"Influenza delle mie brame..."
Tossire in faccia:fatto
Essere servita : più o meno.
Prendere l'influenza era stata in fin dei conti una cosa abbastanza bella visto che si trovarono tutti a dovermi servire e riverire anche se con qualche lamentela.
"Tieni" disse Kiara dandomi la tazza con del te caldo e sedendosi sul letto a fianco a me.
"Grazie" le dissi "Jack non poteva portarla? È bollente"
Lei alzò le spalle dicendo "Stava parlando al telefono. Non aveva tempo"
"Ovviamente "dissi alzando gli occhi al cielo "Grazie piccolina"
Lei mi sorrise dicendo "Voglio che guarisci presto"
Le sorrisi per poi dirle "Meglio che vai o ti passo l'influenza"
"Va bene. Vengo dopo " disse lei alzandosi e io le dissi "A dopo dottoressa"
Lei sorrise per poi andare via chiudendo la porta e lasciandomi sola con la mia influenza.
Dopo un po' mi chiamò Vivian al telefono "Malata come stai?"
"Meglio" le dissi "Che fai?"
"Sono Eliz e Gabriel al bar e mi stanno rompendo per mettere vivavoce" disse sbuffando " Bene. Ecco. Siete felici?"
"Emma come stai?"mi chiese dolcemente Eliz "Volevamo venire a trovarti..."
"Ma non lo faremo. " disse Vivian "Non voglio essere infettata dai tuoi batteri"
"Che esagerata. È un po' di influenza " disse Eliz mentre Gabriel rispose "Beh..non è che voglio ammalarmi "
"Gabriel!"
"Emma stai facendo litigare la grande coppia! "Disse euforica Vivian facendomi ridacchiare w scuotere la testa "Ammalati spesso"
" ammalati tu!" Le dico e lei subito esclama "Oh no! Che poi devo stare a casa con i miei e non ci tengo proprio "
"Appena riesco passo" mi avvisa Eliz .
"Sta tranquilla. Rischio davvero di passarti l'influenza " la avviso "I miei fratelli a parte Kiara sono spariti. Jack entra solo per dormire"
"Una cosa in comune:paura dei batteri " disse lei contenta.
"In realtà avete un sacco di cose in comune" disse Gabriel "Siete simili"
"Vero " confermai.
"Dite che è per questo che litighiamo ogni due secondi? "Chiede lei e potevo immaginarla assumere un'espressione pensierosa.
"Si"
"Assolutamente "
"Te lo stiamo dicendo da settimane"
"Io dico ancora di no" disse lei rispondendosi da sola e facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Sei impossibile " disse Gabriel
"Eliz tienilo a cuccia" disse Vivian
"Non sono un cane" si lamentò lui.
"Bla bla bla" disse Vivian "Ah Emma comunque sto ancora ridendo per aver tossito adosso a Dylan. È stato divertente "
"Si,devo ammetterlo" disse Gabriel ridendo
"Ho tossito su Dylan?"Chiesi non ricordandomi per niente la cosa.
"Sii è stato bellissimo. Ci hai svegliato quasi tutti " disse Vivian "Per vedere una scena esilarante. Ti ringrazio"
Dopo aver parlato e sentito Vivian insultare Gabriel agganciai per poi mettermi a guardare una serie tv. Decisi di guardare la Casa di carta di cui amavo la sigla da impazzire.
"Oh bella ciao !ciao! ciao!" Cantavo mentre sentì il telefono squillare.
Risposi "Hola"
"Sei diventata spagnola?" Mi chiese Dylan divertito mentre Arrossì dicendo "Ehm..stavo guardando una serie spagnola "
"Tranquilla. Trovo attraente la lingua spagnola" disse malizioso ma io gli dissi "Idiota. "
"Come stai?" Mi chiese poi dolcemente.
"Molto meglio,grazie" dissi per poi ricordarmi della mia figura di merda "Senti volevo chiederti per...si..averti l'altra mattina..."
"Tossito adosso, trasmettendomi tutti i tuoi batteri? Non ho mai avuto un risveglio così romantico "disse lui divertito.
"Si scusa" dissi sorridendo per poi tossire di nuovo.
"In questi giorni sembri volermi uccidere" disse ridacchiando.
"Forse" poi presi un fazzoletto per soffiarmi il naso.
"Romantico anche questo "disse divertito.
