"Hogwarts! Hogwarts!"Parte 2
La nonnina che ci provava con Dylan raccontando della sua ormai lontana gioventù mi aveva molto divertito ,sopratutto perché si avvicinava a lui e lui cercava di scostarsi con educazione.
E la cosa migliore?
La nipotina si appiccicava a lui parlando di una torre,un drago e un principe azzurro carbonizzato per amore.
Avevo per tutta la scena ridacchiato cercando di non ridere sguaiatamente davanti a loro,non volevo certo interrompere.
"E così adesso pace all'anima di mio marito " disse alla fine di uj lungo discorso la signora facendo fare uno sguardo confuso a Dylan che cercò di dire in modo gentile,per quanto fosse possibile "Ehm...è morto? "
La donna scoppiò a ridere sorpresa "Ma ti pare che Dio abbia voluto quel rompiscatole? È nella nostra villa a San Diego "
"Che non è una torre "disse la bambina ,nipote della donna, sorridendo con un lecca-lecca in mano.
"Oh..beh. ..nessun principe carbonizzato "disse Dylan facendo un sorriso anche se sembrava volersi teletrasportare via.
"Tu sembri un principe "disse la bambina convinta .
"Oh beh...gra..."cercò di dire Dylan un pó imbarazzato ma la bambina aggiunse subito "Posso fare la tua principessa della torre? "
Oh per tutti gli dei del Olimpo che ballavano la macarena! Anche la bambina ci stava provando con lui .
Risi di nuovo mettendo subito una mano davanti alla bocca cercando di non fare tanto rumore mentre Dykan mi guardò e tiró un'occhiataccia, ma venne distratto dalla signora che rimproverò la nipote "Tesoro,sei troppo piccola per questo ragazzo "
"Ecco, infatti..."disse Dylan cogliendo la palla al balzo ma la donna aggiunse "Aspetta di eseere più grande. O quando muoio, ci sono prima io,nipotina "
Dylan sgranó gli occhi terrorizzato che la nonnina potesse essere una molestatrice mentre io mi divertivo da matti .
"Sto scherzando. So di essere troppo vecchia per te "disse la signora ridendo di nuovo facendo fare uj sospiro di sollievo a Dylan che disse "Sa è che... sto cercando di conquistare una principessa."
"Davvero?"chiese entusiasta la bambina.
"Si è più una maga diciamo "disse per poi guardarmi e facendo sparire il mio sorriso mettendomi un pó a disagio "Cerco di essere un principe capace di usare la magia "
"E chi è la fortunata? "Chiese la donna curiosa e Dylan, mentre nella mia mente speravo che non facesse quello che già pensavo che avrebbe fatto,si spostò da loro e mi raggiunse mettendo un braccio sulle mie spalle facendomi arrossire "Questa ragazza qui "
"Oh è adorabile "disse la nonna prendendomi la mano con forza e stringendola "Dovresti proprio dire si. Dei ragazzi così capitano una volta nella vita,credimi "
"Sai fare davvero la magie?"Mi chiese le bambina sorridendo.
"Ehm...si "dissi sorridendo mentre sentivo ancora il braccio di Dykan sfiorare le mie spalle e la sua mano appoggiata al mio braccio "Solo che non posso fare magie fuori la mia scuola di magia "
"Davvero?e come si chiama?"mi chiese la bambina quasi sognante.
"Hogwarts "dissi facendole un occhiolino sorridendo come se le stessi dicendo uno dei miei più grandi segreti.
"La nostra fermata "disse Dylan con un tono di voce fin troppo entusiasta,facendo pressione sul mio corpo per spingermi verso la porta "Arrivederci signora,bambina"
Le due ci salutarono mentre la bambina mi urlò "Mantengo il segreto" mentre scendevamo dalla treno.
Appena il treno partí, lasciandoci fra le varie corsie dove vi erano vari i binari scoppiammo a ridere entrambi mentre io gli dissi "Rimorchi bambine e signore anziane. Non sapevo ti piacessero "
"Ti prego smettila "disse lui anche se divertito.
