Capitolo 40 "Niente migliore di questo"

È passata una settimana.

Una settimana da quando ho fatto quella proposta ai ragazzi.

E loro hanno già preso la loro decisione.

È arrivato il 24 dicembre.

La Vigilia di Natale.

La mia casa è un completo caos; tutti corrono da un lato all'altro, organizzando il tutto per la cena di stasera.

I miei genitori hanno organizzato un enorme e formale cena per celebrare il Natale e tutto il personale è stato incaricato di prepararla.

Lucas entra a casa mia e bacia la mia tempia.

-Ciao, principessa.

-Ciao, Nerd.

Rosa corre da una parte all'altra con tre vasi in mano.

Nello stesso momento passa Mary con un vassoio pieno di cibo.

Come previsto si scontrano e fanno cadere uno dei vasi a terra, questo si rompe in mille pezzi che si sparpagliano per tutta la stanza, e con lui cade anche il vassoio con gli stuzzichini.

-Wow- dice Lucas, guardando il disastro a terra.

-Che disastro!- dice Mary.

Rosa inizia a dire molte parole in spagnolo.

Il mio spagnolo è un po' arrugginito, ma posso comunque capire ciò che dice: -Perché succede sempre a me? Ho molto sonno...bimbo mio...Mi verrà un infarto...E una voglia matta d'imprecare.

-Vacci piano con quella bocca- dice Phillip quando passa di qui. Lui sa parlare lo spagnolo in maniera quasi perfetta perché Rosa gliel'ha insegnato. Phillip vede il disastro a terra e prende uno degli stuzzichini da terra -Ricorda la regola dei cinque secondi.

Rosa ruota gli occhi.

-Phillip, amore, potresti ripulire questo disastro? Mi fa molto male la testa.

-Sono ai tuoi ordini.

-Vado a preparare più stuzzichini- dice Mary.

-Però, sono tutti parecchio stressati qui- dice Lucas.

-Si, vogliono che sia tutto perfetto perché i miei genitori non hanno mai festeggiato il Natale prima d'ora.

-Aspetta, non festeggiate il Natale?

-No, loro dicono che si tratta solo di una perdita di tempo e soldi. Io festeggio sempre il Natale con Rosa e Phillip, ma oggi sarà diverso.

-Be', i tuoi genitori sono veramente cambiati allora.

Annuisco.

Qualche ora dopo sto indossando delle scarpe col tacco molto belle e alte.

Ho scelto un vestito elegante del colore del vino rosso, è un modello greco, e scende lungo la mia figura rimanendo leggermente aperto sulla mia gamba destra.

Applico un trucco per la sera e faccio una piccola e semplice acconciatura.

Osservo l'ora sul mio telefono.

8:12 p.m.

Prendo la mia pochette ed esco dalla mia stanza.

Prima di scendere le scale mi affaccio dal balcone interno di casa mia e guardo lo scenario che c'è sotto.

È tutto bellissimo. Hanno decorato tutti gli angoli della casa con colori natalizi; in Francia si usano più le decorazioni invernali di bianco, azzurro e dorato, ma Rosa ha voluto rendere il tutto più latino con decorazioni verdi e rosse.

Ci sono fiori dappertutto, luci di tutti i colori e hanno persino messo della musica natalizia che fa da sottofondo. È tutto perfetto.

Scendo le scale e mi dirigo verso l'enorme sala pranzo dove si trovano molte persone.

Mio padre sta parlando con il patrigno di Adam, suppongo di lavoro visto che lavorano insieme. Mia madre parla con Mary e Lauren. Rosa parla con la madre di Adam, si trovano molto bene insieme dato che entrambe sono latine. Adam, Phillip, André e Lucas parlano e ridono. E Alice sorride a Christopher, il cugino di Adam, mentre questo parla con lei. Anche Oro si trova qui, sta divorando del cibo per cani da una ciotola.

Mi avvicino all'enorme gruppo di persone e li saluto ad uno ad uno.

