20. Questione di prospettive

Hermione sbuffò, chiudendo un grosso tomo sulle origini di Hogwarts e beccandosi unʼocchiataccia da Madama Pince. Erano giorni che lei, Blaise, e Draco, passavano ogni momento libero in biblioteca. A volte, li raggiungevano anche Luna con Ametista, che era stata informata della situazione dalla compagna di casa. Anche Ivàn si univa a loro, ma forse più per scappare dai musi lunghi di Harry, o dai tentativi di Neville di coinvolgerlo in qualche coltivazione particolare, che per altro.

Quel giorno eccezionalmente cʼera anche Ginny in biblioteca. Lei di solito preferiva aiutarla in Sala Comune o in qualsiasi altro luogo in cui non vi fossero le serpi, anche se l'occhio le cadeva fin troppo spesso sul bell'aspetto del Caposcuola. La rossa si ripeteva che era normale, era giovane, single e, pur volendo un bene dell'anima a Harry, dal punto di vista, beh, fisico, non funzionavano. Harry era proprio bloccato quando le stava accanto, certo era impossibile che fosse sciolto dopo lʼanno che aveva passato, ma lui era proprio un ghiacciolo. Lei aveva così tanto fantasticato su di lui, su di loro, per tutto il tempo che erano stati lontani, che quando si era scontrata con la realtà dei fatti era stato un vero e proprio trauma. Poi aveva un modo diverso di vivere il dolore della perdita di Fred rispetto al resto della famiglia: lei voleva disperatamente vivere, anche per lui che non cʼera più! Voleva afferrare ogni emozione, ogni sensazione, perché era l'unico modo degno di stare al mondo. Fred lʼavrebbe capita, lui la comprendeva sempre.

Per sua fortuna, le due serpi erano dovute andare allʼallenamento della squadra di Quidditch poco dopo che era arrivata in biblioteca a cercare Herm. Gin fece cenno allʼamica di uscire, dal momento che non aveva trovato quel che cercava, ci voleva una boccata dʼaria. Arrivate in cortile iniziarono a parlare di nuovo.

«Niente nemmeno in quello lì?» chiese quindi vedendo che il disappunto sul viso della riccia non era scomparso.

«No, Gin, ho scartabellato tomi talmente vecchi da farmi venire unʼallergia per la polvere.»

«Se lo dici tu. Secondo te Luna è affidabile, per la profezia, intendo?»

«Gin, ma che vai a pensare? Ricorda che già prima cʼera stata la strana filastrocca del cappello alla cerimonia dello smistamento che abbiamo sentito tutti. E poi, oltre a Luna, cʼerano anche Harry e la McGranitt. Da quel che dice Harry, la Preside era molto allarmata.»

«Forse allora stiamo cercando nel posto sbagliato. Forse non tutte le ricerche devono essere fatte in biblioteca. Probabilmente è solo una questione di prospettive. Sai che pensavo? Dovremmo trovare qualcuno che c'era... se non ai tempi dei fondatori, quasi!»

Hermione la fissò, improvvisamente era scomparso tutto l'avvilimento.

«I fantasmi!»

«Pensi che ci aiuteranno? Con Nick-quasi-senza-testa non dovremmo avere problemi, ma con gli altri?»

«La Dama ci ha già aiutato quando cercavamo il diadema. Sono certa che ascolterà Luna e Ametista con molto piacere.»

«Credi che il barone sanguinario parlerebbe con una delle Serpi? Ma per il fantasma di Tassorosso come facciamo? che agganci abbiamo nella casa giallonera?»

«Oh... giusto! C'è una cosa che non ti mai raccontato.»

La rossa la osservava curiosa. «Cerano dei bulli, stavano infastidendo una ragazzina del primo anno, Tassorosso. Uno di loro, serpeverde, l'aveva chiamata Sanguemarcio. Io stavo per intervenire quando... Beh, è difficile da credere, ma Malfoy lʼha difesa e fatto in modo che si scusassero. Non mi sono fatta vedere, mi sono nascosta, volevo capire come si sarebbe comportato. Ha detto che nessuno può essere certo del suo albero genealogico e che sanguemarcio in questa scuola potrebbe anche essere un complimento, considerando gli studenti che ci sono, e che avrebbe fatto meglio a comportarsi da gentiluomo. E quando i ragazzi se ne sono andati ha ribadito che se lei mai avesse avuto bisogno, se l'avessero disturbata ancora, avrebbe dovuto cercarlo. Ecco, credo che si chiamasse Porten, o qualcosa di simile. Potrebbe aiutarci se glielo chiediamo. Anzi... volerebbe pure su un Ippogrifo se glielo chiedesse Malfoy, mi sa.»

La riccia aveva parlato tutto dʼun fiato, mentre Ginny a ogni parola sgranava sempre di più gli occhi. Malfoy che difendeva una Sanguemarcio, Tassorosso per di più. Se non fosse stata più che certa che Voldemort fosse morto, si sarebbe aspettata da un momento allʼaltro di vederlo a scuola a insegnare Babbanologia.

«Se non me lo stessi dicendo tu, Herm, non ci crederei! Sei sicura che fosse Malfoy, Malfoy? Alto, biondo, snob e serpeverde?»

