11
Il bar era uno di quelli molto giovanili,al limite tra la ristorazione e la discoteca, il colore predominante era il bianco. Pareti,soffitto e parque. Tutto bianco.Qualche quadro qua e là e luci che andavano sul verde. Nel locale suonava della techno. Per fortuna non troppo alta.
Mi sentivo un pò a disagio in quel posto,forse perchè era pieno di ventenni,mi vergognavo persino ad ordinare un caffè per paura che non lo facessero,e per la figura di merda che avrei fatto dopo.Guardai lo scaffale dietro il bancone,di tutti quei liquori non ne conoscevo nessuno,mi affidai al fato e pregai che avessero della vodka. Grazie a Dio si.
Mi sedetti ad un tavolino dentro il bar,l'appuntamento era alle 17:00,erano le 17:15 e ancora non si vedeva,bevvi due sorsi di vodka e riguardai l'orologio 17:16,riguardai il bicchiere ma non bevvi,non volevo finire il bicchiere prima che arrivasse Giada,non volevo dare l'aria di un alcoolizzato.
Nonostante la musica sentii la porta aprirsi,mi voltai a l vedere chi era:Giada.
Mentre veniva verso di me salutò il ragazzo dietro il bancone. Fui un pò geloso.
"Proffy!..." Esordì così
"...Ma non è un pò presto per la vodka?" Fece un sorriso.
"No perchè?"
"Di solito si beve la notte,alle feste"
"La vodka prima veniva bevuta dai contadini polacchi, dopo una lunga giornata passata nei campi"
"Ahhh"
Si sedette e ordinò al ragazzo una lemon soda,la mia bibita preferita. A saperlo l'avrei ordinata anch'io,ma chi cazzo immaginava che avessero la lemon soda lì,pesavo che era già tanto se avessero la coca-cola.
Quando il cameriere gli portò il bicchiere di soda suggerì un brindisi.
"Finalmente di nuovo single!"
"Daje" E brindammo.
Lei si mise a ridere,non sò perchè. Le donne per me rimanevano un mistero,e quando pensavo di capirci qualcosa,quel qualcosa era completamente fuori strada e mi ritrovavo più confuso di prima,come se aprissi una scatoletta di tonno,e sotto il coperchio scoprissi che c'è un altro coperchio.
"Daje...sei un professore d'italiano!"
"Romano da sette generazioni"
"Però non si sente molto l'accento"
"Quando incominciai ad appassionarmi alla letteratura,decisi di curare di più la dizione"
"Ahh"
"Quindi hai lasciato il tuo boyfriend?"
"Esatto...la migliore scelta che potessi fare...sai stavo con lui dalle medie,è stato il primo ragazzo di cui mi sono presa una cotta,il primo che ho baciato,lui è stato anche la mia prima volta,solo che dopo ha iniziato a farsi,a bere...ci vedevamo solo per fumare,dopo che avevamo incominciato a farlo poi,ha iniziato a darmi per scontata,mai una carezza,un abbraccio,giusto qualche bacio,ma solo per salutarci alla fine...E forse non si direbbe ma a me piacciono queste cose,fare i fidanzatini,limonare dalla mattina alla sera...lo so sembro un pò stupida"
"Macchè lo ritengo dolce,e credo che tu sia una ragazza romantica alla fin fine"
Non disse niente,sul suo viso comparve un sorriso imbarazzato,e arrossì.
Diedi qualche altro sorso alla mia vodka,poi Giada mi ofrì di bere la sua lemon soda,ma più di questo non parlammo,ma non era un silenzio imbarazzato,volevamo solo goderci quel momento perfetto.
Ma niente dura per sempre,infatti dopo un pò lei mi fece una domanda.
"Posso chiederti una cosa...perché quel giorno mi hai baciata?"
Non sapevo cosa rispondere,smisi di pensare a quel bacio il giorno dopo,l'alcool serviva a questo alla fine,dimenticare gli errori e poi sperare che non riescano fuori.
Ma quella volta non funzionò. Una parte di me voleva dirle ciò che provavo realmente per lei,ma non potevo permetterlo. E non perchè ero il suo professore,nell'antica Grecia i maestri facevano sesso con i loro alunni e questo li legava,almeno dicevano così.
Il fatto era la differenza di età,troppa. Fin da ragazzo non mi piacevano le ragazze più piccole,nè quelle più grandi,le volevo della mia età.
Tra me e Giada c'erano troppi anni di differenza, e in quegli anni lei doveva fare molte esperienze,commettere i suoi errori. Cose che io avevo già fatto. E io non potevo darle una mano,quelle erano cose che si affrontavano da soli.
"L'alcool"
Era una risposta del cazzo,mi fece capire chi ero realmente,un coglione.
"Si forse hai ragione,ero ubriaca anch'io...beh grazie della risposta,mi hai tolto un gran dubbio,non ci ho dormito la notte...vabbè io consiglieri di andare"
"Vuoi un passaggio?"
"No dai,ti farei consumare tanta benzina"
"Sei vuoi ti accompagno io,tanto devo passare vicino casa tua"
Era la voce del ragazzo dietro il bancone,aveva appena staccato. Giada andò via con lui.
Mi sentivo tradito,arrabbiato,geloso. In quel momento non potetti più negare l'evidenza,mi piaceva Giada. È dalla gelosia che capisci quanto tieni ad una persona.
Lasciai dieci euro sul tavolino e mi precipitai fuori,non servì a niente. Vidi Giada avvinghiata al corpo del barista,mentre sfrecciavano sulla sua moto,una Ducati rossa.
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