-Ogni giorno sei sempre più bella, ma oggi ti sei superata davvero dall'essere solo bella- dice Lucas, baciando la mia guancia.

Arrossisco.

-Nemmeno tu sei male, anzi sei bellissimo- gli rispondo.

Indossa uno smoking, una camicia bianca e una cravatta. È un look normale, ma che su di lui sta meravigliosamente.

-Nessuno fa i complimenti a me?- chiede Adam, facendo il broncio.

-Sei bellissimo, Adam- dice Lucas.

-Non elogiarmi tu, è strano.

Rido.

Esattamente in questo momento suona il campanello.

-Vado io- dice Rosa, camminando verso la porta principale.

Qualche secondo dopo entra Liam, il fratello piccolo di Adele, correndo. Indossa un enorme giacca che lo rende più carino e che lo protegge dalla tormenta. Dopo di lui entrano anche i suoi genitori, sorridenti come sempre, e subito dopo Adele.

È bellissima con questo suo vestito blu scuro (è il colore più acceso che le ho visto mai indossare), un trucco semplice e i suoi capelli lisci.

-Dio, come fa ad essere così bella?- sussurra Adam, ma io riesco a sentirlo.

Adam cammina verso di lei, prende la sua mano e bacia il dorso, come fanno i nobili.

Lei sorride con un leggero rossore che le appare sulle guance.

Adam le sussurra qualcosa nell'orecchio e lei nega con la testa, ridendo.

Farebbero veramente una coppia perfetta insieme.

Sono l'uno per l'altro.

Adele ci saluta e successivamente prende posto su una sedia accanto ad Adam.

Io mi siedo accanto a Lucas.

Stiamo parlando tutti di argomenti differenti fino a quando mio padre alza il suo bicchiere e lo colpisce lievemente col coltello richiamando l'attenzione di tutti verso di lui.

-Bene, intanto grazie a tutti per essere venuti a celebrare la vigilia di Natale insieme a noi stasera. Non ho molto da dire e ho molta fame, quindi...a mangiare!

Alcuni camerieri che mia madre ha assunto per questa occasione entrano in sala da pranzo e lasciano vari vassoi pieni di cibo sul tavolo.

C'è pollo, insalata, riso, carne, sushi, zuppa e molte altre cose ancora da poter scegliere.

Divoriamo la cena.

Un'ora dopo, quando finiamo il piatto principale e prima che arrivi il dolce sussurro a Lucas:

-Lo facciamo?

-Adesso? Sei sicura?

-Si, è il momento perfetto. È ora.

-Allora facciamolo.

Entrambi ci alziamo dal nostro posto e tutti quelli del tavolo si girano a guardarci.

-Famiglia e amici, abbiamo un annuncio per voi- dico.

-Sei incinta?!- domanda André, l'espressione spaventata.

-Eh, no. Potresti aspettare che finisca di parlare?

-Okay, continua.

-Be', volevo presentare a tutti voi, in maniera molto formale, il mio fidanzato, Lucas Aleggre.

Intreccio le mie dita con quelle di lui.

-È questo l'annuncio?- chiede Phillip.

-Lo sapevamo già tutti- commenta mia madre.

-È vero- concorda Adele.

-Persino io- dice Lauren.

-E anch'io- dice Alice.

-Ed io- dice il cugino di Adam.

-L'ho notato pure io- dice uno dei camerieri mentre raccoglie i piatti.

-Cosa? Però come...?- domando, confusa.

-Si, come? Lo abbiamo reso ufficiale da poco- dice Lucas.

-Siete troppo prevedibili, ragazzi- dice Mary -Lo abbiamo capito tutti.

-Va bene- mi siedo, rassegnata -Avete rovinato la sorpresa.

-Ma questo non vuol dire che non siamo felici per voi- dice Rosa -Sono molto felice che voi due stiate insieme.

-Si, auguri!- dice il piccolo Liam di sei anni, facendoci sorridere tutti.

