Capitolo extra: Emma

Quando vivi per gran parte della tua vita in una famiglia abbastanza numerosa e chiassosa senza poter disporre di alcuna privacy, appena vai a vivere da sola o con un'altra persona le tue abitudini cambiano e all'improvviso nessuno apre la porta senza bussare, nessuno la lascia aperta dopo essere uscito, nessuno salta il turno delle pulizie o cerca di corromperti per buttare la spazzatura al suo posto.
Beh, l'ultima cosa la faccio io con Dylan ma penso siano dettagli di poco conto visto che ogni favore che mi fa viene saldato con la mia meravigliosità.

Io e Dylan abbiamo iniziato a convivere qualche annetto fa, subito dopo esserci laureati e aver trovato dei lavori che davvero ci piacessero o con i quali ci trovassimo bene.
L'idea di convivere è stata una scelta presa insieme, pensata e riflettuta in maniera matura: Lui me lo chiesto. Io ho chiesto se potessi avere la mia stanza personale super nerd e visto che abitiamo insieme si capisce chi abbia vinto.

Convivere all'inizio non è stato facilissimo ma adesso è diventata una cosa così quotidiana e bella che non riesco a non farne a meno. Sono così abituata a tornare a casa e parlare con qualcuno delle nostre giornate, scherzare e guardare film. Anche stare nel silenzio per i cazzi nostri è bellissimo.

"Emma, vieni a mangiare? " sento una voce che mi chiama mentre sono seduta sulla mia poltrona nella mia stanza speciale super nerdosa. Il sogno della mia vita diventata realtà.

" ora arrivo "
"È la quarta volta che me lo dici" mi dice e sento che si avvicina e appoggia le braccia sui bracciali della mia poltroncina.
" ma sto per scoprire l'assassino " gli dico facendo un labbruccio voltandomi a guardarlo e trovarlo con i suoi occhi verdi fissi sui miei che mi guarda sempre con la solita intensità e luccichio negli occhi. Penso di avere gli stessi occhi brillare quando lo guardo. È sempre troppo bello.

"Io ti ho preparato la tua pasta preferita" mi dice poggiando la sua mano sulla mia guancia per poi sussurrarmi " ti ho preso anche il dessert"

"Può una frase del genere così erotica?" Dico guardandolo divertita " mi hai convinta "

Lui ride mentre mi alzo dalla poltrona lasciando li il mio libro seguendo l'uomo che mi cucina non facendomi morire di fame. Lo amo.

  ...
" Gabriel ovvio che puoi portarlo" dico al cellulare mentre salgo le scale del mio palazzo.  " sai che adoro badare ad Eliah"

" tanto lo so che quando ti stanchi lo rifili a Dylan che lo fa anche mangiare"

" senti io te lo faccio trovare sano e vivo. Non importa come" dico facendolo ridacchiare.

" voglio vedere quando avrai tu un figlio" mi dice mentre io rispondo " cioè mai"

" Non vuoi adottare Eliah quindi?"
"Ma papà! " sento dire in sottofondo e subito Gabriel si scusa " scherzavo amore ovvio che non ti farei adottare mai"

Ridacchio mentre sento che dice frasi dolci e carine a suo figlio ma quando arrivo al pianerottolo becco il nostro vicino di casa Jess, il quale ha la stessa età di Dylan. È sempre un sacco Gentile e disponibile.

"Ehi Emma" mi saluta mentre io saluto Gabriel e riaggancio prima di dirgli "ehi Jess, come stai?"
" sto molto bene. Hai appena staccato da lavoro?"
" si ho finito da poco" dico mentre prendo le chiavi di casa e penso a quando toglierò finalmente questi tacchi dai miei piedi.
"Dylan è a casa?"
" si certo, almeno spero. Sto morendo di fame" dico mentre mi avvicino alla porta ridacchiando mentre lui fa altrettanto per poi dire " se dovesse farti morire di fame sai da chi venire"
Ridacchio dicendo " grazie ma credo che mi salverà "
Lo salutai per poi entrare nel nostro appartamento, mi tolsi le scarpe per poi infilarmi le ciabatte, visto che avevamo la regola di non mettere mai le scarpe in casa.
Sentì subito un buon odore accogliermi e corso subito in cucina felice " Ma ciaoooo"
Trovai Dylan con i pantaloni della tuta neri e una maglia bianca a fasciargli il busto, con gli addominali ben visibili e i capelli neri leggermente bagnati come se fosse uscito da poco dalla doccia.
"Che buon profumo" dissi subito avventandomi sul cibo che aveva preparato. Ma lui mi fermò delicatamente per poi dirmi bonariamente " non è ancora pronto."
" ma ho fame"
" aspetta cinque minuti" mi disse dolcemente per poi prendermi fra le braccia e aggiungere " non mi hai neanche salutato come si deve" poi mi diede un bacio a stampo sulle labbra per poi darmene un altro sulla guancia. Io sorriso per poi dirgli " non dovrei famigliarizzare così tanto con il cuoco"
Lui sorrise per poi dire " non credo ci sia alcuna regola"
" ma ho un fidanzato. Molto geloso"
" ahia" disse lui fingendo preoccupazione " dovrei proprio allontanarmi"
" già"
" lo farò "
" mi sta ancora abbracciando"
" non è colpa mia se è troppo bella"

Sorrisi per dirgli " ti piace? " e mi spostai per mostragli il mio outfit composto da una gonna nera, una maglietta bianca e sopra un maglioncino che mi dava vibes da dark academy. Mi sentivo proprio bella.
"Sei bellissima"
" grazie ma ora cucina o mi troverò costretta ad andare da qualche altra parte"
" se ti riferisci a Jess che ti fa sempre la solita battuta del andare da lui a mangiare sappi che finirà con me che gli rigo la macchina"
" non fare così. Mi ha anche chiesto di te "
" per sapere se non fossi fuori per lavoro. Stranamente quando non ci sono mi dici che viene sempre a bussare "
" credo che si senta sola e pensa di farmi compagnia. Non vederci qualcosa di losco. Non penso di piacergli in quel modo"
" sempre la solita cieca " mi dice alzando gli occhi al cielo per poi farmi segno di andare a tavola dove era già tutto apparecchiato.