"La colpa è tua. " gli ricordai "Sono stata sotto la pioggia per capire la situazione che tu hai creato..."
"Va bene va bene" disse lui "Mi farò perdonare "
"Mi porterai delle ciambelle?"
"No"
"Non ti perdoneró mai" dissi mentre sentivo lui fare una breve risata per poi dire " Sei sola a casa?"
"Ah non so. I miei fratelli quando sono malata spariscono. Tranne Kiara ovviamente ."
"Amorevoli devo dire"
"Molto" dissi sarcastica sorridendo " tu tutto bene?"
"Sto bene " disse " Sto leggendo Frankenstein. Quindi vedi di guarire presto "
"Se mi porti le ciambelle guarisco prima"
"No"
"Sei una persona orribile " gli dissi facendolo ridere "Mi sta chiamando mia madre. Ci sentiamo "
"Va bene. Ciao" gli dissi per poi chiudere e tossire e soffiarmi il naso con il fazzoletto.
Stupido raffreddore.
"Una mattina mi son svegliato , oh bella ciao! ciao! ciao!" Cantavo camminado per il corridoio per raggiungere camera mia " Una mattina mi sono svegliata e ho trovato..." tossì interrompendo la canzone "il raffredorrr"
"Oh partigiano portami viaaa" dissi entrando nella stanza per poi chiudere la porta "Oh bella ciao ciao"
Mi fermai quando sentì un picchiettare provenire dalla finestra, mi voltai spaventata vedendo Dylan che mi sorrideva diverito.
Andai ad aprire la finestra notando che stava sulla scala dei vicini a cui dovevo ricordare di toglierla. Era troppo inquietante che qualcuno potesse salirci così.
"Cosa fai qui? " gli Chiesi stupita sentendo fredda anche se ero ben coperta " si muore di freddo"
"Tranquilla "mi disse mentre si abbassava a prendere qualcosa che aveva appoggiato sulla scala, una scatola rosa che mi fece fare un espressione molto confusa.
Presi la scatola non capendo e lui disse "Aprila su. O vogliamo morire qui sopra congelati?"
"Io posso sempre chiudermi dentro " dissi sorridendo facendolo sorridere in un modo che lo rendeva bellissimo con i capelli scompigliati dal vento.
"Faresti schifo nei film d'amore " mi disse facendomi ridacchiare poi guardai la scatola che avevo in mano "Non sarà una bomba?"
"No scema" mi disse,poi iniziai a tossire mettendomi la mano davanti.
Dylan che sembrava preoccupato entrò dalla finestra per poi chiuderla "Mi spiace , ti stavo facendo prendere freddo"
" tranquillo " gli dissi " Sai che rischi di essere beccato da uno dei miei fratelli? "
"Ho visto che Jack non c'è." Mi disse sorridendo.
"Sai che Austin è quello pericoloso? "
"Ho notato ma ho notato che non è uno spione. Si fa gli affari suoi e poi so che gli piace la mia cuginetta Iris"
"Meglio che non dico niente "dissi con la scatola rosa in mano che lentamente aprì e rimasi stupita quando trovai delle ciambelle diverse e dall'aspetto buonissimo.
"Io Scherzavo "
"Anch'io quando dicevo di no" disse sorridendo per poi guardare sul letto il computer acceso su Netflix.
"Che guardi?"
"La casa di carta. Devo vedere la seconda parte"
"Anch'io sono arrivata a questa parte " mi disse "Ti dispiace se rimango a vederla con te?"
Confusa lo guardai " no...però. .." intanto lui si toglieva le scarpe e si sdraiava sul mio letto con il computer sulle gambe e lasciandomi delle spazio al suo fianco. "Vieni?"
"Rischio di passarti l'influenza "
"Si certo" disse come se niente fosse "lo faccio partire senza di te"
Con imbarazzo mi tolsi le ciabatte e mi sdraiai al suo fianco che teneva il computer sulle sue gambe e mi passava una cuffia che afferrai mettendola nell'orecchio.
"Comunque molto belli i tuoi spettacoli canori "
"Stupido! "
"Possibile che devi tossire su di me?"mi chiese Dylan mentre si stava con il busto.
"Non esagerare. Stavo tenendo la mano davanti alla bocca" dissi io per poi soffiarmi il naso per l'ennesima volta.