-Però, fate molta attenzione. Sai già che parlo con te, ragazzo- dice mio padre serio, indicando Lucas.

-Ce-certo, signor Jussieu.

Cerco di trattenere una risata nel vedere Lucas inghiottire la saliva, spaventato.

Mi alzo di nuovo e faccio segno ad Adam e Adele, si alzano anche loro.

-Anche noi abbiamo qualcosa da dirvi- dice Adam.

-Adele, sei incinta?!- domanda André.

-No, calmati, André. Qui nessuno è incinto.

Rosa alza la mano.

-Io sono incinta.

-Oh, si. Tuttavia, abbiamo un annuncio.

-Lucas, Adam ed io abbiamo deciso di mandare una domanda d'iscrizione all'Università d'Arte di New York, così da poter studiare insieme, e verrà anche Amélie. A New York- dice Adele.

Un silenzio di tomba si fa strada per quella che sembra un'ora piena ma che si tratta in realtà solo di cinque minuti.

-Quindi, andrete tutti a New York?- domanda la madre di Adam.

-Be', ancora non abbiamo ricevuto i risultati della domanda e dell'audizione, ma è quel che speriamo, mamma- risponde Adam

-Io credo che se questo è il sogno dei ragazzi, vada bene- dice Rosa.

-Concordo- dice André.

-A-anch'io- dice Mary, tutti notiamo però come trema la sua voce -Voglio solo la felicità di mio figlio e se questo lo farà felice, allora anch'io sarò felice.

-Grazie, mamma.

-Ti amiamo con tutti il nostro cuore, però devi volare via dal nido, uscire dal tuo rifugio e vivere la tua vita. Tua madre ed io ti appoggiamo- dice il signor Castle ad Adele.

-Conta su di me, Adam- dice il patrigno di questo.

-E su di me, cielo mio. Conta sempre su di me- dice sua madre.

Nell'esatto momento in cui lo dice, tutti si girano verso i miei genitori che sono gli unici a non aver ancora parlato.

-E voi?- parlo.

-New York?- dice mio padre -Qui in Francia c'è un eccellente università dove puoi studiare diritto o continuare la tua carriera di modella.

-Ma io voglio ballare.

-Joseph, questo è il suo sogno, dobbiamo appoggiarla. So che sarà la migliore ballerina del mondo- mi sorride mia madre.

Questa è la cosa più carina che le ho sentito dire su di me.

-Ti appoggiamo, Amélie- dice mio padre.

Cammino verso di loro, li abbraccio e torno a sedermi.

Anche i ragazzi si siedono.

Adesso però sono André e Lauren quelli ad alzarsi.

-Anche noi abbiamo un annuncio- dice Lauren.

-Lauren, sei incinta?!- scherza Adam.

Ridiamo.

-Si- dice André.

-Aspetta, che?

-Sono incinta da tre settimane- dice Lauren, con un enorme sorriso sul suo viso.

Cominciamo tutti a felicitarci.

È pazzesco.

Diventerò zia!

Abbraccio mio fratello.

-Sarai un padre meraviglioso. Sono molto felice per voi.

-Grazie, sorellina. Tu invece sarai un'incredibile zia.

-Lo so- rido.

Dopo di alzano Rosa e Phillip.

-Vediamo se indovino, avete un annuncio- dice Alice.

Rosa ride e annuisce.

-Be, parlando di gravidanze...- dice Phillip -Ieri siamo andati a fare un'ecografia e be'...

-È una bambina!

-Non mi lasci mai finire un annuncio- Phillip fa il broncio.

-Davvero? Oh, è fantastico!- dice Mary.

-Il fatto che non mi fa mai annunciare qualcosa?- domanda Phillip.

-No, scemo. Il fatto che avrete una bambina.

Venti minuti dopo finiamo di fargli gli auguri.