Hermione ridacchiò a quella descrizione «Sì, Gin, lui fra tutte le persone in questa scuola.»

Ginny sembrò rifletterci un poʼ «Beh, se devo essere sincera, ho notato come sia in qualche modo diverso dagli anni precedenti. Lo vorrei sempre schiantare per quello che ha fatto in passato, ma devo ammettere che si sta comportando in maniera singolare: non attacca briga con nessuno, prima e dopo le ronde saluta educatamente, poi in due occasioni si è mostrato gentile nei tuoi riguardi, non ha esitato a sedersi per fare la pozione con te quando Lumacorno ha chiesto lo scambio dei compagni e in più ha proposto di usare la sua elfa per farti una torta di compleanno, senza scordare che ti ha pure fatto un regalo pensato apposta per te.»

Hermione concordò con la rossa, stringendo istintivamente il fermaglio che portava sempre con sé. «Blaise mi ha chiesto più volte di dargli una chance. Io non so, devo ammettere di avere dei pregiudizi nei suoi riguardi, ma è pur vero che al Manor quando ci hanno catturati non ha riconosciuto Harry di proposito.»

«Ci vorrà tempo.»

«Speriamo di averlo, questa storia della profezia mi inquieta molto. Detesto le incognite e poi non avere il supporto di Harry in questa faccenda è sfiancante per me.»

«Sa essere cocciuto come un... Kneazle» soffiò la rossa con un gesto plateale di stizza.

«Ginny! Devi proprio cercare di fare qualcosa per controllare la tua rabbia o esploderai un giorno o l'altro» concluse la riccia ridendo. Anche la rossa si mise a ridere con lei, perché sapeva che in fondo l'amica aveva ragione.

«Dai, andiamo intanto da Nick-quasi-senza-testa e proviamo a vedere se sa qualcosa e poi più tardi scriverò agli altri le conclusioni a cui siamo arrivate. Però non posso interpellare la ragazzina senza scoprirmi con Malfoy.»

«Perché non chiediamo a Neville di sentire la Abbott? Qualcosa mi dice che non gli dispiacerà parlare un poʼ con lei in privato.»

Hermione assentì e le due decisero di andare in sala comune per vedere di rintracciare il fantasma della loro casa.

La squadra Serpeverde di Quidditch quellʼanno era così composta: Maximilian Xander portiere, Theodore Nott e Gregory Goyle Battitori, Andrew Percey, Victor Vaiseys e Blaise Zabini cacciatori, Draco Malfoy cercatore. Capitano Blaise Zabini.

La partita dʼapertura del campionato studentesco, a inizio novembre, non sarebbe stata come al solito Grifondoro contro Serpeverde, bensì la casa verdeargento si sarebbe confrontata per prima cosa con i Corvonero, mentre i grifoni a fine novembre avrebbero sfidato i Tassorosso. La Preside aveva voluto evitare che la prima di campionato fosse fra le squadre che fino allo scorso anno erano su due sponde opposte, non solo dal punto di vista sportivo. Per un certo periodo, aveva pure pensato di cancellare il campionato stesso e la Coppa delle Case. Tutto quellʼantagonismo non aveva portato a niente di buono, tuttavia lʼamore per il Quidditch avrebbe anche potuto essere positivo, se i Direttori delle Case avessero vigilato affinché fossero composte da persone che avevano i giusti valori. La competizione sana, senza lʼantagonismo feroce che c'era stato in passato, avrebbe potuto portare qualche beneficio. Eppure... aprire con grifondoro e serpeverde era un rischio troppo grosso da correre! Le due squadre in questione avrebbero giocato per San Valentino e per allora la McGranitt sperava che gli animi fossero più quieti.

Blaise era abbastanza soddisfatto dello schema di gioco e Draco sembrava muoversi sicuro nella ricerca del boccino. Theodore, che si era inserito dopo la scomparsa di Tiger, era ancora inesperto, ma sarebbe migliorato. Lʼunica vera incognita era il portiere, un ragazzo del quinto anno che di fatto non conoscevano molto. Ad ogni modo, lʼanno successivo la squadra sarebbe stata comunque da rifondare, visto che sei di loro se ne sarebbero andati, ma i serpeverde tornati a scuola erano talmente pochi che non era possibile mettere dei primini in squadra. Gli altri li avrebbero disintegrati. Solo Harry Potter aveva coperto il ruolo di Cercatore dal suo primo anno, ma lui era un caso singolare in molti aspetti. Blaise, ancora a cavallo della sua scopa, sorvolava il campo da gioco, dando alcune dritte ai suoi compagni. In quelle settimane si era reso conto sempre più come tutto fosse una questione di prospettive. Puoi decidere se vedere il bicchiere mezzo pieno, oppure mezzo vuoto, e lui aveva iniziato a pensare che quella nuova sfida, la profezia, fosse solo unʼopputunità per collaborare con le altre case e far crollare una volta per tutte la diffidenza verso la casa di Salazar. Vide Draco sfrecciare senza problemi alla ricerca del boccino. Tutti quanti lassù sembravano più felici. Sì, il suo bicchiere era decisamente mezzo pieno quel giorno.

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