolo ero sempre stato quello che doveva fermare Dylan dal fare qualche cavolata, lui era sempre stato quello vivace e imprevedibile mentre io quello pacato e tranquillo.
Crescendo, e i fatti della vita, avevano portato dei leggeri cambiamenti in Dylan, rimaneva sempre il solito vivace festaiolo ma con una leggera punta di consapevolezza verso sua madre.
Infatti, per questo, quando entrò in casa mia quel pomeriggio notai che aveva qualcos'altro di diversi.
Una sfumatura che ancora non era definita.
"Come va?" Mi chiese sedendosi sul mio divano come se fosse casa sua ma in fondo ormai lo era.
"Tutto bene" rispose soltanto per mettersi a guardare il soffitto pensiero.
"A che pensi? "Chiesi sedendomi sulla poltrona accanto a lui che mi lancia un'occhiata dicendo "Sembriamo un paziente dallo psicologo "
"Perché non sono il tuo psicologo personale? "Gli chiesi diverito facendogli fare un sorriso che poi scompare chiedendomi qualcosa che mi sorprese " A te Elizabeth piaceva davvero?"
"Certo"
"Ma proprio tanto? "
"Da esserne innamorato no, ma mi piaceva " gli risposi alzando le spalle e cercando di capire il motivo di queste domande.
"Ci sei rimasto male quando si è messa con Gabriel?"
"All'inizio un po' ma alla fine mi è passato" dissi "Sono una coppia perfetta "
"Già "
Lo guardai qualche secondo in più per poi chiedergli" Perché questa strana domanda? "
"No,così " disse alzando le spalle come se niente fosse.
"Non sei uscito con Tania a San Valentino?"
"No, non mi andava" mi disse semplicemente continuando a guardare il soffitto.
"Con un'altra? " mi chiese lui "Non dirmi che il grande Dylan Parker non ha rimorchiato a San Valentino '
"Beh è successo. Ho avuto da fare"
"Qualcosa di più importante?"
Poi lui fece un sospiro dicendo "Decisamente più importante "
Passammo il pomeriggio a cazzeggiare e decidemmo di uscire a prenderci qualcosa per non rimanere tutto il giorno in casa.
Da quelle domande si era ripreso alla grande e sembrava essere tornato il solito Dylan ma qualcosa in lui non mi convinceva.
"Come va a casa? Non te l'ho chiesto " gli dissi mentre eravamo seduti uno di fronte all'altro separati dal tavolo.
" Tutto bene" mi disse sorridendo "mia madre sta molto meglio. "
Gli sorrisi per poi iniziare a mangiare il mio gelato "Sai c'è una ragazza di quinto che mi ha chiesto di uscire ed è amica della ragazza mora che ti interessava "
"Ah si?" Chiese sorridendo "Spero tu abbia accettato "
" aspettavo la tua conferma,amico"gli dissi "Quindi quando..." alzai gli occhi e notai che la sua concentrazione non era più su di me ma era riservata totalmente a un'altra persona.
Guardai verso la direzione in cui guardava e rimasi leggermente sorpreso nel vederlo fisso nei capelli lunghi e biondo cenere e gli occhi azzurri di Emma che aveva accanto a sé una bambina di quasi 8 anni a cui sorrideva dolcemente.
"Dylan mi ascolti?" gli dissi ma lui non sembrava sentirmi così gli tirai un leggero calcetto che lo fece ritornare con l'attenzione su di me.
"Cosa?"
"Ti parlavo dell'uscita "
"Quale uscita?" Chiese come se fosse la prima volta che gli parlassi.
Sospirai dicendo "Lasciamo stare."
"Guarda c'è Dylan!" Urlò la bambina venendo verso di noi allegra abbracciando Dylan che sorrise dicendo "Ehi Kiara"
"Kiara non andare così dalle persone "la ammoní Emma sospirando per poi dire sorridendo "Ciao ragazzi "
"Lui è Dylan non una persona qualsiasi "disse la bambina che avevo scoperto chiamarsi Kiara seduta sopra le gambe di Dylan che sorrideva "Hai totalmente ragione. Lui è il mio migliore amico Garrett"
La bambina si voltò a guardarmi con i suoi occhioni azzurri dicendo "Ciao Garrett"
Le sorrisi ricambiando il saluto per poi guardare Emma che guardava la bambina e dalla somiglianza capí che si trattava di sua sorella.
"Dai Kiara andiamo, lasciamoli finire di mangiare " disse Emma dolcemente alla sorellina e con un cenno dispiaciuto verso di noi.