Ci sediamo, Rosa e Phillip continuano a stare mano nella mano. Quando stanno anche loro per sedersi, a Phillip cadono le chiavi. Si abbassa per prenderle e quando si sta per alzare tira fuori un cofanetto con un bellissimo anello al suo interno.

Oh.

Mio.

Dio.

Tutti rimangono completamente in silenzio.

Persino Oro regola la sua respirazione così da non farsi sentire da nessuno.

-Rosa Gabriel López Rodríguez. Amore mio, mia vita, mia felicità. Ti conosco da quando avevi quindici anni ed io diciassette; ti sei trasferita con i tuoi genitori dalla Tijuana, Messico fino a Parigi, Francia; davanti casa mia. Credo di essermi innamorato di te fin da quando ti ho vista scendere da quel taxi bianco con una piccola valigia verde mela e le lacrime agli occhi. Eri molto triste perché avevi lasciato tutti i tuoi amici, ed io felice perché eri lì, nella casa di fronte e potevo vederti fare jogging tutti i pomeriggi. I tuoi genitori ti hanno iscritta nello stesso liceo dove studiavo io, e dove studiavano anche Mary, Leonard, Rick e Anna.

-Non sai quanto fossi felice sapendo che avresti studiato con me, non sai quanto fossi felice la prima volta che mi hai parlato con quel tuo accento messicano chiedendomi l'ora, non sai quanto fossi felice la prima volta che ti ho fatto ridere, o per il primo bacio che ci siamo dati, o quando tu stessa mi hai detto che volevi essere la mia ragazza perché io mi vergognavo a dirlo, o la prima volta che lo abbiamo fatto, quando mi hai detto ti amo, o quando mi hai detto che volevi lavorare per Leonard e Anna perché volevi recuperare i nostri amici, o quando mi hai detto che eri incinta. Non sai quanto sia felice di averti incontrato e di stare ancora con te. L'amore della mia vita. E non t'immagini la felicità che ho adesso nel chiederti...Vorresti sposarmi?

Rosa piange, mia madre piange, Mary piange, io piango.

Con la punta dell'occhio vedo come Adam e Adele tengono le loro dita intrecciate.

Anche Lucas prende la mia mano e la bacia varie volte.

-Phillip Leopold Dupont Daviau, non sai quanto ti amo e non puoi immaginare la voglia che ho di passare il resto della mia vita insieme a te. Si, voglio sposarti- risponde Rosa, la sua futura moglie.

Phillip le mette l'anello al dito, la fa girare con le sue braccia con delicatezza e la bacia con dolcezza.

Credo che questa sia stata la scena più romantica che abbia mai visto in vita mia.

Li applaudiamo.

Phillip intreccia una mano con quella di Rosa, l'altra la colloca sul suo ventre rigonfio.

-Questa è la futura famiglia Dupont López!- esclama Phillip.

Tutti li abbracciamo e gli dimostriamo quanto siamo felici per loro.

Persino i camerieri li abbracciano e fanno loro gli auguri.

-Voglio proporre un brindisi- dico e tutti prendiamo il nostro calice di vino in mano -Per la famiglia.

-E per gli amici- dice Adam.

-E per l'amore- aggiunge Lucas.

-Salute!- esclamiamo tutti.

Qualche secondo dopo arriva il dolce.

Torta al cioccolato.

Oggi è senza dubbio uno dei giorni più belli della mia vita.

Cosa c'è di meglio che stare con la tua famiglia, i tuoi amici, il tuo amore, godendo della vita e dell'amore e soprattutto godendoti una buonissima torta al cioccolato?

Non c'è niente migliore di questo.

~Spazio Traduttrice~

Questa non è una mia storia ma una traduzione. La storia in lingua originale, e cioè in spagnolo, per chiunque interessi, la trovate sul profilo di @YohannieRomero.

Hey, approfitto di questo spazio per far pubblicità alla mia storia "Un Noi un po' improvvisato". Spero passerete a dare uno sguardo, qualche voto e magari anche qualche commento. Vi aspetto ❤

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