"Non ho mao visto un naso così rosso" disse lui scherzoso e io gli dissi "Perdonami se sono orrenda, la prossima volta mi sistemeró solo per te"
"Uhh sembra una bella proposta "disse lui malizioso ma io gli colpí sulla spalla dicendo "Scemo. E io che speravo che fosse Federico l'unico a farmi certe battute "
Lui guardò verso lo schermo mantenendo un piccolo sprriso "Sicura che siano solo battute?"
Quando compresi il senso delle sue parole risi dicendo "Fede? Lui scherza soltanto. Siamo diventati buoni amici "
"Capisco" disse lui per poi mettersi seduto sul letto e chiudendo il portatile "Vedo che le ciambelle ti sono piaciute "
"Erano buonissime,grazie " dissi sorridendo.
"Sono felice che tu accetta qualcosa da me "
"Guarda che abbiamo condiviso "gli dissi puntandogli il dito contro sorridendo. "Sono stata generosa "
Lui mi sorrise per poi iniziare a infilarsi le scarpe così gli dissi "Ti inviterei a cena ma nè io e né Jack siaml dei grandi cuochi "
"Allora evito di essere avvelenato "mi disse lui sorridendo e alzandosi per poi inziare a dire "Senti volevo..."
Ma venne interrotto dalla suoneria del suo telefono, lo prese dalla tasca e rispose "Mamma"
Dall'altra parte non si sentiva niente ma rimasi in silenzio per nom dargli fastidio.
"Ora arrivo...nono...non è come pensi."disse lui sbuffando "sta tranquilla. Sto arrivando. Ciao "
"Tutto bene?"gli Chiesi quando spense la chiamata, lui senza guardarmi ma cercando la sua giacca mi rispose secc "Si, devo andare "
"Avevo intuito. " dissi alzandomi dal letto e infilando le ciabatte "Ti accompagno giù "
"Scendo da qui " disse lui indicando la finestra. " meglio non tentare la sorte."
Notai che incominciò ad essere più freddo e distaccato così provai a richiedergli "Sicuro che sia tutto okay?"
"Si' rispose lui un pó brusco mentre apriva la finestra, sembrò accorgersene infatti cambiò tono "Non devi preoccuparti. Sarà incazzata perché non l'ho avvisata"
"Capisco "dissi sorridendo "Grazie per la compagnia"
"Mi ha fatto piacere" disse lui sorridendo per poi darmi un leggero bacio sulla guancia "Guarisci presto"
Sorrisi mentre lui scendeva dalla scala per toglierle dalla finestra e poggiarla a terra dalla parte dei vicini anziani.
Chiusi la finestra e lo vidi andare via ma rimasi col dubbio che non stesse andando tutto bene. Ma qualcosa c'era anche se non voleva dirmelo.
Rimasi perplessa anche del bacio sulla guancia, anche se dopo il vero bacio non dovevo essere perplessa.
So che avrei dovuto dare un valore maggiore al mio primo bacio ma non era così.
Mi era piaciuto.
Ero emozionata di averlo dato ma non potevo farne un affare di stato.
Non sempre si dava il primo bacio alla persona che si amava o in momenti romantici.
Io avevo accettato il mio: in una libreria, incazzata, con un ragazzo bellissimo e gentile ma abbastanza strano come me.
Che poi alla fine non era così brutto come primo bacio.
I miei tornarono il giorno dopo e due giorni dopo mi trovai a stare bene senza l'influenza ma con un filo di raffreddore.
"Dove porti Vivian a San Valentino?" Chiese mia madre a pranzo facendomi venire voglia di vomitare al sentire nominare quella festa del cavolo.
Oppure erano i postumi dell'influenza.
"In realtà non ci avevo pensato "disse jack "In più sta festa è una cazzata'
"Jack!" Lo ammoní papà facendo cenno a Kiara che mangiava concentrata al posto di ascoltarci.
"Come fuori non le imparasse"sbuffó Jack " e poi Vivian non è il tipo da San Valentino"
"In effetti " dissi ricordano i san valentini passati in cui cercava rimorchiare più ragazzi possibili, cosa che faceva anche jack.
Ancora non riuscivo a capire come fossero riusciti a stare insieme per quasi due mesi senza cercare altri.
"Quindi pace e amore e niente Valentino" disse Jack contento di non dover pensare a certe cose.
Scossi la testa pensando a quanto ne avrebbero fatto insieme loro due per ancora tanto tempo.
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