L'inizio di tutto
Mi sembrava quasi impossibile sentire tutti quei sentimenti, di quella mattina, riaffiorare di nuovo. Era da due anni che vivevo in uno stato di apatia; non mi accorgevo delle persone, degli ambienti attorno a me, in pratica della mia stessa vita! La mia scuola adesso presentava così diversi cambiamenti ed io non l'avevo notato. Le pareti delle aule del secondo piano, dove io avevo la mia classe, ad esempio, erano state ridipinte di un bianco candido, i banchi erano nuovi e puliti ed i miei compagni non facevano più la lotta la mattina per aggiudicarsi la sedia migliore, erano maturati. Persino le finestre a pian terreno, una delle quali era in prossimità dell'angolo in cui io, Melania e Andromeda ci incontravamo la mattina, erano cambiate; il mondo andava avanti ma io ero stata assente. Adesso però mi sento travolgere da questo turbine incontrollato di emozioni e ne sono spaventata e turbata. Cosa potrà essere stata mai la causa di questo mio risveglio improvviso? Non facevo che ripetermi queste domande dalla fine del primo giorno di scuola fino ad adesso a casa mia davanti allo specchio pronta per uscire. Andromeda aveva un appuntamento, o perlomeno implicito, con un ragazzo e aveva quasi implorato me e Melania di venire; noi due ovviamente accettammo. In cuor mio ero rincuorata perchè pensavo che si fosse tolta dalla mente il nuovo arrivato, di cui non mi fidavo, dato che non ne parlava più e lui non si era presentato a scuola oggi, gesto alquanto superficiale, a parer mio, per essere al secondo giorno di scuola. Indossavo un vestito nero, corto e semplice che contrastava i miei capelli ricci, rossi e raccolti e delle scarpe basse che accentuavano la mia figura slanciata. Camminando verso il cinema, davanti al quale avevamo tutti appuntamento, ebbi la sensazione di essere seguita eppure intorno a me non c'era nessuno, la strada era deserta ed il cielo sembrava che fosse in procinto di piovere a giudicare da quell'ammasso di nuvoloni sopra la mia testa. Arrivai davanti al cinema notando che nessuno era ancora arrivato e per di più il vento si era levato sentendo i brividi percorrermi in tutto il corpo. Nella speranza di veder arrivare qualcuno mi girai e vidi proprio alle mie spalle, a pochi centimetri di distanza da me, Damon occupato a fissarmi senza alcuna espressione. Io feci un passo indietro spaventata cercando di non far trasparire la mia reazione, ero nel panico.
D'impulso gli dissi: << che ci fai qui ?>>
<< Come non era qui l'appuntamento? Non volevo spaventarti mi spiace>> disse fissandomi la bocca.
<< Non mi hai spaventata, tranquillo>> dissi anche se notai dal suo tono e dal suo atteggiamento che non gli dispiaceva affatto << Di quale appuntamento parli?>> aggiunsi guardandomi attorno in cerca delle mie amiche.
<< Quello con te, Melania e Andromeda, mi ha invitato lei, ma come non lo sapevi?>>
A quella risposta rimasi di sasso, come pietrificata e in parte arrabbiata per non averlo saputo prima.
<< S... si certo che lo sapevo>> risposi quasi balbettando.
<<Ah si? Non mi sembrava dalla tua reazione>> affermò con quel sorriso beffardo.
<< Si invece! Mi hai solo presa di sorpresa! Tutto qui!>> risposi abbastanza agitata.
<< Era proprio quello che speravo...>>
Non diedi peso alle sue ultime parole preferendo andare incontro alle mie amiche che erano finalmente arrivate. Entrambe erano vestite molto eleganti, anch'elle con dei vestitini che risaltavano le loro splendide forme; Melania aveva lasciato sciolti i suoi capelli biondo oro mentre Andromeda li aveva semplicemente raccolti di lato con una bellissima treccia. Il film che andammo a vedere fu di una noia mortale ma in compenso io e Melania ci divertimmo a schernire bonariamente i personaggi mentre Damon e Andromeda si misero insieme dato i loro baci che si prolungarono per tutto il secondo tempo. Era strano, a parer mio, che un ragazzo decidesse di stare con una ragazza, come poi mi fu confermato da lui stesso, senza neanche averla conosciuta, eppure sembrava conoscerci tutte, da come ci parlava e da come sembrava conoscere i nostri caratteri. Era raccapricciante pensare che ci avesse spiato tutto questo tempo. Veder felice Andromeda però era più importante di tutte quelle insinuazioni che si facevano largo nella mia testa; le sarei stata accanto, sempre, questo era l'importante. Finita quella serata fu un altro, l'evento a sconvolgermi. Davanti la porta trovai un biglietto anonimo con sopra un messaggio scritto al computer che diceva:
"Questo è solo l'inizio Des, vedrai che cambieranno molte cose... ora che ti ho trovata sei mia. Presto tornerai a casa e da me e non potrai più scappare. So dove vivi, dove vai a scuola, conosco Melania e Andromeda e se solo provi a proferir parola su questo biglietto le loro teste salteranno. Attenta a quel che fai e tieniti pronta vengo a prenderti!"
Un senso di smarrimento prevalse in me, speravo solo che si trattasse di uno scherzo seppur macabro.
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