"Ma se non ho neanche iniziato "risi mentre scendevamo le scale della stazione "Spero ti piacciono più le signore perché nell'altro caso la galera è assicurata "
"Sei insopportabile "disse lui mentre continuavo a ridere finché poi mi calmai ma mantenendo sempre il sorriso "Comunque furbo usarmi come 'principessa da conquistare ' le storie d'amore piacciono sempre "
Lui fece uno sguardo quasi sorpreso che mascheró subito con un sorriso, non facendomi così capire il motivo di quel espressione , dicendo "Beh, so come far sognare "
"La signora sicuro sognava "dissi divertita mentre lui Sbuffó vicino al mio viso "Ti butto tra i binari "
Quella vicinanza di cui mi ero appena accorta mi fece notare una cosa, così lo richiamai "Dylan? "
"Se inizi di nuovo ti uccido"
"No. Il tuo braccio sta ancora attorno a me "gli feci notare e lui quasi come scottato lo tiró via dicendo "Scusa. Non me ne ero accorto "
Sorrisi tranquilizzandolo per poi fare cenno di risalire le scale per uscire dalla stazione.
Appena fuori,mi guardai attorno cercando di capire dove fossimo, la stazione da fuori era molto rovinata , le strade quasi deserte, passavano al massimo uno o due macchine e le persone neanche erano tantissime,in più era più natura che veri e propri palazzi.
"So che è una frase molto cliché 'ma mi hai portato qui per uccidermi ?"chiesi curiosa guardandolo mentre notavo come in questo posto la neve fosse molto di meno rispetto a dove stavamo noi.
"Due minuti fa ero tentato ma non è questo il mio piano originale "disse iniziando a camminare con me che lo seguivo "Ma sarei molto originale "
"Io con tutti i libri letti e serie tv saprei fare un gran omicidio "dissi mettendo le mani nelle tasche del capotto "O almeno credo. Dopo un pó ti fai una cultura "
"Cultura omicida " aggiunse sorridendo mentre ci addentravamo sempre di più in una parte isolata.
"Se mi abbandoni qui mi lasci del cibo?"Chiesi notando la scarsità di negozi e l'abbondanza di tronchi e rami.
Almeno in primavera avrei avuto delle foglie con cui cibarmi e ritornare alla preistoria ma in inverno era difficile. Non avevo i denti di un castoro per i tronchi .
"Non ti abbandonerò qui "disse alzando gli occhi al cielo divertito "Non dopo essermi fatto vedere da tante persone "
"Così non aiuti "dissi facendolo ancora di più sorridere.
"Mi spieghi dove. .."Stavo per chiedere ma mi fermai non appena vidi davanti a me una villa gigante, che sembrava quasi un castello, fatta di legno e in condizione non ottime.
Aveve delle finestre grandi ma metà rotte conla porta tutta graffiata e leggermente storta ma per quanto malandata fosse aveva un fascino tenebroso che non riusciva a non attirarmi.
"Vuoi rinchiudermi qua dentro?"chiesi quando ci fermammo a guardare ma lui sospirò sfinito "Puoi accantonare il dubbio killer che hai in testa e stare tranquilla? "
"Sai che dire 'stare tranquilla'in questo contesto non fa molto effetto? "Gli Chiesi inarcando il sopracciglio ma lui si mise davanti a me e disse "Entrerai nella casa..."
"Okay "
"Da sola"
"Non tanto okay " Scossi la testa e guardandolo come fosse pazzo "Tu vuoi davvero uccidermi. Sei Voldemort in fondo "
"Impossibile. Io ho un naso "disse Dylan sorridendo mettendomi una mano sulla spalla per poi ridacchiare "Io ti aspetto qui "
"Dovrei fidarmi?"
"Siamo amici"
"Io non mi fido sempre di Vivian " dissi alzando le spalle facendolo sorridere ma lui mi chiese "Ti farebbe uccidere? "
"Oh no. Mi farebbe uccidere più che altro "dissi con nonchalance facendogli scuotere la testa "Vai se vuoi di nuovo i tuoi libri"
A quella frase mi allarmai "Dove li hai messi? "
"Entra dentro la casa e lo scoprirai "mi disse sorridendo sedendosi su una panchina vicino che gli dava la visione frontale della villa.
Sbuffai per poi salire i gradini della villa e andare verso la porta d'ingresso rovinata, attaccata alla porta c'era già un primo bigliettino che guardai confusa.
Mi voltai verso Dykan che mi sorrideva stupidamente e mi faceva cenno di andare avanti e quindi leggere.
