Capitolo 2

Bip bip biiiippp!!!!
<La sveglia noo...non può essere già mattina....>
Invece si. Guardo l'ora e vedo che sono le 7:15!
È tardi! Prendo coraggio e mi alzo. Vado in bagno e mi lavo la faccia.
Kling....kling...sshhh
Sento dei rumori provenire dalla cucina.
<Strano,papà dovrebbe essere al lavoro a quest'ora e oltre a noi siamo soli....>
Il dubbio mi assale. Chi può essere?
Allora vado in camera mia e prendo il libro di Matematica che ha più di 1000 pagine!
<Dovrebbe bastare...> penso.
Piano piano scendo le scale, sembra di essere l'eroina di un film!
<Concentrati!> si giusto! Ma che mi salta in mente....Sono davanti alla porta chiusa della cucina, adesso distinguo chiaramente una sagoma femminile rovistare tra il pentolame nei cassetti.
<Forza puoi farcela! Minacciala con quel libro.....ok detta così è ridicola come cosa, ma bisogna fare qualcosa!>
Effettivamente è un pó stupida come cosa ripensandoci.
......dettagli!
Spalanco la porta ed entro urlando a squarcia gola!
"MANI IN ALTO SUBITO ALTRIMENTI CHIAMO LA POLIZIA! CHI SEI E COSA VUOI DA NOI?!" urlo tutto d'un fiato con gli occhi chiusi puntando il libro davanti a me.
A quel punto il silenzio viene interrotto ma da fragorosa risata.
<Aspetta ma questa voce....>
Apro gli occhi...
"Linette!! Che ci fai tu qui??"
Linette ma pensa un pó. Era l'unica persona che non mi aspettavo di vedere.
Allora la vedo aprirsi in un solare sorriso in quel suo viso d'angelo. La sua pelle è chiarissima e le sua labbra sottili sottili, come se da un momento all'altro potrebbero strapparsi per la troppa tensione. I suoi occhi sono di un verde smeraldo e i suoi capelli color nero pece.
<Ecco; l' unica imperfezione sarebbero i capelli scuri che si ritrova, ma devo dire che le stanno benissimo!>
"Ciao Merida! Scusa se ti ho spaventata e sono entrata senza avvertiti" e tutto questo lo dice ancora con una mano sullo stomaco, mentre con l'altra si asciuga le lacrime dal ridere.
"No no non è questo lo sai che sei la benvenuta qui! Solo che non capisco come hai fatto...e perché soprattutto" dico piuttosto confusa.
"Me lo ha detto tuo padre....mi ha parlato dell' incubo e di come ti sei risvegliata. Era preoccupata, come del resto lo siamo tutti."
"Oh...Linette non devi preoccuparti io sto bene!"
Neanche il tempo di finire e mi ritrovo l' amica avvinghiata in un dolce abbraccio. Sento tutto l'affetto, tutta la preoccupazione e il desiderio di far qualcosa in un unico e grande abbraccio.
Sto per piangere....
"Sicura Merida? Lo sai che a me puoi dire tutto, non voglio vederti star male. Sei la mia migliore amica...ci tengo a te..."
Eccole....ora nessuno le può fermare....provo così tanta confusione, rabbia, tristezza e paura per quell'incubo che cercavo di nascondermi dietro ad un sorriso per rassicurare gli altri....ma...in realtà stavo solo mentendo a me stessa....
"Ho...paura Linette....non ho idea di cosa voleva significare quel sogno....era doloroso....mi sentivo impotente....in trappola.....volevo solo che finisse....perché a me.....perché dovevo subire io quella tortura....perché....."
E in quel momento, abbracciata a questa persona, che scopre tutte le mie debolezze con un semplice contatto, mi libero dal mio tormento....

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