Iniziamo a mangiare e parlammo del più e del meno, di quello che avevamo fatto a lavoro e di Eliah che sarebbe dovuto venire dopo cena visto che i genitori avevano deciso di festeggiare il loro anniversario da soli.
Ero felice per Gabriel e Elizabeth avevano realizzato i loro sogni: le loro carriere e avere un figlio. Erano al momento gli unici ad avere del figli anche se non sarebbero stati da soli visto che mio fratello avrebbe avuto un bambino insieme a Valerie, con la quale ormai stava da tanti anni e aveva stupito tutto tale notizia. Ma eravamo tutti così felici soprattutto i miei genitori visto che desideravano diventare nonni. Invece la mia cara Vivian si frequentava con un ragazzo che aveva conosciuto da qualche mese. Lei lavorava come avvocato nell'azienda di famiglia da un annetto. Aveva fatto pace con i suoi genitori e riuscivano ad avere un rapporto molto più bello e definito rispetto a quando era adolescente.

" ti ho preso questo mentre tornavo" mi dice Dylan porgendomi un libro " l'ho visto e ho pensato che avesse una bella copertina. Poi ho letto la trama e sembrava molto interessante "

Sorrisi felice a vedere quel libro che per quanto fosse ormai abitudinale come cosa, mi rendeva sempre felice. Dylan ogni volta senza pensarci molto mi portava qualche libro o gadget di qualcosa che mi piaceva. Era sempre attento che fossero cose che mi piacessero e io cercavo di fare altrettanto con lui.
Mi alzai dalla sedia e mi buttai su di lui che fece un verso soffocato per poi ridere. Posò un braccio dietro la mia schiena e uno sulla mia coscia scoperta dalla gonna. Lo baciai senza pensarci due volte posando la mia mano sul suo viso per poi dire " grazie"
" amo questi ringraziamenti"
" e so che ami anche come adesso laverò i piatti"
"Vero ma ti amo in qualsiasi momento, Ragazza dei Libri"

***

Sononascosta con la mia spada laser, pronta a combattere il mio nemico giurato, avversario eterno in uno scontro mortale ed epico. Stile Darth Vader e Obi Wan Kenobi. Il fatto che io abbia la spada rossa come Vader e il mio avversario sia un bambino, rende la situazione molto divertente, soprattutto per gli amanti del Black Humor come me.

All'improvviso Eliah sbuca con la sua spada urlando e attaccandomi
" non mi batterai mai"
" solo uno sith pensa in assoluto"
" detto da te"
Rotolo a terra colpendo la sua spada, lo scontro diventa duro ma nessuno fa cenno di volersi fermare.
Inciampo in una macchina che abbiamo lasciato in giro e cado a terra facendo scivolare la mia spada e dando modo al mio nemico di puntarmi la spada alla gola " Hai perso"

"No"

" ti consideravo mia sorella.  Ti amavo" dice lui citando bene la sua parte

" io ti odio" esclamo con trasporto mentre fingo di essere risucchiata da delle lava bollente.

" per quanto vorrei vedere la fine, devo mettere in pausa" dice una voce proveniente dalla porta della mia tana. Ci voltiamo e troviamo Dylan appoggiato sullo stipite della porta con le braccia conserte. Ha uno sguardo tra il divertito e intenerito.

" ma zio Dylan eravamo proprio alla parte finale" si lamenta Eliah

"È il momento di andare a letto" dice Dylan avvicinandosi a noi mentre entrambi borbottiamo " uffa però ci stavamo divertendo"

Dylan prende in braccio Eliah e dice " lo so ma domani potrete continuare "

" sei noioso zio " gli dice il bambino facendo un tenero broncio per poi sbadigliare e appoggiare teneramente il suo viso alla sua spalla pronto a sonnecchiare.
Sorrido intenerita alla scena mentre Dylan dice " ora ti metto a letto e poi torno ad occuparmi dell'altra bambina"
Prima che esca dalla porta gli faccio la linguaccia per poi mettermi a sistemare il disastro che abbiamo lasciato.

" almeno qui Darth Vader sistema il suo Casino " sento la voce di Dylan alle mie spalle. Mi volto per poi trovarlo ad aiutarmi a sistemare.
" tranquillo faccio sola" dico facendo uno sbadiglio. Lui sorride per poi avvicinarsi a me, posa le sue mani sul viso accarezzandomi delicatamente, e dire " posso notare che sei molto stanca "
" io? Ma ti pare? Potrei andare a correre"
" tu odi correre"
" buon momento per imparare ad amarlo"

Lui sorride per poi prendermi in braccio in stile principessa per poi dire " non ti farei mai correre"
" per questo ti amo tanto" dico allacciando le mie braccia attorno al suo collo e stampandogli un bacio sulla guancia.

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