Mi avvicinai al biglietto e lessi " entra come Hagrid è entrato nella casa la prima volta per prendere Harry. "
"Dovrei prendere a calci una porta? "Chiesi ad alta voce sperando che mi sentisse "Non sono una vandala "
"Questa villa è già distrutta "mi urlò lui e io per l'ennesima volta alzai gli occhi al cielo borbottando un 'va bene' colpendo la porta in una maniera davvero patetica.
Sentì la risata di Dylan alle mie spalle, così presi più forza e al posto di usare la spalla iniziai a prenderla a calci, in modo patetico. Di nuovo.
Poi mi ricordai di una scena in cui la Detective o Maze in Lucifer tiravano un calcio fortissimo alla porta facendola aprire, non ero loro neanche lontanamente ma provarci non mi costava nulla.
Così presi un respiro e tirai un calcio chiudendo gli occhi alla porta che fece un grande tonfo cadendo e mostrandomi l'interno della villa abbandonata.
Non sentivo più Dylan ridere e dovevo dire di averlo messo a tacere con quel calcio da professionista.
Okay mi stavo montando la testa.
Lanciato un'ultima occhiata a Dylan che era sempre seduto allo stesso posto ,entrai dentro la casa dove una leggera oscurità regnava sovrana e tutto attorno sembrava molto rovinato e polveroso.
Mi guardai attorno curiosa accantonando la paura che all'inizio avevo avvertito per qualche seocndo,concentrandomi su ciò che avevo attorno.
Assorta com'ero, sobbalzai quando il telefono iniziò a squillarmi, divenni ancora più perplessa quando lessi il nome di colui xhe mi stava chiamando.
"Stai seriamente sprecando minuti per chiamarmi? " Chiesi perplessa rispondendo al telefono senza però voltarmi a guardare fuori.
"Perché devi rovinare sempre tutto?"chiese Dylan quasi come un bambino piagnucolone "Non mi rendi facile vincere la scommessa "
"Meglio. Perché tanto non vincerai "dissi convinta di me facendomi qualche passo in avanti per capire dove andare ma per fortuna ci pensò Dylan dicendomi "Meglio continuare. Emma,tu sei un mago " cercò di imitare la voce di Hagrid facendomi fare un sorriso.
"Lo sapevo già "
"Harry almeno in quella scena è stato meno rompipalle "disse lui sbuffando anche se potevo immaginare il suo sorriso sulle volto " Vediamo se indovini : Molti elfi ci lavorano ad Hogwarts "
"Questa è troppo facile. Nelle cucine,ovviamente "dissi tenendo il telefono premuto sul mio orecchio mentre lui mi rispondeva "Giusto. Vai li. "
Camminai verso la stanza che doveva essere la cucina, nel piano terreno e che era anche molto grande. Era una cucina normale solo con mobili rovinati e molte ragnatele.
Guardai sopra la tavola e trovai un bigliettino che lessi "Tutto inizia svegliandosi li "
Pensai a cosa potesse significare e a cosa si riferrisse fra le varie cose ma subito arrivai alla conclusione che Harry dormiva nel sottoscala all'inizio della storia.
Così lasciai il bigliettino sul tavolo andando verso il corridoio,dirigendomi nel sottoscala.
La porta era rovinata ma per fortuna era socchiusa e cercando di non sporcarmi, aprì la porta ed entrai piegandomi in avanti per non sbattere la testa essendo abbastanza basso.
Trovai sulla panca di legno, appoggiata sul muro il mio libro DI Harry Potter e la pietra filosofale che presi in fretta tra le mani per accurarmi che fosse apposto.
Il telefono squilló di nuovo "Emma,spero che tu sia andata avanti "
"Sono appena uscita dal sottoscala con il mio libro in mano. Ti avrei ucciso se si fosse rovinato "dissi cercando di essere minacciosa ma invano,infatti rispose "Perché sei esperta di omicidi,ovvio. Ti consiglio di guardare dentro al libro " poi chiuse subito la chiamata.
Aprì il mio libro e sfogliandolo trovai uh bigliettino all'interno in cui c'era scritto ' non saprò il serpentese ma Harry usa la metropolvere pronunciando a cazzo ovviamente "
Feci una leggere risata all'ultima frase ricordandomi che Harry aveva usato il camino dei Weasley per trasportarsi a Diagon Alley.
