Capitolo 37 "Compleanno di Alice"
TOC!, TOC!, TOC!
Mi rigiro sul mio letto.
TOC!, TOC!, TOC!
-Arrivo- grido e torno a dormire.
TOC!, TOC!, TOC!
-Adesso vengo!- grido di nuovo, stavolta però alzandomi dal mio delizioso e comodo letto.
Perché devono svegliarmi così presto? Oggi è sabato.
Cosa?!
Oggi è sabato!
Adesso si che sono completamente sveglia, corro alla porta e la apro.
-Buon compleanno!- gridano i miei genitori ed i miei amici.
-No! Non è ancora il mio compleanno!- grido e gli chiudo la porta in faccia.
Ops.
Corro a fare una doccia e ad indossare qualcosa di comodo.
Oggi sarà un grande giorno.
Quando finisco di pettinarmi e truccarmi, esco dalla mia camera e vado in cucina.
-Ciao, Amélie- saluta Phillip -Ti farei gli auguri però non voglio rischiare di ricevere un'altra porta sul mio bellissimo viso.
-Scusa, è che ancora non voglio che mi facciate gli auguri.
-Perché?
-Vi spiego dopo.
Prendo un paio di croissant e cammino verso la sala.
-Amélie! Augu...!
-No!- interrompo Adam, Adele e André.
-Okay, okay! Gli anni si fanno già vedere- dice Adam ed io ruoto gli occhi.
Qualche secondo dopo entra Lucas e corre ad abbracciarmi.
Lo scanso subito e lui corruga la fronte.
-Ma cosa...?
Gli sorrido e mi guardo intorno.
Ci sono i miei genitori, André e la sua ragazza, Phillip, Rosa, Mary, Adam, Adele e Lucas.
-Bene. Adesso che siete tutti qui, vi spiego- parlo -Come tutti sapete oggi è il mio compleanno, ma è anche quello di Alice, quindi ho programmato un incredibile giorno del compleanno- Sorrido e gli mostro il mio telefono dove è scritta tutta la mia programmazione -Per tutta la giornata sarà il compleanno di Alice e per tutta la serata sarà il mio.
-Chi diavolo è Alice?- domanda André e Rosa gli tira una gomitata, io lo ignoro.
-Bene- continuo -Quelli che penseranno al compleanno di Alice insieme a me saranno: Adam, Adele, Lucas e Mary. Gli altri rimarranno qui ad organizzare tutto per la mia festa di stasera. Non voglio lamentele, grazie.
Quando finisco di dire quest'ultima cosa tutti cominciano a lamentarsi.
-Perché devo rimanere qui?- dice André.
-Io non voglio organizzare- si lamenta Phillip.
-Ho bisogno di più aiutanti- dice Rosa.
-Ho fame- dice Adam.
Ruoto gli occhi.
-Okay, il gruppo "Festa di Alice" venga con me- dico loro.
I quattro mi seguono ed usciamo di casa.
-Nerd, Alice si è già svegliata?
-No, sta ancora dormendo.
-Perfetto. Allora abbiamo meno di quindici minuti per prepararle una deliziosa colazione- dico.
Camminiamo due case più avanti fino ad arrivare a casa sua.
In questi pochi giorni che sono passati conosco già questa casa alla perfezione.
Appena entriamo ci mettiamo a cucinare.
Il piatto preferito di Alice sono i pancakes quindi le stiamo preparando una di quelle torri di pancakes che hanno sopra miele, cioccolato, fragole e crema.
-Come va con i pancakes, Lucas?- domando, avvicinandomi a lui.
-Perfettamente, signore- dice in tono militare.
Mi avvicino al tavolo dove ci sono alcuni pancakes già pronti e li vedo tutti bruciati.
-Lucas! Si sono bruciati tutti!- mi lamento.
-Si sono solo cotti un po' troppo- sorride, innocente.
-Non ce n'è nessuno buono?
-In quel piatto ci sono quelli che non si sono bruciati.
Cammino più avanti e trovo Adam mangiare i pancakes che non si sono bruciati.
-Adam! Che stai facendo?!
Lui mi guarda spaventato quando si rende conto che l'ho scoperto.
-Faccio attenzione ai pancakes. Adele li voleva mangiare- parla con la bocca piena.
-Hey!- si lamenta Adele.
Mi prendo le tempie con entrambe le mani cercando di calmare lo stress.
-Adam, Lucas, uscite dalla cucina e fate in modo che Alice non si svegli- parlo -Finiamo noi qui.
Lucas esce dalla cucina.
Adam prende il piatto con i pancakes bruciati.
-Ho fame- si giustifica stringendosi nelle spalle ed esce anche lui dalla cucina.
Alla fine siamo noi, Mary, Adele ed io, che finiamo di creare la torre, poi, insieme ai ragazzi, andiamo nella camera della piccola festeggiata.
