" Pensavo di stare bene" parte 2
" io scommetto sia la A"
" io dico C"
"La C è l'ultima risposta che puoi dare, idiota"
Queste erano le conversazioni che sentivo da parte di quattro ragazzi diciottenni davanti ad un quiz televisivo.
Ovviamente quello che diceva sempre la risposta sbagliata era Fede , e onestamente credevo lo facesse anche apposta.
" sei sicuro di non averli mai visti insieme? " Chiese Matt a mio fratello mentre maneggiava al telefono.
" sono sicuro" disse Jack con voce afflitta " Non ti credevo così geloso"
"Io non sono geloso " disse Matt sulla difensiva "Ma sappiamo quanto joshua sia espansivo "
"Espansivo? "
"Si riesce a socializzare anche con una pietra se vuole " disse Matt " Se ci è riuscito con i miei "
"Ma la cena com'è andata? " Chiesi mentre ero seduta sulla mia poltrona sotto la coperta di topolino.
"Bene, stranamente " disse Matt "Joshua è riuscito a far ridere i miei e mia madre ora non fa che chiedermi di lui. Credo che ora abbia paura che ci lasciamo"
"Il mondo è davvero strano" disse Federico "Fino a una settimana fa avi avrebbero bruciato e ora arcobaleni"
"Credo che sia meglio così " dissi "Vuol dire che possiamo tutti cambiare"
"A quanto pare "
"Era la A. Lo avevo detto io" disse Ale senza particolare euforia giocando con il suo anello.
"Tu sei inquietante " disse Federico riferito all'amico " sembri non sapere mai un cazzo però alla fine sai tutto"
"Perché dovrei sprecare il mio cervello con te?" Disse Ale divertito ricevendo un pugno da Federico che disse "Io sono un tipo intelligente e capisco più di tutti"
"Quello sono io " disse Austin passando da noi per poi andare al piano di sopra.
"Okay lui è figlio di Satana" disse Federico abbassando la voce. " Ho dato più soldi a lui che a chiunque altro "
"Non capisco come vi facciate sgamare e ricattare" dissi io divertita.
"Perché è figlio di satana " disse Federico con occhi sgranati.
" in realtà sono peggio" disse Austin facendomi prendere un colpo dalla porta.
"Smettila " dissi mettendomi una mano sul cuore ma lui rispose "Guarda che potrei trovare anche qualcosa su di te"
" ricordati che ti tratto bene, ragazzino" gli ricordai mentre sentivo di non sentirmi di nuovo bene ma piano piano mi ripresi.
Infatti non prestai attenzione neanche le conversazioni che fecero dopo che Austin andò via.
"Che ne pensi Emma?"
"Su cosa?"
"Mi sento poco ascoltato, amore mio" disse Federico mentre gli dissi sarcastica " Perdonami amore mio"
Poi suonarono alla porta e mi alzai per andare ad aprire così sentì dire "Almeno ha detto amore mio"
" era sarcastica "
"Futile dettaglio"
Aprì la porta e trovai Dylan appoggiato alla porta con un gran sorriso e i capelli arruffati che gli stavano da Dio.
"Felice di vederti vestita"
"Detta così sembra che sia sempre nuda"
"Possiamo sempre migliorare " disse malizioso ma lo guardai male dicendo "idiota"
"Mettiti le scarpe che andiamo piccola Tris"mi disse facendo riferimento a Divergent.
"Lo hai finito?"
"Certo. Ho finito la trilogia. E il finale vorrei riscriverlo " disse lui.
" metto subito le scarpe" dissi "Ci sono gli altri di là "
" vado a salutarli " così so diresse a salutarli e sentí Federico urlargli qualcosa in modo entusiasta.
"Ho fatto" dissi andando da loro e notai tutti voltarsi a guardarmi "Che volete?"
"Uscite?"
"Si " disse Dylan e Federico disse "Amico, mi stai rubando la fidanzata "
"Credevo avessimo una relazione aperta" dissi divertita.
"Quindi ammetti che stiamo insieme?"
"Assolutamente no"
"Mamma e papà sanno che esci? " chiese Jack soltanto.
"Glielo dirai tu " dissi alzando le spalle mentre chiudevo la cerniera del giubbino.
"Ma che cazzo..." borbottó Matt guardando sul telefono.
"Cosa succede?"
"Joshua mi ha scritto che sta prendendo un caffè veloce con indovinate chi? "
"Non sono bravo a questo gioco " disse Federico
"Con ik suo ex. Quello che lo ha mollato. Lo ha fatto stare malissimo" disse Matt incazzato "Vi sembra normale?"
"Joshua è cosi. " dissi alzando le spalle " se sta prendendo un caffè con lui, vuol dire che non gliene frega niente di lui. Per Joshua sei importante anche se ti odia e sta incazzato con te, quando si comporta come una persona di tutti i giorni, senza nessuna emozione tranne che educazione vuol dire che non gli importa più "
Matt sembrò darmi retta e per un attimo calmarsi ma la sua gelosia sembrava ancora presente.
"Riesci sempre a far stare meglio tutti " disse Dylan mentre eravamo in macchina e stava guidando verso zone che non conoscevo.
" non penso " dissi "O almeno ci provo"
"Ma ci riesci " disse Dylan " e non tutti ne sono capaci"
Gli sorrisi dicendo "Grazie." Poi aggiunsi " mi Stai portando nel bosco per uccidermi? "
"Ancora con questa storia?" Chiese lui divertito. "Tris-Emma ti pensavo più coraggiosa "
"Anch'io posso essere coraggiosa con un'arma in mano" dissi mentre si fermava in zona deserta dove qualche metro più avanti c'era un vecchio treno.