Mi allontanai dalle scale, andando verso una zona aperta dove c'erano dei divani consumati e di fronte, attaccato al muro,un gran bel camino che era visibilmente sporco.
'Se solo ha infilato il mio libro tra la cenere..."pensai contro Dykan avvcinadomi al camino e guardando dentro ,non trovando niente,ma appena spostai lo sguardo a terra, ai piedi del camino appoggiato c'era Harry Potter e la camera dei segreti.
Presi il mio libro sfogliandolo e trovando un altro bigliettino su cui c'era scritto " Ricorda alle scale piace cambiare "
Sorrisi con i miei due libri in mano,andando verso le scale e iniziando a salire, sentendo sotto alle scarpe il cigolio dei gradini.
La sfiga che era smepre con me volle che un gradino si ruppe facendo sprofondare nell'apertura del gradino vecchio e rotto facendomi fare un piccolo urlo e stringere con una mano la sbarra e con l'altra stringere due libri.
"E che cazzo "sbuffai cercando di togliere il piedi,tirandolo verso l'alto con grande difficoltà. Dopo qualche minuto o secoli mi liberai per poi salire,tenenendomi per bene alla balaustra delle scale, fino al piano superiore.
Arrivata al piano di sopra ,mi chiamò Dylan a cui risposi con un affaticato "Sapevi che c'era un gradino rotto? "
"Certo " disse con un allegria irritante "L ho fatta apposta "
"MA hai dei seri problemi "dissi con il fiatone ma lui si giustificó con "Non potevo trovarti un Voldemort fa affrontare così ho pensato a un gradino "
"Sei un'idiota "gli dissi per poi chiudere la chiamata e mettermi dritta con i libri in mano, a terra appoggiato al muro trovai Harry potter e il prigioniero di Azkaban che presi subito in mano ,anche se con una leggera difficoltà avendo già due libri.
A terra c'era un'altro biglietto che lessi in fretta "alla tua sinistra il corridoio del Ministero ti aspetterà "
Con i libri in mano mi voltai verso sinistra e iniziai a camminare verso l'inizio del corridoio dove sul muro c'erano scritte varie frasi .
Mi fermai davanti alla prima frase scritta in rosso "L'abilità di Voldemort nel seminare discordia e inamicizia è molto grande. Possiamo combatterla solo mostrando un legame altrettanto forte di amicizia e fiducia. Le differenze di abitudini e linguaggio non sono nulla se i nostri scopi sono gli stessi e i nostri cuori sono aperti."
Questa frase era in assoluto la mia frase preferita di tutta la saga,la Rowling tramite Silente aveva lanciato un grande insegnamento, che riflettevano la nostra società odierna.
Associavo Voldemort alle guerre,al razzismo, a tutte le cose negative che infestavano il nostro mondo in cui eravamo tutti tremendamente diversi ma dove bastava ricordarsi quanto questo fosse stupendo e quanto tutti fossimo umani.
Sotto la scritta c'era il quarto libro Il calice di fuoco,che presi in mano , cercando di mantenerlo stretto con gli altri tre fra le braccia.
Camminai qualche passo più avanti e un'altra scritta incombeva a fianco a quella di prima.
"Non tornerà " ripeté Nick "Lui è... andato avanti
"Come sarebbe andato avanti? "Incalzó Harry "Avanti dove? E senti...che succede quando si muore?dove si va?perché noj tornano tutti? Come mai questo posto non pullula di fantasmi? Perché?. .."
"Non posso rispondere " disse Nick
"Tu se morto no?"replicò Harry esasperato " Chi può rispondere meglio di te?"
"Io avevo paura della morte "
E questa frase, con un significato nascosto, poco comprensibile a tutti si estendeva per quel muro facendomi fare un sorriso amaro,non molto felice.
Harry aveva perso qualcuno e voleva delle risposte che neanche un morto era riuscito veramente a dargli.
Ma l'ultima frase rappresentava qualcosa di cui tutti almeno una volta nella vita avevamo avuto paura,perché l'idea di morire fa sempre un pó paura.
E anche sotto questa scritta, il quinto libro 'l'ordine della Fenice ' si appoggiava sulla parete pronto anche esso anche essere afferato da me.