In questi giorni passati a visitare Lucas nella sua nuova casa, anche Adam e Adele si sono fatti amici di Alice.
Entriamo in camera silenziosamente perché Alice dorme.
Si può sentire perfettamente il suo modo leggero di russare.
È molto dolce.
-SORPRESA!- gridiamo tutti quanti e lei emette un grido che ci lascia tutti sordi.
-Dio! Mi avete spaventata!- esclama lei.
-Ti abbiamo spaventata?! Ma se sei stata tu quella che ha gridato come se Chucky ti stesse seguendo!- risponde Adam.
Alice ride.
-Mi dispiace per i vostri timpani.
-È un miracolo che non mi sia caduto questo- dice Mary, riferendosi al piatto pieno di pancakes -Comunque, è tuo. Buon compleanno, piccola mia.
Mary dà la colazione ad Alice e ad uno ad uno le facciamo i nostri auguri.
-Bene, Alice, mangia velocemente e preparati perché usciamo. Noi arriviamo subito- dico -E oltretutto, prendi un costume da bagno.
Usciamo dalla stanza.
-Cosa vuoi fare?- mi chiede Lucas, prendendo la mia mano.
-Vedrai.
* * *
-Ma che bello!- grida Adam, facendoci ridere tutti.
-È magnifico!- grida Alice mentre entriamo nell'enorme piscina.
Li ho portati in un parco acquatico che hanno inaugurato un paio di giorni fa e dove nessuno è mai venuto prima, ma il posto è comunque bellissimo.
Proprio adesso stiamo entrando in una piscina dove nuoteremo con i delfini.
Si, con i delfini!
Che tenerezza!
Quelli più emozionati per questo sono Alice e Adam che non la smettono di gridare meravigliati ogni volta che un qualche delfino fa un volteggio.
Proprio adesso li stiamo accarezzando.
La loro pelle liscia ti dà voglia di abbracciarlo.
Lucas si avvicina a me.
-Oh, Lucas- dico, quando è accanto a me -Possiamo adottarne uno? Voglio portarmi questo.
Lui ride.
-Non credo che entri nell'acquario di casa mia, ma possiamo comunque metterlo dentro la vasca- scherza.
-Non sto scherzando. Voglio rimanere con lui per tutto il pomeriggio.
-Per tua informazione è una "lei"- dice una delle ragazze che lavorano qui.
-Davvero? Ha la faccia di un "lui"- dico.
-Si, però è una "lei"- risponde.
-Credo che questo non abbia nessuna importanza- dice Lucas -Comunque sia, non possiamo adottare un delfino, principessa.
Faccio il broncio.
-Okay.
Lucas mi abbraccia.
-È incredibile ciò che stai facendo per mia sorella. Si vede che se lo sta godendo veramente tanto- dice, vedendo la piccola Alice che guarda e accarezza un delfino, felice.
-È il minimo che posso fare...tutto quel che le è toccato passare...lei se lo merita- dico -E poi, devo stare simpatica a mia cognata.
Rido vedendo il viso arrossito di Lucas.
Nuoto fino ad arrivare da Alice.
-Come va, festeggiata?
-Super bene, festeggiata- risponde, facendomi ridere -Tutto questo è veramente incredibile e bellissimo. Amo veramente tanto gli animali.
-È vero- dice Mary -Vuole persino adottare un delfino.
-Non è l'unica- dice Lucas, passando accanto a noi.
-Però grazie per questo, Amélie. Sei magnifica- dice la piccola bruna, abbracciandomi.
Le restituisco il gesto all'istante.
Alice merita tutto questo e molto altro.
* * *
-Ciao, bambina mia, ci vediamo domani- saluta Mary.
-Ciao, mamma. Ciao, ragazzi- saluta Alice.
Prima di entrare in auto corre verso di me.
-Grazie, Mélie, so che hai fatto tutto questo per non farmi pensare alla morte di mio padre e, be', questo è stato il migliore compleanno che abbia mai avuto in così tanti anni. Grazie.
Le do un abbraccio e lei sale in auto.
La piccola festeggiata, adesso quattordicenne, va ad un pigiama party con delle sue amiche (anche questo pianificato da me) per passare quel che rimane della giornata e della notte.
-Fatto, compleanno di Alice perfetto- dico con un sorriso.
Siamo di ritorno a casa mia.
-Questo significa...- dice Adele, lasciando la frase sospesa in aria.
-Che comincia il mio compleanno!- completo.
~Spazio Traduttrice~
Questa non è una mia storia ma una traduzione. La storia in lingua originale, e cioè in spagnolo, per chiunque interessi, la trovate sul profilo di @YohannieRomero.
Hey, approfitto di questo spazio per far pubblicità alla mia storia "Un Noi un po' improvvisato". Spero passerete a dare uno sguardo, qualche voto e magari anche qualche commento. Vi aspetto ❤
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