"Il senso di lasciare un treno qui in mezzo?" Chiesi ma lui rispose "Vorrei saperlo anch'io ma è utile per farmi vincere. Quindi apprezziamolo"
"Tanto non vinci " dissi io scendendo dalla macchina e mettendomi a fianco a lui.
"Bene." Disse per poi alzare le braccia e urlare "Benvenuta tra gli intrepidi, signorina. O meglio prima devi fare la grande prova "
"Non dirmi che devo farlo davvero" dissi mettendo una mano sul fianco disperata.
"Guarda che sono molto severo. Sono pronto a buttarti tra gli esclusi "
"Io non ho mai scelto gli intrepidi "
"Senti, volevi che ti portarsi a coltivare insalata ? " disse lui guardandomi "Vorrei del siero per farti stare allegra e senza rompere tanto"
"Stronzo" dissi "Va bene, vai avanti "
"Una bella corsa suk treno e mi ringrazi perché il treno è fermo da una vita. Forse persino più di te il fine settimana "
"Credo che tu voglia la tris che ti insulta " gli dissi con le braccia incrociata.
"Non parlare e mettiti in posizione " disse "Devi essere più veloce di me"
"Ma è impossibile " dissi come una bambina.
"Senti, già il treno non si muove. Credo che questo sia un ottimo compromesso " disse e mi trovai a mettermi in posizione accanto a lui.
"Un attimo" disse per poi mettete al telefono Run Boy run che c'era bel film . Risi per la situazione assurda ma quando disse via iniziai a correre e insultai tutti gli dei del universo.
Lui ovviamente fu più veloce di me e si arrampicó con agilità al piccolo vagone del treno mettendosi dentro.
Io con un grande fiatone cercai di saltare dentro ma con grande difficoltà così mi aiutò lui cercando di tirarmi dalle braccia ma onestamente la situazione mi fece soltanto ridere coinvolgendo anche lui, così finimmo a terra nel vagone con me sopra di lui ridendo.
"Forse è stata una pessima idea" disse fra le risate mentre io mi spostavo da sopra di lui sperando di non diventare super rossa mettendomi con le ginocchia a terra e lui si metteva seduto.
"Sporchino qua dentro"
"Pensa che ci ho anche un po' pulito" disse lui facendomi cenno di sedermi accanto a lui con le gambe a penzoloni dal vagone.
"Sono passata? "
"Non penso proprio "
"Ecco perché volevo far parte dei pacifici "
" ti portavo a coltivare la terra"
Lo spintonai dicendo "Forse non è male come idea"
Oer un attimo rimanemmo in silenzio a guardare davanti a noi poi lui disse "Tu sai qual è il tuo posto?"
Rimasi sorpresa dalla sua domanda "Sono come Tris. Non penso di avercelo."
"Neanch'io sai"
"Beh che importa " dissi alzando le spalle " chi dice che dobbiamo averlo? Ogni posto è nostro se ci stiamo bene"
Lui sorrise poi dopo qualche secondo disse "Tobias mostra il tatuaggio a tris. Credo di doverti mostrare il mio"
"Hai davvero un tatuaggio? "
"Si " disse per poi togliersi il cappotto e iniziare a sbottonarsi la camicia facendomi leggermente sentire a disagio. Infatti distolsi lo sguardo " Non devi sentirti in imbarazzo. Io sono apposto "
"Smettila di divertirti così " dissi diventando rossa poi lui afferrò il mio mento delicatamente e mi volto versò di lui e mi mostrò un tatuaggio sulla schiena che ritraeva una filo spinato lungo la spina dorsale . Era fatto in maniera sottile e con un certo stile, era molto bello nella sua semplicità.
Mi trovai a portare le dita sulla sua schiena e seguire la scia del tatuaggio dall'alto verso il basso.
"Perché le spine?"
" ho bisogno di loro per sentirmi felice" disse lui con voce roca "Dopo tante spine a pungermi sono riuscito ad andare avanti e a migliorare e voglio continuare così "
Sorrisi quando arrivai alla fine e spostai le dita dalla schiena " Le spine rendono più bella la rosa per quanto rischi di farti male" poi aggiunsi "Rimettiti la camicia o ti prenderai qualcosa"
Lui si voltò verso di me mostrandomi il suo petto e gli addominali ben definiti. "Sai che tobias e tris dopo questo si baciano?"
Lui si avvicinò a me ma io gli dissi "Già, ma possiamo saltare anche questa parte. "
So che ci eravamo già baciati e anche più di una volta ma quel giorno non volevo farlo, sentivo già una strana sensazione in me, baciarlo avrebbe potuto solo rendere tutto ik più intenso e avevo paura di realizzare cose che non avrei voluto.
" si hai ragione. Scusa " disse lui ritornando a vestirsi per poi dire Direi che possiamo tornare in macchina. Andiamo avanti "
"Nok devo correre vero?"
" ti piacerebbe " disse lui ridendo aiutandomi a scendere dal vagone abbandonato.
Po iniziammo a correre e questa volta mi sentì ancora più stanca e senza forze.
"Sei così scarsa " disse lui ridendo ma io continuai ad avere il fiatone e fatica a respirare.
"Vuoi un po ' d'acqua ?"
Cercai di rispondere ma noj ci riuscì, cercavo di respirare regolarmente sentí la mano di dylan preoccupata sulla mia schiena poi una fitta al petto, un po' di dolore al braccio e sentí le gambe cedere.
E non so come , chiusi gli occhi senza capire più niente.
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