Quando avevo scoperto che era la sorella di jack rimasi sorpreso, non si assomigliavano per niente ne fisicamente e soprattutto caratterialmente.
Jack era spesso arrogante,egocentrico, menefreghista mentre Emma era totalmente l'opposto.
Kiara si alzò dalle gambe di Dylan il quale disse "Non ci date fastidio"
"Se fossi stata tuo fratello sarebbe stato un problema" dissi divertito mentre Emma sorrise.
"L'ho sempre detto che è un rompiscatole" disse lei divertita mentre sorellina le tirava la mano "Posso andare a vedere i gusti del gelato ?"
"Vai su, che ti raggiungo " le disse Emma sorridendo lasciandola andare, poi si voltò verso di noi "Scusami per Kiara, diventa molto amichevole e..."
"Tranquilla. Sai che la adoro" disse Dylan guardandola sorridendo " Stai bene? "
"Oh sisi, grazie" disse sorridendo per poi chiedere anche a noi "Non mi lamento " risposi sorridendo e per posare lo sguardo su Dylan che fece un'altra domanda ad Emma a cui lei rispose.
Onestamente non mi ricordo cosa si dissero perché rimasi concentrato a guardare Dylan guardare Emma in un modo diverso, quasi nuovo.
"Tu Garrett? "Mi chiese Emma ma io sbattei le palpebre chiedendo "cosa? Scusa, non ti stavo ascoltando "
"Ho chiesto se andrai alla gita scolastica " mi disse gentile "Jack sta cercando di convincere i miei"
"Ancora non lo so ma sicuramente si " dissi sorridendo e tornando a mangiare la coppa di gelato.
"Fantastico. Spero che Jack convinca i miei perché non averlo attorno una settimana è una bellissima sensazione "disse lei facendo ridacchiare poi venne chiamata da Kiara "Emma! Vieni ho scelto "
"Vi devo lasciare " disse sorridendo "O Kiara inizierà ad urlare facendo sobbalzare tutti "
"Se vuoi potete sedervi con noi" disse Dylan sorridendo ma Emma che sembrava sorpresa rispose "Grazie, ma devo tornare a casa"
Poi salutandoci andò verso la sorellina sorridendo che le indicava i vari gusti oltre la vetrina facendola inginocchiare accanto a sé.
Riguardai Dylan e sorrisi notando il suo sguardo assorta alla vista della scena dolcissima di Emma che stava inginocchiata accanto a Kiara per poi alzarsi e prendere il gelato che avevano chiesto.
"Perché non le chiedi di uscire? " Chiesi facendolo voltare verso di me mentre Emma e Kiara uscivano dalla gelateria ridendo.
" a chi? "
"Sai benissimo di chi parlo " gli dissi sorridendo malizioso.
Lui mi guardò quasi confuso "Non dirmi che ti riferisci ad Emma"
"Lo hai detto tu"
"Emma è solo un'amica ed è sorella di un amico"
"E allora? Questo non ti vieta di fartela piacere"
"Lei non mi piace in quel senso " disse lui quasi incerto.
"Ma io non ho mai specificato in quale senso" dissi con un sorrisetto ricevendo un'occhiataccia orribile da parte sua, poi ritornò a mangiare il suo gelato.
"Senti, Emma è carina,dolce, intelligente..." dissi sperando che si aprisse un pó di più con me ma lui sembrò soltanto irritarsi "Visto che ha tutti questi pregi perché non glielo chiedi tu di uscire"
"Quasi quasi ci penso " dissi stupendolo con la mia risposta ricevendo un'occhiata seria da parte sua "Stai scherzando"
"Si ma non ci vorrà del tempo che qualcun'altro ci provi al posto tuo"
" Perché cazzo ti sei fissato con questa cosa? " sbotto lui innervosito.
"Ho visto come la guardavi"
Lui fece una smorfia "come guardo tutti e tutte"
"Non è vero e in fondo anche tu sai che con lei c'è qualcosa di diverso " gli dissi cercando di farlo ragionare " E non puoi preoccuparti di jack e della sua reazione "
"Io non mi preoccupo "mi disse serio Dylan "Perché non le chiederò di uscire. E sai perché? Perché non provo niente per lei."
Mi guardò con occhi seri che non ammetteva repliche così sospirai e mi arresi "Va bene, non insisto più " ma aggiunsi anche " ma sai benissimo quanto me che c'è qualcosa di diverso"
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