3^capitolo

Non faccio in tempo a ribattere che suona la campana di fine intervallo. Laura incrocia il mio sguardo come a dire "Tutto ok?". Io annuisco. In effetti è strano che Priscilla, una delle ragazze più popolari e odiose della scuola si rivolga a me. Sono confusa da quello che ha detto: prima di tutto come lo sa? E seconda cosa, perché le interessa manipolarmi? Non sono mai stata una minaccia per lei. Spero che terrà la bocca chiusa, so che non è una cosa di cui vergognarsi anche se è orribile, ma è un mio segreto e non voglio essere compatita dalla gente. Così faccio finta di niente, ma sono visibilmente turbata, ci scommetto. Al ritorno a casa parlo pochissimo, cosa non da me, e perciò Laura si preoccupa, ma io le dico che ho semplicemente sonno. Così lei si tranquillizza e lancia uno dei suoi soliti affascinanti sorrisi. Intanto mi accendo una sigaretta e inizio a tirare. Amo la senzazione che si prova nel sentire entrare tutto quel fumo nei polmoni, rilassante e serena. Fa sembrare il mondo un posto migliore e accogliente. Ma non appena butto la cicca per terra ripiombo nella mia vita, nel suo squallore. Ma tanto davanti a me c'è Laura, l'unica persona che mi acetta per come sono e che con un solo sorriso sa rendermi ogni giorno migliore. Arrivo a casa e la abbraccio. Lei mi scocca un bacio sulla guancia e si incammina, voltandosi un secondo per sorridere. I suoi sorrisi sono la mia droga, la differenza da essa è che mi fanno sentire bene.

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