I libri stavano incominciando a diventare pesanti ma cercai di resistere,non volevo rovinare tutto lasciando i miei libri da qualche parte.
Al contrario del quarto,dentro al quinto libro trovai un biglietto con su queste parole ' la stanza delle necessità è sempre pronta ad aiutare un Principe "
Sorrisi per poi finire di percorrere il lungo corridoio e trovarmi davanti a una porta con un biglietto attaccato sopra "Sono comparsa adesso"
Scossi la testa divertita per poi aprire ,cercando di non far cadere i libri ,la porta e trovandomi una grande senza piena di oggetti sparsi in disordine per la stanza.
Mi guardai attorno, pensando a come andare avanti e trovare il sesto libro, finché notai un grande armadio su cui c'era scritto "No moliccio "
Sorrisi di nuovo divertita,appoggiando delicatamente i libri sul tavolo a fianco, e aprendo le ante dell'armadio dove trovai il mio sesto libro sullo scaffale che presi,sfogliandolo per trovare qualche altro bigliettino che mi cadde a terra e dovetti prendere da terra.
Quando lo presi lessi a bassa voce " Certo che sta succedendo dentro la tua testa ,Emma.Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?"
Guardai quel biglietto senza sapere davvero cosa provassi per poi voltarlo e trovare a differenza degli altri una scritta dietro che diceva ' il terrazzo è un bel posto dove restare fino alla fine con Harry "
Mi girai attorno finché non trovai due grandi vetrate che mostravano una grande terrazza fuori, presi i libri dal tavolo e cercando di non farli cadere andai verso la terrazza.
Appena guardai fuori la vetrata vidi Dylan che mi sorrideva, aprì la porta della terrazza e andai fuori dove c'era davvero lui alzato con ai suoi piedi una tovaglia e un cesto.
"Vedo che sei arrivata a destinazione "mi disse venendo ad aiutarmi con i libri e portandoli sulla coperta.
Anch'io mi sedetti su di essa con lui per poi guardare il paesaggio stupendo che c'era insieme ai colori del tramonto.
"È bellissimo" sussurrai guardando rapita il tramonto sentendo poi Dylan sospirare "Già "
"Non me l'aspettavo "ammisi
"Sono pieno di sorprese "disse facendomi l occhiolino. Io scossi la testa divertita "Ma i doni della morte? "
Lui sorrise in modo sospetto, avvicinandosi a me facendomi sentire un pó a disagio "Lo riavrai solo se affronterai l'ultima prova"
"Cioè? "Chiesi guardandolo ovunque tranne che lui.
"Bere la burrobirra che ho preparato per noi "disse allontandosi e prendendo dal cesto due bottiglie piene di questo liquidi marroncino, passandomi una bottiglia che afferai tra le mani.
"Insieme "dissi e lui annuì poi insieme iniziammo a bere.
Ingoiai a fatica come lui, infatti ci guardammo e scoppiai a ridere dicendo "Perdonami ma non è al massimo "
"Sono d'accordo "disse sorridendo e chiudendo come me la bottiglia per poi dire "Ho del succo di zucca "
"Fatta da te?"
"Ovvio "
"In fondo sti bene così "
"Davvero cattiva Silent"mi disse sorridendo Dylan prendendo un pacco di caramelle dove subito dissi "Queste magari le provo "
"Ah ecco "disse allontando scherzosamente il braccio "Che maga furba che sei "
"Per le caramelle o meglio qualsiasi dolce c'è sempre una possibilità "dissi sorridendo mentre lui abbasava la mano dandomi la possibilità di prenderne una e mangiarla.
Lui mi guardò con uno strano sguardo come se mi analizzasse e non seppi dire se fossi più rossa per l'imbarazzo o schifata dalla caramella che aveva un sapore orribile. Cerume, sicuro.
Lui rise vedendo la mia espressione per poi passarmi i doni della morte e dire "Il suo libro signorina Silent e ha guadagnato anche 100 punti "
Sorrisi prendendo in mano il mio libro e guardandolo per qualche secondo per poi alzare lo sguardo verso di lui ,che mi stava osservando.
"La cicatrice noj gli faceva male da 19 anni."citó Dylan guardando il tramonto davanti a sé
"Andava tutto bene "Finì io guardando quel tramonto rosso immaginando dei ragazzi in groppa a un ippogrifo volare verso una Londra babbana.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top